Con la comunicazione dell’Inps è diventato ufficiale che l’Ape volontaria è pienamente utilizzabile. Una notizia accolta con favore da Ignazio Ganga, secondo cui “i tempi di attuazione di questa misura sono stati troppo lunghi, così come sono ancora troppo lente le procedure di riconoscimento dell’Ape sociale e della pensione per i lavoratori precoci”. Il Segretario confederale della Cisl ha evidenziato che “le ragioni di questa lentezza sono tante e non dipendono solo dall’Inps che sconta ormai una grave carenza di personale a fronte di un progressivo aumento dei compiti assegnati”. Il sindacalista, secondo quanto riporta Adnkronos, ha quindi spiegato che “la riforma della governance dell’Inps, la reintroduzione di meccanismi di flessibilità nell’accedere alla pensione ed una discussione seria sulla pensione di garanzia per i giovani sono alcuni degli aspetti su cui il sindacato è disponibile al confronto con tutte le forze politiche anche nel futuro”. (aggiornamento di Lorenzo Torrisi)
INPS, PENSIONI CASALINGHE
L’Inps ha fatto chiarezza sul Fondo per le casalinghe, misura in vigore dal 1997 di cui possono beneficiare tutti coloro che non hanno mai svolto un lavoro retribuito ma si sono dedicati solo alla cura della propria famiglia o dell’ambiente domestico. C’è una soglia minimizza per accedere al Fondo e diventare beneficiario dell’assegno mensile di pensione già a 57 anni: basta versare circa 330 euro, che corrispondono a 25,82 euro mensili. Ma l’ammontare della pensione in tal caso sarebbe di soli 7 euro al mese, una somma davvero irrisoria che non verrebbe comunque erogata al complimento di 57 anni perché è previsto un ulteriore vincolo. La pensione maturata deve raggiungere una cifra pari a quella dell’assegno sociale aumentato del 20%, vincolo che scompare quando vengono superati i 65 anni. Il Fondo per le casalinghe diventa un beneficio reale se sono stati versati contributi minimi all’Inps per almeno 35 anni. In questo caso la pensione verrebbe erogata a 57 anni con un impatto che potrebbe arrivare a 1000 euro mensili. In totale il beneficiario verserebbe negli anni 11.550 euro (330 euro all’anno per 35 anni) per avere diritto ad una pensione di mille euro mensili. In un anno si recupererebbe tutta la somma versata.
APE VOLONTARIA: INTESA ADERISCE, SI SBLOCCA ITER
L’Inps ha fatto chiarezza anche su un’altra pensione, l’Ape volontaria, il prestito finanziario a garanzia pensionistica. I 20 anni di contributi necessari per ottenerlo devono essere maturati in una sola gestione. Questo vuol die che non sarà possibile accedere all’Ape se si hanno 18 anni di contributi nella gestione dei dipendenti privati e 18 in quella dei dipendenti pubblici, ma è possibile se si hanno contributi per lavoro dipendente e autonomo cumulati per almeno 20 anni. Non sono cumulabili con altre gestioni anche i contributi maturati nella gestione separata. Intanto, come riportato dall’Ansa, chi ha intenzione di chiedere l’Ape volontaria può farlo: è arrivata l’adesione della prima banca, Intesa Sanpaolo, al finanziamento del prestito che dovrebbe consentire a chi ha più di 63 anni di età e 20 di contributi di ritirarsi dal lavoro grazie ad un reddito ponte da restituire al momento del pensionamento con una rata sulla propria pensione nel corso di 20 anni.