MODELLO 730, OLTRE 20 MILIONI DI RICHIESTE

La presentazione del modello 730 fornisce una ghiotta occasione per i contribuenti per avere accesso a detrazioni e rimborsi: insomma, una vera e propria boccata d’ossigeno per le finanze di tante famiglia. Quest’anno, secondo i primi dati erogati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, saranno oltre 20 milioni gli italiani che a partire da lunedì prossimo inoltreranno all’Agenzia delle Entrate il proprio modello 730 precompilato relativo alla dichiarazione dei redditi 2018 (per l’anno di imposta 2017). Il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, Paolo Zabeo, come riportato da SkyTg24, ha spiegato questo trend:”Da qualche anno il modello 730 è diventato lo strumento fiscale più amato dai contribuenti italiani per recuperare detrazioni, deduzioni e oneri ai fini Irpef”. (agg. di Dario D’Angelo)



MODELLO 730, RIMBORSI FISCO E INPS IN ARRIVO

Per molti italiani, con l’arrivo della dichiarazione dei redditi precompilata e la presentazione del Modello 730/2018 che si potrà effettuare, sono in arrivo rimborsi per 9,5 miliardi di euro. La stima è stata fatta dalla Cgia di Mestre, secondo cui il rimborso medio che arriverà a ogni lavoratore dipendente sarà di circa 900 euro, mentre per i pensionati la cifra scenderà a 800 euro. Si dimostra quindi ancora molto utilizzato lo strumento delle detrazioni e delle deduzioni, che consentono di avere una posizione creditoria con l’Erario, che viene poi compensata direttamente nella busta paga di luglio. Secondo i dati della Cgia di Mestre, lo scorso anno la maggior parte delle dichiarazioni contenevano richieste di rimborso per spese sanitarie e per ristrutturazioni edilizie, sia tra i lavoratori dipendenti che tra i pensionati. Non è mancato chi ha chiesto rimborsi per spese assicurative. Ovviamente quelle per ristrutturazioni sono quelle che hanno comportato importi maggiori di rimborso.



MODELLO 730, L’AUTOCOMPILAZIONE

Il Segretario della Cgia, Renato Mason, suggerisce a chi intende compilare in autonomia il modello 720/2018 di scaricarlo e trasmetterlo via internet. “Tuttavia, prima di fare l’operazione è consigliata la lettura delle istruzioni che sono composte da un centinaio di pagine. Ovviamente, il contribuente non deve studiarle interamente, basta leggere attentamente i paragrafi che gli interessano direttamente per evitare di perdersi nei meandri del fisco italiano”. La difficoltà della compilazione autonoma varia a seconda del numero di tipologie di dati da inserire. E in ogni caso occorre avere un minimo di conoscenza della legislazione fiscale, che però può cambiare spesso. Dunque quando si hanno dei dubbi è meglio rivolgersi o un Caf o a un professionista per non incappare in errori che potrebbero anche far perdere l’occasione di rimborsi importanti.

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