Continuano a far discutere i dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti, del resto si avvicina una scadenza importante per l’Europa: dopo il primo maggio è attesa una decisione di Donald Trump sul Vecchio Continente. Il rischio di una guerra commerciale Usa-Ue è da scongiurare, sarebbe «un errore clamoroso» da parte del presidente americano. Lo sostiene Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo. Parlando a “Faccia a faccia” su La7, Tajani ha spiegato che «è un problema vero la politica commerciale». Poi ha spiegato che «gli Stati uniti non possono decidere di trattare l’Europa come la Cina. Il nemico, dal punto di vista commerciale, non è l’Europa, è la Cina». Il presidente del Parlamento Europeo ha precisato che gli interessi sono gli stessi degli Stati Uniti, quindi i dazi sono «sbagliati». Da qui un auspicio: «Mi auguro che Trump faccia marcia indietro. Siamo il principale alleati degli Stati Uniti, siamo il più grande mercato del mondo, 500 milioni di consumatori, se Trump avvia una guerra commerciale con l’Europa commette un errore a danno del suo Paese». (agg. di Silvana Palazzo)
IRAN A FRANCIA: “ACCORDO NUCLEARE NON NEGOZIABILE”
Dall’Iran è arrivata la replica a Germania, Francia e Regno Unito in merito alla questione dell’accordo internazionale sul nucleare del 2015. Il presidente iraniano Hassan Rohani ha detto che «non è negoziabile in alcun modo». Lo riferisce il francese Nouvel Observateur. Oggi Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May hanno difeso l’attuale intesa, aprendo alla possibilità di allargarlo alla questione dei missili iraniani. In una nota presente sul sito della presidenza iraniana si legge che Rohani, nel corso di una telefonata con il presidente francese Macron, ha detto che «l’accordo nucleare o qualsiasi altra questione presentata con questo pretesto non è negoziabile in alcun modo». L’accordo attuale, il Joint Comprehensive Plan of Action, per Rohani «conduce alla sicurezza ed alla cooperazione regionale» e rappresenta «la prima importante base per la fiducia tra l’Iran ed i Paesi occidentali». Il presidente dell’Iran ha poi avvertito Donald Trump: «Anche se gli Usa il 12 maggio annunceranno la loro permanenza nell’accordo, ma continueranno a procedere nello stesso modo degli ultimi due anni, per noi questo non sarà accettabile». Teheran a tal proposito ha già preso in considerazione una serie di risposte per qualsiasi decisione che gli Stati Uniti prenderanno. (agg. di Silvana Palazzo)
TRUMP, “UE CREATA PER APPROFITTARSI DEGLI USA”
Non si fa attendere la replica, secca e dura, del presidente Donald Trump alle richieste dei leader europei sul fronte dazi e sul tema spinoso dell’accordo sul nucleare con l’Iran. «”L’Unione europea è stata formata per approfittarsi degli Usa. Ma non me la prendo con loro, me la prendo con i nostri passati presidentil», ha spiegato il presidente Usa durante un comizio in Michigan, aggiungendo che però d’ora in poi non sarà più così, «quei giorni sono finiti, ma dobbiamo aprire quei mercati, è ingiusto». Sul fronte Iran e sul fronte dazi l’avvertimento lanciato dai leader “con la M” è di quelli che rischia di creare un intoppo diplomatico con Washington dopo che Macron aveva aperto qualche breccia nel corso della recente visita ufficiale alla Casa Bianca. Intanto nuove tariffe dovrebbero scattare, salvo ripensamenti di Trump, sull’import di acciaio e alluminio anche se non soprattutto nei confronti dell’Europa, la quale è “pronta a tutto per potersi difendere”.. (agg. di Niccolò Magnani)
UE AVVISA GLI USA
Messaggio di Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May a Donald Trump: gli Stati Uniti non impongano dazi alle merci dell’Unione europea o questa si difenderà a tutela dei propri interessi. Questa posizione comune è stata concordata durante una telefonata tra i leader di Germania, Francia e Regno Unito. Lo ha riferito un portavoce tedesco citato dai media internazionali. «Gli Usa non devono prendere alcuna misura commerciale contro l’Ue, altrimenti l’Ue sarà pronta a difendere i propri interessi nel quadro delle regole del commercio multilaterale», ha spiegato. Il presidente americano ha imposto infatti tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio, ma ha escluso l’Ue dal provvedimento riservandosi una decisione dopo il primo maggio. Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, a La7 ha espresso l’auspicio di una marcia indietro da parte di Trump: «Siamo il principale alleato degli Usa, siamo il più grande mercato del mondo con 500 milioni di consumatori. Se Trump avvia una guerra commerciale con l’Europa commette un errore a danno del suo Paese».
DAZI USA E IRAN: MERKEL, MACRON E MAY CONTRO TRUMP
Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May si sono espressi anche in tema di politica estera. I tre leader hanno ribadito la difesa dell’accordo sul nucleare iraniano, ritenendolo lo strumento migliore per impedire lo sviluppo di armi nucleari da parte di Teheran. Il presidente americano Donald Trump invece in più di un’occasione ha espresso la volontà di voler ridiscutere quell’accordo. Sul colloquio telefonico si è espresso anche Downing Street con una nota che precisa la comune posizione dei tre leader anche sulla possibilità di emendare il testo dell’intesa, allargandolo alla questione dei missili iraniani. Quindi né Merkel né Macron e May, come riportato da Repubblica, escludono la possibilità di raggiungere un nuovo accordo. Donald Trump comunque ha tempo fino al 12 maggio per decidere se ritirare o meno gli Stati Uniti d’America dall’intesa. Nella telefonata tra i tre leader si è parlato dunque di nodi economici e di politica estera.