Nonostante la giornata nera registrata oggi a Piazza Affari, con la Borsa di Milano che è arrivata a perdere fino a 2,8 punti percentuali (per poi risalire nel pomeriggio almeno fino a -2%) e l’aumento dello spread Btb/Bund., non tutti gli operatori del settore sono convinti che si prospettino scenari necessariamente disastrosi, soprattutto in relazione alle notizie che arrivano dal mondo della politica e delle famigerate bozze del contratto di governo che stanno mettendo a punto Movimento 5 Stelle e Lega. Infatti, nonostante il timore di molti investitori internazionali dopo le “uscite” di Matteo Salvini su alcuni temi-chiave quale una paventata uscita dall’euro, la revisione dei trattai europei e la richiesta di cancellazione alla BCE di 250 miliardi di debito, alcuni operatori sostengono che “le reazioni dei mercati sono state comunque modeste” e che in fondo a inizio ano il differenziale era già arrivato a 160 punti, rispetto ai 150 di oggi. Insomma, probabilmente bisognerà attendere la formazione di questo esecutivo giallo-verde per capire quali potranno essere le reazioni a medio-lungo termine. (agg. di R. G. Flore)
MATTEO SALVINI, “VUOL DIRE CHE STIAMO FACENDO BENE”
La grande incertezza legata al futuro governo italiano, e le preoccupazioni dell’Europa circa una politica anti UE da parte di Lega e 5 Stelle, ha fatto risalire lo spread, che nelle ultime ore ha toccato quota 150 punti. Molto dipenderà ovviamente dalla costituzione del nuovo esecutivo, e una volta ufficializzato si capirà quale credito avrà da parte degli investitori internazionali e della stessa Europa. Nel frattempo è uscito allo scoperto il leader della Lega, Matteo Salvini, che attraverso una diretta realizzata sulla pagina personale di Facebook, ha commentato la notizia dello spread ballerino così: «Lo spread sale? Sono i giochini della finanza, vuol dire che stiamo facendo bene». Il leader del Carroccio ha aggiunto e chiosato: «Guarda caso, appena abbiamo fatto l’ipotesi del governo M5s-Lega cominciano le fibrillazioni. Vedo una certa paura da parte degli eurocrati. Ma non mi spaventano». E’ nota e risaputa la volontà in particolare di Salvini di non “piegarsi” nei confronti dell’Europa, lamentando più volte la politica, a suo modo di vedere errata, in tema di immigrati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PEGGIOR PERFORMANCE IN EUROPA
L’incertezza dello scenario politico interno e anche altri fattori stanno portando oggi la Borsa italiana a uno dei giorni più neri degli ultimi mesi. Infatti, complice anche la pubblicazione (fatta in esclusiva dall’Huffington Post) delle bozze preliminari del cosiddetto contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle e alcuni punti controversi quali quello di un iter per l’uscita dall’euro e la richiesta alla BCE di cancellare ben 250 miliardi di debito pubblico, a Piazza Affari si è registrata la peggiore performance tra tutte le Borse europee: se in mattinata infatti la perdita aveva toccato il -2,8%, nel pomeriggio si è risaliti da questo minimo fino al -2%. La notizia del giorno, però, riguarda la risalita dello spread Btp-Bund tedeschi che tocca quota 150 punti laddove il rendimento del decennale sale di ben 15 punti base, ovvero al 2,09%. In generale, tuttavia, non è stata una gran giornata nemmeno per l’euro che continua a cedere il passo nei confronti del dollaro (1,777) e, in questo caso, a spaventare i mercati sono soprattutto le minacce di eventuali politiche aggressive condotte dall’amministrazione Trump nei confronti della UE (agg. di R. G. Flore)
IL PROGRAMMA LEGA-M5S NON CONVINCE I MERCATI?
Sale ulteriormente lo spread, la differenza fra il nostro Btp e il Bund tedesco. Questa mattina si assestava attorno ai 140, mentre ora ha toccato 150 punti base, salendo quindi di 20 punti dalla chiusura di ieri sera a 130. L’Europa sembra preoccupata dal fatto che il governo Lega Nord, Movimento 5 Stelle non riesca e far scendere il debito pubblico, come invece richiesto (obiettivo, taglio di 250 miliardi), e di conseguenza i mercati hanno aperto in maniera preoccupante. Si tratta di una valore massimo da metà gennaio, anche se siamo lontani dai periodi di crisi di quattro/cinque anni fa in cui avevamo imparato a conoscere lo spread, e durante i quali lo stesso indice era schizzato alle stelle, scombussolando i mercati. Vincenzo Longo da IG Markets, spiega: «Brutta reazione stamane sia per l’azionario che per il governativo – si legge sul sito de La Repubblica – dopo il contratto pubblicato ieri sera. Anche se i partiti hanno detto di aver rivisto i punti più discussi, gli investitori sembrano essere rimasti spiazzati dalle ipotesi (poco credibili e realizzabili) prese in considerazione dalle parti politiche». Un altro ostacolo da affrontare per il governo che sta nascendo… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SPREAD A 140
Spread in rialzo, Piazza Affari debole: la bozza del contratto tra Movimento 5 Stelle e Lega ha dato i primi effetti in Borsa. Come riporta Il Sole 24 Ore, Piazza Affari sta segnando la performance peggiore in tutta Europa con una perdita dell’1 per cento. Oltre alle incertezze sulla formazione del nuovo Governo, che storicamente ha sempre inciso in negativo, tiene banco la bozza del contratto di programma tra le due forze politiche, che ha fatto discutere proprio in materia economia: discussi in particolare la cancellazione di 250 miliardi di debito pubblico da parte della Bc3 e la creazione di un fondo con 200 mld di immobili da cartolarizzare. Si tratta di una bozza definita “superata” dai due partiti, ma la borsa non ha atteso: sono scattate le vendite sui BTp con il rendimento del decennale italiano salito oltre il 2 per cento con forti volumi sul BTP future. E attenzione allo spread Btp/Bund, tornato in area 140 punti base.
SPREAD IN RIALZO, PIAZZA AFFARI DEBOLE
A Milano sono in particolare le banche a cedere terreno: Ubi Banca (-2%) e Banco Bpm (-1,45%), tornano in rosso anche le utilities con A2a che cede l’1% ed Enel l’1,17%, riporta il Corriere della Sera. E attenzione anche alla benzina, con movimenti in rialzo sulla rete nazionale di carburanti. Il petrolio è in calo, ma il Brent resta sopra la soglia di 78 dollari al barile: un prezzo che spinge in rialzo la rete di benzina. Sono previsti interventi sui prezzi raccomandati di benzina e diesel di IP, Italiana Petroli e Q8 a causa dell’accelerazione delle quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo, mentre Tamoil è salita nuovamente di un centesimo sul diesel. Quotidiano Energia ha fatto il punto della situazione sui prezzi medi: “in modalità self della benzina è pari a 1,615 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,615 a 1,629 euro/litro (no-logo a 1,592)”, mentre “il prezzo medio praticato del diesel è a 1,487 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,486 a 1,509 euro/litro (no-logo a 1,466)”.