Il modello 730 precompilato strizza l’occhio a quanti sperano di alleggerire il carico fiscale attraverso sconti e detrazioni di vario genere. Non tutti, però, hanno il diritto di presentarlo. Come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti, il 730 si rivolge a determinate fasce di contribuenti, e cioè a quelli che “nell’anno 2017 hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (per esempio contratti di lavoro a progetto), redditi dei terreni e dei fabbricati, redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva (per esempio prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente), redditi diversi (come redditi di terreni e fabbricati situati all’estero), alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D”. Inoltre, informa, il portale governativo, “possono presentare il modello 730, anche in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, i contribuenti che nel 2017 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e che nel 2018 non hanno un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio. In questo caso nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” va barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”. (agg. di Dario D’Angelo)



730 PRECOMPILATO, UN PICCOLO RECORD

Il 730 precompilato 2018 ha fatto registrare già un piccolo record. Secondo i dati riportati oggi da Il Sole 24 Ore sono stati circa 218.000 gli accessi alla dichiarazione dei redditi online nel giorno del suo debutto ieri. Si tratta di un dato che rappresenta un +45% rispetto all’anno scorso. L’Agenzia delle Entrate stima che saranno 2,4 milioni i Modelli 730/2018 che verranno trasmessi dai contribuenti senza ricorrere a Caf e altri intermediari. Un dato che rappresenta il 12% dei circa 20 milioni di modelli 730 presentati l’anno scorso. Il vantaggio di accettare il 730 precompilato è rappresentato dal fatto che non si è più soggetti ai controlli del Fisco. Va ricordato che oltre che il Modello 730 precompilato, online è disponibile il Modello Reddito Pf. Le modifiche alla dichiarazione predisposta sono possibili a partire dal 2 maggio e fino al 23 luglio per il 730 o dal 10 maggio fino al 31 ottobre per il Reddito Pf.



730 PRECOMPILATO, LE ISTRUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Il 730 precompilato 2018 è stato predisposto dall’Agenzia delle Entrate, insieme a una serie di domande e risposte che possono essere utili per i contribuenti alle prese con la dichiarazione dei redditi online. Ad esempio, se ci si dovesse trovare con spese che non sono state effettivamente sostenute o con spese che non sono detraibili, l’Agenzia delle Entrate spiega che nella dichiarazione precompilata vengono inseriti i dati comunicati da soggetti terzi. Per quanto riguarda le spese sanitarie, è il Sistema Tessera Sanitaria, aggregando le informazioni provenienti di aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, medici, farmacie e parafarmacie a fornire il dato poi inserito nel Modello 730. Nel caso di errori, quindi, a partire dal 2 maggio va modificata la dichiarazione precompilata eliminando la spesa non sostenuta o non detraibile. L’Agenzia è comunque disponibile a dare chiarimenti via mail, via telefono o allo sportello prenotando un appuntamento.



730 PRECOMPILATO 2018, I VANTAGGI

Il 730 online dovrebbe consentire a molti italiani di poter risparmiare tempo la compilazione della dichiarazione dei redditi, con la possibilità di avere un rimborso in caso di detrazioni e deduzioni superiori alle imposte dovute. Secondo i dati della Cgia di Mestre, la dichiarazione precompilata dovrebbe essere maggiormente usata, stando ai dati dello scorso anno, da lavoratori dipendenti e pensionati di Basilicata, Puglia e Molise, mentre meno di un contribuente su due dovrebbe farvi ricorso in Sardegna, Campania e nella Provincia autonoma di Bolzano. Paolo Zabeo, Coordinatore dell’Ufficio Studi della Cgia, ha evidenziato che il modello 730 negli ultimi anni “è diventato lo strumento fiscale più amato dai contribuenti italiani per recuperare detrazioni, deduzioni e oneri ai fini Irpef”. Negli ultimi 20 anni, in effetti, il numero di modelli presentati è più che raddoppiato. Probabilmente grazie al fatto che il costo per chi si rivolge a un Caf o un professionista per la compilazione è abbastanza contenuto, se non appunto azzerato nel caso di 730 online. Inoltre, il rimborso arriva in tempi brevi, con l’accredito in busta paga o direttamente sulla pensione, o via bonifico se si è sprovvisti di sostituto d’imposta.

730 ONLINE, COME ACCEDERE ALL’AREA RISERVATA PER SCARICARLO

La novità del 730 precompilato online sul sito dell’Agenzia delle Entrate ha, come era prevedibile, ottenuto il plauso dei contribuenti ma pure “spaventato” quello più avanti con l’età, preoccupati dal non riuscire a completare la proceduta nell’area predisposta ad hoc da parte dell’agenzia pubblica predisposta alla gestione dei tributi. Innanzitutto è bene sapere che alla sezione attiva da oggi 16 aprile non potranno accedere tutti dato che è necessario registrarsi o fornire delle credenziali d’accesso. Come? In primo luogo attraverso la SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale: se non si è in possesso la si può richiedere nell’apposito sito del Governo) che permette di accedere a ogni servizio della pubblica amministrazione attraverso la medesima identità digitale. Si può accedere alla pagina del proprio 730 precompilato se si possiede un account con le credenziali di Fisconline sul sito della stessa Agenzia delle Entrate (dati richiesti: PIN già in possesso e password), con un profilo NoiPa (per chi lavora nelle PA) o anche attraverso i dati di accesso al portale dell’INPS, anche in questo caso per coloro che già usufruiscono dei servizi web dell’istituto previdenziale. (agg. di R. G. Flore)

ISTRUZIONI E RIMBORSO DIRETTO SE NON SI HA PIU’ LAVORO

Il 730 precompilato potrebbe portare per il contribuente un rimborso derivante dalle detrazioni inserite nella dichiarazione dei redditi. Ovviamente l’eventuale credito verrebbe versato nella busta paga o nella pensione del dichiarante. Ma nel caso non si abbia un sostituito d’imposta, per esempio se si è perso il lavoro nel corso dell’anno, allora il rimborso arriverà direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Se il contribuente fornisce le coordinate del suo conto corrente bancario o postale, allora riceverà direttamente un bonifico. Non bisogna però dimenticare che il contribuente potrebbe anche trovarsi in una situazione di debito verso l’erario. Pertanto, nel caso non abbia un sostituto d’imposta, dovrà provvedere al pagamento tramite applicazione online oppure utilizzando un F24 precompilato che viene predisposto direttamente online dall’Agenzia delle Entrate.

730 ONLINE, RIMBORSI PER 9,5 MILIARDI DI EURO

Maria Elena Boschi (Sottosegretario della Presidenza del Consiglio) su Twitter ha rilanciato la Dichiarazione precompilata del 730 spiegando che «per il quarto anno online per 30 milioni di italiani, è disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata. Per chi in campagna elettorale ci voleva far credere che ancora non esistesse, la migliore risposta è sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Con i governi PD, il Fisco e’ più semplice». Al netto della “campagna politica” sempre in sottofondo, le novità anche per questo anno vengono inserite e spiegate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile rintracciare il modulo con le istruzioni che qui sotto riportiamo. Il risparmio calcolato dagli esperti e dall’Agenzia stessa per i cittadini italiani sarà di 9,5 miliardi di euro: «Il rimborso medio che il fisco erogherà a ciascun dipendente, attraverso il proprio datore di lavoro, sarà attorno ai 900 euro, mentre l’importo medio che l’Inps restituirà a ciascun pensionato si aggirerà sugli 800 euro», scrive Teleborsa su dati dell’Ufficio Studi della CGIA Mestre. «Negli ultimi 20 anni il numero di modelli presentati è più che raddoppiato. I fattori di successo vanno ricercati nel costo abbastanza contenuto per chi si rivolge a un Caaf o a un professionista e nella relativa semplicità di compilazione per coloro che, invece, decidono di redigere in proprio il 730 via web», ha spiegato il coordinatore degli studi CGIA, Paolo Zabeo, sempre via Teleborsa.   (agg. di Niccolò Magnani)

LE ISTRUZIONI PRINCIPALI

La Dichiarazione dei redditi precompilata 2018 è da oggi disponibile sull’apposito sito dell’Agenzia delle Entrate. A partire dal 2 maggio sarà possibile accettare, modificare e inviare questo modello 730 all’Agenzia delle Entrate direttamente tramite l’applicazione web. Quest’anno ci sono nuovi dati rispetto a quelli che già erano presente lo scorso anno sulla dichiarazione precompilata, come i redditi da lavoro dipendente e pensione, le spese mediche e quelle per ristrutturazioni edilizie condominiali. In particolare, il 730 precompilato quest’anno contiene le spese per la frequenza degli asili nido e i dati sulle erogazioni liberali effettuate a Onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico o di ricerca scientifica. Inoltre, saranno già inseriti i redditi derivanti da locazioni brevi, comunicati dagli intermediari immobiliari.

DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2018 SUL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

L’Agenzia delle Entrate ricorda che se il contribuente accetta il 730 precompilato senza modifiche, non sarà sottoposto a controlli relativi ai documenti attestanti le spese portate in detrazione, dato che si tratta di dati che sono stati forniti all’Agenzia delle Entrate da medici, strutture accreditate, farmacie, università, banche, assicurazioni, enti previdenziali, amministratori di condominio e altri enti e professionisti. Se però ci si avvallerà di un Caf o di un professionista abilitato, anche per le modifiche alla dichiarazione precompilata, saranno quest’ultimi a dovere pagare eventuali sanzioni derivanti da successivi controlli, a meno che non sia provata la condotta dolosa del contribuente. C’è poi la possibilità, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, di usufruire della “compilazione assistita”.

DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2018, LA NOVITÀ DELLA COMPILAZIONE ASSISTITA

Si tratta di una novità di quest’anno e dunque non è ben chiaro come funzionerà. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene spiegato che per quanto riguarda i dati di oneri detraibili e deducibili da indicare nel quadro E, qualora il contribuente intenda modificare quelli già presente nella dichiarazione precompilata potrà, in alternativa all’inserimento o alla rettifica diretta, “inserire nuovi documenti di spesa non presenti oppure modificare, integrare o cancellare i dati degli oneri comunicati dai soggetti terzi. I dati aggiunti o rettificati sono poi inseriti in via automatica nel quadro E della dichiarazione dei redditi”. Anziché quindi modificare i campi, con la “modalità assistita” sarò il sistema a provvedere con i documenti e le rettifiche fornite. Questo sistema di compilazione assistita può essere utilizzato anche per le spese sostenute per i familiari a carico.