In attesa di aggiornamenti sulla possibilità di risarcimenti sui mutui a tasso variabile stipulati tra il 2005 e il 2009, come segnalato da Milano Finanza c’è da registrare sul mercato un calo dei tassi nonostante le previsioni sull’arrivo di una politica monetaria restrittiva da parte della Banca centrale europea. Ancora ieri Jens Weidmann ha fatto capire che a suo modo di vedere si potrebbe già procedere un rialzo dei tassi di interesse. Tuttavia i mutui, come scrive il quotidiano finanziario, sono ormai “a livelli da saldo”. “L’ultima spallata l’ha data l’ulteriore flessione dell’Irs (l’Interest rate swap cui sono ancorati i finanziamenti a tasso fisso), che a febbraio si è contratto di altri 15-20 centesimi”. Un taglio non certo ampio in valore assoluto, ma che ha portato il costo dei mutui a tasso fisso sotto l’1,5%. Probabilmente, quindi, la quota di mutui a tasso fisso continuerà a crescere.
QUANTO SI PUÒ RISPARMIARE PER I MUTUI
I tassi sui mutui continuano a diminuire: mediamente, a febbraio un prestito a tasso fisso per comprare casa risulta essere stato erogato al 2,11%, allo 0,89% per il tasso variabile. Lo segnala l’Osservatorio di Mutuionline.it, che compara i mutui dei più grandi gruppi bancari italiani. Quanto risparmierebbe allora oggi un compratore di un immobile rispetto al 2007, quando i prezzi delle case raggiunsero il picco e così anche i tassi sui mutui? La valutazione fatta da InvestireOggi tiene conto dei prezzi medi di vendita degli immobili nella provincia di Roma per il mese di febbraio, comparandoli a quelli di 11 anni fa, e incrociando i dati dei portali Immobiliare e Idealista. La valutazione porta a 400mila euro in meno per un immobile, ma – lo ribadiamo – si tratta di valori medi che in quanto tali possono rappresentare poco. Però possono dare un’idea di quanto sia accaduto con la crisi del 2008. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRITTO AL RISARCIMENTO PER MUTUI TRA IL 2005 E IL 2009
Sui mutui stipulati tra il 2005 e il 2009 sembra che sia possibile chiedere un risarcimento. La notizia sta circolando in rete grazie a quanto ha scritto il sito dello Studio Cataldi. Una sentenza europea (caso n. AT 39914 del 3 dicembre 2013) ha infatti riconosciuto, in maniera implicita, il diritto al risarcimento per coloro che hanno stipulato mutui con tassi legati all’Euribor nel periodo tra il 2005 e il 2009. La sentenza è collegata allo scandalo della manipolazione dell’Euribor: si è infatti scoperta l’esistenza di un cartello tra le grandi banche europee per far sì che questo indice, legato ai prestiti interbancari, avesse l’andamento voluto. Il punto è che collegati all’Euribor ci sono dei contratti importanti, come i mutui o dei derivati finanziari. Ci sono anche delle obbligazioni a tasso variabile che basano la loro cedola sul suo andamento.
MUTUI, RISARCIMENTO ANCORA IN DUBBIO
Dunque le banche sono state condannate al pagamento di una multa pari a circa 1,7 miliardi di euro e gli utenti finali hanno diritto al risarcimento dovuto all’indeterminatezza e alla manipolazione del tasso. Già il Movimento 5 Stelle nel 2016 aveva evidenziato l’importanza della sentenza europea, ma è dell’anno scorso l’atto del Tribunale di Nocera Inferiore che pare avere una notevole importanza. Infatti, di fronte alla richiesta di nullità di un contratto di mutuo fondiario alla luce della pronuncia europea, è stato deciso di rimettere la causa in istruttoria perché un consulente tecnico proceda a scorporare le componenti passive pagate a titolo di componente Euribor. Si attende di sapere come proseguirà la vicenda per capire se ci potrà essere un importante precedente nel nostro Paese.
MUTUI, FORTE CALO DEI TASSI
Dunque è ancora presto per sapere se si potranno avere risarcimenti. Nel frattempo c’è da dire che i tassi sui mutui in Italia, secondo i dati del bollettino mensile dell’Abi, hanno fatto segnare un nuovo minimo storico a febbraio, scendendo all’1,89%. Se si pensa che a fine 2007 il tasso era superiore al 5,7% si può ben vedere come vi sia stato un calo di non poco conto. I dati dell’Abi fanno notare che le nuove erogazioni di mutui sono per due terzi a tasso fisso. Un trend differente da quello di una decina di anni fa, dove invece era più conveniente il tasso variabile. Chi ha fatto quella scelta ha patito non poco la situazione di crisi, visto che inizialmente i tassi sui prestiti interbancari sono aumentati. Tuttavia, dopo l’intervento della Bce, sono scesi arrivando anche in territorio negativo. Ciò non toglie che, come noto, gli interessi vengono principalmente rimborsati nei primi anni in cui si versano le rate.