IN BORSA CHIUDE SOTTO I 2,7 EURO

Mps chiude la giornata in Borsa con un rialzo dell’1,8%, restando comunque sotto i 2,7 euro ad azione. Montepaschi ha perso nel 2017 circa 200.000 clienti, passando da 5,1 a 4,9 milioni. I dati, che vengono riportato da gonews.it e finanzareport.it sono tratti dal bilancio della banca depositato in vista dell’assemblea del 12 aprile. Circa 200.000 clienti sono anche quelli che sono gestiti attraverso Widiba, la banca online del gruppo. Il bilancio evidenzia anche una diminuzione della raccolta complessiva pari al 2,9%. Mps ha chiuso 287 sportelli nel 2017 e 150 a gennaio 2018 mentre la forza lavoro ha subito una riduzione dei dipendenti dai 25.566 del 2016 a 23.463. C’è da chiedersi se la chiusura delle filiali in alcuni piccoli centri abbia influito o meno sul numero dei correntisti. Non erano infatti mancate le proteste dei cittadini, che potrebbero anche aver deciso di rivolgersi a un’altra banca o di spostare i risparmi presso un ufficio postale.



NPL, PER LE BANCHE COPERTURE AGGIUNTIVE FINO A 4,5 MLD

Mps in Borsa recupera terreno, salendo dell’1,7%, ma restando ancora sotto la soglia dei 2,7 euro ad azione. Dopo la pubblicazione delle linee guida sugli Npl da parte della Bce è arrivata una simulazione di Prometeia per Il Sole 24 Ore a stimare le coperture aggiuntive che le banche dovranno predisporre. Le prime nove commerciali italiane, quelle che sono interessante dall’addendum, scrive il quotidiano di Confindustria, “dovranno prevedere nel complesso coperture aggiuntive sui crediti comprese tra i 3 e i 4,5 miliardi”. Numeri importanti, ma comunque pari alla metà di quanto stimato a ottobre sulla base della prima bozza del documento. Il Sole 24 Ore chiarisce che la cifra è da intendersi “a regime, cioè al termine dei sette anni previsti come orizzonte per la svalutazione totale dei crediti garantiti, oltre ai due anni per quelli non garantiti”.



LE PAROLE DI VALENTINI E BORGHI

La notizia della decisione del Mibact di apporre un vincolo pertinenziale sulle opere d’arte di Mps viene accolta con soddisfazione da Bruno Valentini, secondo cui si tratta di “un atto giusto che risponde alle preoccupazioni ed alle sollecitazioni della nostra comunità, che non accetterebbe la separazione fra quelle opere ed il territorio senese”. Il Sindaco di Siena sulla sua pagina Facebook segnala di aver in ogni caso rivolto alla Sovrintendente Anna Di Bene l’invito a far sì che questo “primo atto, importante ma parziale”, venga allargato il più possibile. Per Claudio Borghi Aquilini, che è stato eletto alla Camera dei deputati nelle fila della Lega dopo aver corso nel collegio di Siena contro Pier Carlo Padoan, ora è doveroso “conoscere i dettagli del vincolo, in particolare quante e quali opere ne sarebbero interessate delle circa trentamila in possesso della Banca”.



Inoltre, l’esponente del Carroccio riconosce che è stato un piacere vedere “che a seguito di un interessamento di Sena Civitas a livello cittadino e della Lega in Regione Toscana, la Soprintendenza abbia sollecitato il Ministero a proteggere dalla voracità dell’Unione europea – che ha chiesto le opere d’arte di Mps come garanzia per i crediti inesigibili – un patrimonio di ricchezza formidabile”. Infatti, ricorda che “se queste opere partissero da Siena andrebbero incontro a una drastica e fisiologica svalutazione, mentre a oggi contribuiscono all’enorme patrimonio artistico unico al mondo che la città ha saputo produrre nei secoli e che nessun potere dovrà mai toglierle”.