PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,06% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+2,96 %), Buzzi (+1,5%), Buzzi (+0,71%), Cnh Industrial (+1,32%), Eni (+0,07%), Exor (+1,64%), Ferrari (+1,2%), Fineco (+1,43%), Leonardo (+2,27%), Luxottica (+0,93%), Mediobanca (+0,43%), Moncler (+0,38%), Prysmian (+1,02%), Recordati (+0,97%), Stm (+0,58%), Telecom Italia (+1,09%) e Tenaris (+3,65%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,91%), Banco Bpm (-2,42%), Bper (-2,16%), Ferragamo (-1,61%), Italgas (-1,66%), Mediaset (-1,8%), Pirelli (-0,63%), Snam (-1,43%), Terna (-0,78%), Ubi Banca (-2,6%), Unicredit (-1,28%), Unipol (-0,91%) e UnipolSai (-0,84%). Fuori dal listino principale Agatos chiude con un +7,46%, mentre OpenJobMetis cede il 6,54%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 126 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50

La Borsa italiana cede lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+3%), Buzzi (+1,5%), Cnh Industrial (+1,1%), Exor (+0,9%), Ferrari (+1%), Fineco (+0,2%), Leonardo (+2,6%), Luxottica (+0,7%), Mediobanca (+0,2%), Moncler (+0,1%), Prysmian (+0,4%), Recordati (+0,5%), Saipem (+0,2%), Stm (+0,4%), Telecom Italia (+0,2%) e Tenaris (+3,1%). Yoox e Campari, invece, si trovano in parità. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,9%), Banco Bpm (-2,7%), Bper (-2,9%), Enel (-0,6%), Ferragamo (-1,8%), Italgas (-1,1%), Mediaset (-1,6%), Pirelli (-0,8%), Poste Italiane (-1,4%), Snam (-1,2%), Terna (-1%), Ubi Banca (-2,5%), Unicredit (-1,2%), Unipol (-0,7%) e UnipolSai (-0,6%). Fuori dal listino principale Agatos sale del 6,7%, mentre Esprinet cede il 6,2%. Il cambio euro/dollaro scende a quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 126 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:45

La Borsa italiana cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+2,3%), Cnh Industrial (+0,5%), Exor (+0,4%),  Ferrari (+0,1%), Fineco (+0,4%), Leonardo (+2,4%), Luxottica (+0,2%), Mediobanca (+0,4%), Prysmian (+0,1%), Tenaris (+0,6%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,4%), Bper (-1,6%), Fca (-0,9%), Ferragamo (-2,5%), Italgas (-0,7%), Mediaset (-2%), Moncler (-0,7%), Pirelli (-1,1%), Poste Italiane (-0,8%), Recordati (-0,6%), Saipem (-1%), Snam (-0,8%), Telecom Italia (-0,6%), Terna (-0,7%), Ubi Banca (-1,7%), Unicredit (-1,1%) e Unipol (-0,7%). Fuori dal listino principale Creval sale del 6,2%, mentre Innovatec cede il 4,5%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 126 punti base.



A PIAZZA AFFARI OCCHI PUNTATI SU MEDIASET E TIM

La giornata di oggi da un punto di vista macroeconomico presenta pochi. Sono attesi nella mattinata quelli sulla produzione industriale e il saldo della bilancia commerciale in Germania, con il primo atteso positivo rispetto al dato precedente e il secondo poco inferiore, quasi invariato. Anche in Gran Bretagna si attendono i dati sulla produzione industriale e il saldo della bilancia commerciale, ma anche i risultati della produzione manifatturiera. Mentre per la produzione industriale si attende un balzo in avanti dal -1,3% al +1,5%, dovrebbero essere invece negativi gli altri due dati. Nel pomeriggio saranno gli Stati Uniti a farla da padrone con il dato sul salario orario medio, le buste paga del settore non agricolo e il tasso di disoccupazione, che dovrebbero essere tutti sostanzialmente invariati o poco mossi rispetto al riferimento precedente.

Ieri Piazza Affari ha fatto registrare un progresso dell’1,15% chiudendo a 22.731,10 punti, non distante dal massimo di giornata toccato a 22.791,79 punti (minimo 22.417,47). Tutte le principali borse europee hanno chiuso con segni positivi, Francoforte +0,9%, Parigi +1,28 si distingue come la migliore e Londra +0,63%. Decisamente sotto i riflettori Mediaset (meglio del titolo ha fatto solo in tutto il listino milanese Mondo TV France) con un balzo del 9,23% a 3,338 euro. Duplice la motivazione, da un lato le ultime dichiarazione provenienti da Vivendi che confermerebbero la bontà di un accordo su Premium, dall’altro è speculazione sulla possibile fusione con Tim e più in generale sulla convergenza tra telecomunicazioni e media, soprattutto dopo l’entrata di Elliott in Telecom con l’intenzione di acquisire ancora quote che porterebbero il totale anche oltre il 10%. Proprio per questo ha brillato anche Telecom Italia con un +4,63% a 0,823 euro. Bene anche Atlantia (+5,05% a 27,05 euro) che molto probabilmente eviterà un’asta al rialzo per Abertis dopo i contatti con Acs che porterebbero a un’offerta congiunta. Bene tutto il comparto bancario con rialzi che vanno dall’1,95% di Banco Bpm allo 0,24% di Unicredit, passando per Ubi Banca (+1,64%), Bper (+1,36%), Intesa Sanpaolo (+0,56%) e Mediobanca (+0,41%). Poste Italiane ha beneficiato del giudizio positivo di Equita con target price fissato a 8,1 euro, dopo che il management ha ulteriormente confermato la visione positiva per il piano 2018-22 e ha chiuso a 7,334 euro con un progresso del 2,54%. È sceso il differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi a 126 punti base.