PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,44% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-0,32%), Banco Bpm (-0,23%), Bper (-0,31%), Brembo (-0,16%), Campari (-0,89%), Cnh Industrial (-1,52%), Enel (-0,3%), Fineco (-0,76%), Leonardo (-2,24%), Pirelli (-0,44%), Poste Italiane (-0,67%), Prysmian (-0,71%), Recordati (-1,53%), Saipem (-1,79%), Snam (-0,51%), Stm (-2,97%), Telecom Italia (-1,53%),Terna (-0,25%) e Ubi Banca (-0,11%). I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+0,95%), Banca Generali (+1,37%), Buzzi (+1,89%), Eni (+1,01%), Exor (+0,87%), Fca (+7,32%), Ferrari (+0,78%), Mediaset (+6,43%), Moncler (+6,38%), Unipol (+0,83%) e UnipolSai (+1,01%). Fuori dal listino principale Netweek chiude con un +10,81%, mentre Zucchi cede il 7,02%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 129 punti base



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45

La Borsa italiana guadagna lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-0,1%), Banco Bpm (-0,3%), Bper (-1%), Campari (-0,5%), Cnh Industrial (-1,4%), Enel (-0,3%), Fineco (-0,3%), Leonardo (-1,8%), Pirelli (-0,2%), Poste Italiane (-0,2%), Prysmian (-0,8%), Recordati (-1%), Saipem (-1,7%), Stm (-2,3%), Telecom Italia (-1,1%) e Terna (-0,1%). Mediobanca, invece, si trova in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+0,9%), Banca Generali (+1,4%), Buzzi (+2,6%), Eni (+1,4%), Exor (+0,9%), Fca (+3,3%), Ferrari (+1,3%), Italgas (+0,6%), Mediaset (+6,8%), Moncler (+3,7%), Unipol (+0,7%) e UnipolSai (+0,6%). I ribassi più ampi sono quelli di. Fuori dal listino principale Fope sale del 5,1%, mentre Zucchi cede il 7%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 129 punti base



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40

La Borsa italiana cede lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Atlantia (+0,1%), Banca Generali (+0,5%), Buzzi (+0,1%), Eni (+0,2%), Mediaset (+6,4%), Moncler (+0,7%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Bper (-1%), Brembo (-1,3%), Cnh Industrial (-2,3%), Exor (-1,3%), Fca (-1,2%), Fineco (-1,8%), Leonardo (-2%), Pirelli (-1,3%), Prysmian (-1,3%), Recordati (-1,8%), Saipem (-1,5%), Stm (-3,2%), Telecom Italia (-1,4%) e Tenaris (-1%). Fuori dal listino principale Fope sale del 5,1%, mentre Prismi cede il 4,5%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 130 punti base.



PIAZZA AFFARI RIPARTE DOPO LE FESTE DI PASQUA

Oggi la Borsa italiana riaprirà dopo le feste pasquali. Ad attenderla diversi dati macroeconomici in agenda. In mattinata saranno diffusi gli indici Pmi manifatturiero del mese di marzo di Italia, Francia, Germania, Regno Unito ed Europa. Dalla Germania arriveranno anche i dati sulle vendite al dettaglio di febbraio. Nel tardo pomeriggio saranno diffuso i dati sulle immatricolazioni di auto in Italia nel mese di marzo e in serata il più importante dato sulle vendite di autoveicoli negli Stati Uniti sempre nel mese di marzo. Venerdì Piazza Affari ha chiuso con un +0,36% a quota 22.411 punti. La giornata non era stata molto scossa dai principali dati economici.

A livello puramente numerico, la disoccupazione in Germania nel mese di marzo si è attestata in calo al 5,3%, un risultato comunque atteso dagli analisti. Negli Stati Uniti, invece, molto bene il dato relativo al lavoro con le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che hanno mostrato un calo a 215 mila unità mentre gli analisti si aspettavano un dato superiore di 15 mila richieste. Bene anche le spese personali di marzo che hanno subito un incremento in linea con il consensus. Questo è un indicatore molto importante: nonostante i posti di lavoro in America aumentino e la disoccupazione scenda, le spese personali non aumentano più del previsto e per questo motivo sarà difficile ipotizzare un aumento particolarmente elevato dell’inflazione che possa scaturire vendite sul mercato. Non bene, invece, la fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan che si è attestato in ribasso a 101,4 punti, sotto il consensus. Lo spread aveva chiuso in lieve rialzo a 129 punti base. In aumento anche il rendimento del Btp decennale all’1,79%.