Un periodo davvero bizzarro questo per il mondo delle criptovalute. Alcune dichiarazioni continuano a spargere veleno, ma allo stesso tempo gli investimenti e i riconoscimenti continuano massicci. L’ultimo veleno in ordine di tempo, per ora, è un report di una banca d’affari, la GP Bullhold, che prevede una pesante fase di correzione, addirittura del 90%, in seguito alla quale ben poche società del mondo delle criptovalute sopravviveranno. E così questa fosca previsione va ad aggiungersi a un elenco ormai divenuto corposo. Pensate che esiste un sito che riporta questo elenco (www.bitcoinobituarues.com, che significa “necrologi bitcoin”) che ha contato finora (finora!) 288 volte una qualche dichiarazione di morte del Bitcoin.
Ovviamente il Bitcoin non ne sa nulla e vola verso i diecimila dollari! Ormai ha rotto ogni linea di trend ribassista e dopo i minimi toccati a marzo, il mese di aprile è passato con costanti rialzi: siamo a maggio e i rialzi per ora continuano. E come potrebbe essere altrimenti? Lo ripeto dopo averlo detto tante volte: il mondo delle criptovalute non è solo Bitcoin, ve ne sono altre milleseicento e il loro numero continua a salire perché continua a salire il numero e la qualità dei progetti, così come continuano a crescere gli investimenti nel settore. Pensate che nel 2017 gli investimenti totali nel settore sono stati pari a 5,7 miliardi di dollari, mentre in questo inizio di 2018 gli investimenti sono stati più di 6 miliardi: e non siamo nemmeno a metà anno.
Sicuramente nel bilancio di questo inizio anno pesa enormemente il gigantesco investimento ricevuto da Telegram, la società della famosa applicazione di messaggistica. Un investimento che ha raggiunto l’iperbolica cifra di 1,7 miliardi di dollari. E questo solo nella fase di prevendita, prima dell’offerta pubblica, raccogliendo fondi da investitori selezionati e particolarmente danarosi. Questa fase di prevendita è andata così bene che ora avrebbero deciso di rinunciare alla raccolta pubblica.
Ma questa non è la sola notizia forte di questo periodo. Un’altra è che la celebre banca d’affari americana Goldman Sachs inizierà a fare trading sul futures del Bitcoin. E questa notizia, riportata dal New York Times, fa capire perché la banca americana ha assunto recentemente Justin Schmidt, noto trader di criptovalute. La notizia è grossa anche perché il Ceo della banca lo scorso novembre aveva definito il Bitcoin come un mezzo per perpetrare frodi.
Un’altra grossa notizia è che MasterCard, il colosso delle carte di credito, ha depositato un brevetto per un sistema adatto ad accelerare l’attivazione di nuovi nodi in una rete blockchain (un nodo è un server che conserva l’intera blockchain e si offre come punto di riferimento per i client di quella rete blockchain). Insomma, colossi del settore bancario e di quello tecnologico (oltre a quello dei prestatori di servizi di pagamento) stanno facendo grossi investimenti sulla tecnologia blockchain. Non c’è da stupirsi quindi se anche il valore del Bitcon ne risente con continui movimenti al rialzo. E non c’è da stupirsi se qualche analista finanziario prevede per la fine del 2018 un valore di Ethereum a 2.500 dollari, praticamente il triplo del suo valore attuale.