PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,54% e sul listino principale troviamo in rosso solo Atlantia (-0,19%), Buzzi (-0,8%), Enel (-0,35%), Ferrari (-0,7%), Generali (-0,33%), Luxottica (-0,29%), Moncler (-2,73%), Pirelli (-0,76%), Prysmian (-1,66%), Recordati (-0,5%), Stm (-0,35%), Unipol (-0,42%) e UnipolSai (-0,05%). Cnh Industrial e Mediaset, invece, chiudono in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,34%), Azimut (+2,38%), Banca Mediolanum (+0,83%), Bper (+1,61%), Brembo (+3,33%), Exor (+1,22%), Fca (+1,66%), Ferragamo (+1,38%), Fineco (+3,26%), Intesa Sanpaolo (+0,68%), Italgas (+1,75%), Leonardo (+1,18%), Mediobanca (+1,68%), Saipem (+2,55%), Snam (+0,63%), Telecom Italia (+0,76%), Terna (+1,09%), Ubi Banca (+2,31%) e Unicredit (+2,43%). Fuori dal listino principale Retelit chiude con un +9,93%, mentre Axelero cede il 6,4%. Il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 178 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:55

La Borsa italiana sale dello 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,3%), Buzzi (-1%), Campari (-0,3%), Cnh Industrial (-0,6%), Enel (-0,5%), Eni (-0,1%), Ferrari (-0,3%), Generali (-0,9%), Luxottica (-0,9%), Mediaset (-0,7%), Moncler (-1,7%), Pirelli (-0,7%), Recordati (-0,5%), Stm (-0,2%), Telecom Italia (-0,2%), Tenaris (-0,3%), Unipol (-0,1%) e UnipolSai (-0,6%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+0,6%), Azimut (+2,5%), Bper (+0,6%), Brembo (+2,4%), Exor (+0,7%), Fca (+1,9%), Ferragamo (+1%), Fineco (+2,8%), Intesa Sanpaolo (+0,7%), Italgas (+1,8%), Mediobanca (+0,9%), Saipem (+2,3%), Terna (+0,6%), Ubi Banca (+1,8%) e Unicredit (+1,3%). Fuori dal listino principale Retelit sale del 5,7%, mentre Axelero cede il 5%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 179 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15

La Borsa italiana sale dello 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Luxottica (-0,3%), Moncler (-1,2%) e Recordati (-0,1%). Buzzi si trova invece in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,6%), Azimut (+2,8%), Banca Mediolanum (+1%), Banca Generali (+1,1%), Capari (+0,7%), Eni (+0,7%), Exor (+1,3%), Fca (+1,6%), Ferragamo (+0,9%), Ferrari (+1,1%), Fineco (+2,2%), Intesa Sanpaolo (+0,8%), Italgas (+1,2%), Leonardo (+1,5%), Mediaset (+0,7%), Mediobanca (+0,7%), Poste Italiane (+0,8%), Saipem (+2,4%), Snam (+0,8%), Telecom Italia (+1%), Tenaris (+1,4%), Terna (+0,9%), Ubi Banca (+1,5%) e Unicredit (+1,5%). Fuori dal listino principale Ggp sale dell’11,8%, mentre Piteco cede il 4,1%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 175 punti base.



PIAZZA AFFARI E LA REAZIONE AL NUOVO GOVERNO

Giornata macroeconomica con pochi dati quella di oggi. Le uniche note da segnalare sono ancora delle aste di titoli di Stato. Alle 15:00 una vendita di titoli di Stato con scadenza a dodici mesi con tassi attesi in negativo di circa mezzo punto percentuale. Alle 17:30 un’asta di buoni del Tesoro con scadenza a dodici mesi con un tasso vicino al 2,2%. Un’ora più tardi un’asta con buoni del Tesoro Usa a due anni: i tassi sono attesi in rialzo e supereranno probabilmente il 2,5%. L’attenzione sarà rivolta quindi alla reazione di Piazza Affari alla situazione politica, con Lega e Movimento 5 Stelle a un passo da ottenere il Governo. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un -1,52% a quota 23.092 punti. A pesare certamente anche gli stacchi di dividendi per circa l’1,1%.

Ancora molto male il settore bancario: la peggiore è stata Intesa Sanpaolo. Il titolo ha ceduto il 7,33%. Da ricordare comunque che il titolo ha scontato un maxi dividendo di 20 centesimi. Si è salvata Unicredit che ha chiuso con un lieve rialzo dello 0,43% . Molto meglio ha fatto invece Fca che ha beneficiato del dollaro forte: il titolo è stato uno dei migliori con un progresso del 2,62%. Bene anche il settore petrolifero con Saipem che ha guadagnato poco più di due punti percentuali. Seduta interlocutoria per Enel, invece, il titolo ha chiuso praticamente invariato. Lo spread ha fatto segnare un rialzo a doppia cifra. Gli investitori esteri non apprezzano il sempre più probabile nuovo Governo. Il differenziale fra Btp e Bund ha superato i 180 punti, chiudendo a 186,5 punti base. In netta ascesa anche il rendimento del Btp decennale pari al 2,41%.