Bonus mamme da 800 euro anche per le donne straniere? Sì, ma con riserva. Questo è quel che evince dopo la sentenza della Corte d’appello di Milano secondo l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, Avvocati per niente e Fondazione Piccini, che spera ora in una presa di posizione definitiva da parte dell’Inps. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, per ora “ha dato esecuzione all’ordinanza, consentendo quindi a tutte le mamme straniere la presentazione delle domande, ma precisando che l’assegno viene pagato con riserva in relazione agli sviluppi futuri del giudizio”. Secondo le associazioni, dunque, “ha dato esecuzione all’ordinanza, consentendo quindi a tutte le mamme straniere la presentazione delle domande, ma precisando che l’assegno viene pagato con riserva in relazione agli sviluppi futuri del giudizio”. A detta delle associazioni ci troviamo dunque dinanzi ad una “situazione paradossale” poiché “se l’Istituto mantenesse la “riserva” sui pagamenti e decidesse di proseguire nel giudizio, i beneficiari che hanno nel frattempo ottenuto il titolo, resterebbero in una situazione di incertezza per altri anni, fino alla decisione della Cassazione”. (agg. di Dario D’Angelo)
INPS, BONUS MAMME: SI VA IN CASSAZIONE?
Il bonus nascita da 800 euro erogato dall’Inps va dato anche alle mamme straniere. La Corte di Appello di Milano ha ribadito quanto era stato stabilito in primo grado, respingendo quindi il ricorso dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, che nel frattempo, tramite il messaggio n. 661 del 13 febbraio 2018, ha dato esecuzione all’ordinanza consentendo quindi la presentazione della domanda anche da parte di madri straniere, anche se con una riserva. L’Inps aveva infatti scritto: “I premi verranno corrisposti con riserva di ripetizione se, all’esito del giudizio di impugnazione del citato provvedimento giudiziale da parte dell’Istituto, emergerà un diverso orientamento giurisprudenziale”. Resta da capire quindi se si vorrà procedere al terzo grado di giudizio o meno. In caso negativo, la riserva cadrà. E chi ha avuto il bonus potrà stare tranquillo.
INPS, BONUS NASCITA DA 800 EURO A TUTTE LE MAMME STRANIERE
Asgi, Apn e Fondazione Piccini, le associazioni che avevano sollevato il caso portando il Tribunale di Milano all’ordinanza di estensione del bonus bebè anche a tutte le mamme straniere (non solo a quelle con permesso di soggiorno di lungo periodo o titolari di protezione internazionale), sperano ovviamente che l’Inps chiuda il contenzioso senza presentare ulteriore ricorso. Inoltre, come riportato da Avvenire, ricordano che il diritto alla prestazione “riguarda tutte le mamme che sono entrate nel settimo mese di gravidanza dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 e che la domanda deve essere presentata entro un anno dal 1 maggio 2017 oppure entro un anno dal compimento del settimo mese di gravidanza se iniziato successivamente al 1 maggio 2017”. È tuttavia importante sapere che le domande presentate e respinte prima del messaggio Inps del 13 febbraio verranno riesaminate solo su istanza presentata dalle donne interessate tramite apposito modulo predisposto.
INPS, BONUS BEBÈ 2018 FINO A 1.920 EURO
Al momento non si sa se l’Inps intenda o meno presentare ricorso. È facile immaginare che avendolo già fatto una volta porterà avanti le proprie istanze. Tuttavia molto potrebbe dipendere dalle motivazioni con cui il primo ricorso è stato respinto dalla Corte di Appello. Intanto l’Istituto deve occuparsi del bonus bebè 2018, visto che è possibile presentare le domande per avere fino a 1.920 euro (160 euro al mese) fino al compimento del primo anno di età del bambino o al primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo. L’importo erogato dipende dall’Isee del minore per il quale si richiede il bonus e nel caso in cui questo sia superiore a 25.000 euro, non si ha diritto ad alcuna prestazione. Per maggiori informazioni sul bonus bebè 2018 è possibile leggere la notizia approfondita cliccando qui.