PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa chiude in calo dello 0,71% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,5%), Azimut (+0,78%), Banca Generali (+0,86%), Brembo (+4,5%), Campari (+1,51%), Ferrari (+0,27%), Fineco (+0,28%), Leonardo (+0,25%), Luxottica (+0,56%), Mediaset (+0,2%), Moncler (+2,3%), Poste Italiane (+0,6%), Prysmian (+1,01%), Recordati (+0,22%) e Stm (+1,76%). Banca Mediolanum e Buzzi, invece, chiudono in parità. I ribassi più significativi sono quelli di Banco Bpm (-1,23%), Bper (-1,23%), Fca (-1,84%), Ferragamo (-2,16%), Generali (-1,16%), Italgas (-2,84%), Mediobanca (-2,35%), Pirelli (-1,75%), Saipem (-3,07%), Snam (-1,38%), Tenaris (-2,2%), Terna (-1,19%), Unicredit (-1,81%), Unipol (-1,09%) e UnipolSai (-1,19%). Fuori dal listino principale TerniEnergia chiude con un +11,26%, mentre Biancamano cede il 7,59%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 193 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:10
La Borsa italiana sale dello 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Banco Bpm (-0,2%), Bper (-0,7%), Enel (-0,1%), Fca (-0,5%), Ferragamo (-0,3%), Intesa Sanpaolo (-0,1%), Italgas (-0,4%), Leonardo (-0,2%), Mediaset (-0,4%), Mediobanca (-0,4%), Pirelli (-0,2%), Recordati (-1,1%), Snam (-0,5%), Telecom Italia (-0,7%), Terna (-0,2%), Ubi Banca (-0,1%), Unicredit (-0,1%), Unipol (-0,1%) e UnipolSai (-0,2%). Banca Mediolanum, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di Azimut (+0,5%), Brembo (+0,8%), Buzzi (+1,7%), Campari (+1,1%), Ferrari (+0,8%), Fineco (+0,9%), Luxottica (+0,8%), Moncler (+2,1%), Poste Italiane (+1,4%), Saipem (+0,7%) e Stm (+2,3%). Fuori dal listino principale Acotel sale dell’11,1%, mentre Zucchi cede il 7%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 184 punti base.
PIAZZA AFFARI, LA REAZIONE ALL’INCARICO A CONTE
Giornata macroeconomica con dati particolarmente interessanti quella di oggi. Si inizia già alle 8:00 con il Pil tedesco per il primo trimestre, lettura definitiva: il consensus vede una crescita rallentata con un incremento dello 0,3% ovvero una crescita annuale dell’1,6%. Alle 10:30 le vendite al dettaglio per il mese di aprile in Inghilterra: si stima un aumento dello 0,8%, in netto progresso rispetto alla discesa di marzo. Particolarmente interessanti saranno le minute pubblicate alle 13:30 dell’ultima riunione della Bce .Alle 14:30 le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Usa: gli analisti si attendono un dato intorno alle 220 mila unità, poco mosso dalla settimana precedente. Infine, sempre dagli Usa, alle 16:00 la vendita di abitazioni esistenti nel mese di aprile. Particolare attenzione sarà poi dedicata alla politica italiana, dopo l’incarico di formare un Governo affidato a Giuseppe Conte.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dell’1,31% a quota 22.911 punti. A inizio seduta Milano era addirittura la peggiore in Europa, arrivando a perdere quasi due punti percentuali ma sul finale sono prevalsi gli acquisti. Ancora molto sofferenti i titoli bancari: Unicredit e Ubi Banca sono state le peggiori con una perdita del 2,23%. Intesa Sanpaolo ha invece perso l’1,75%. In controtendenza Bper banca che ha messo a segno un +1,15%. Meglio dei bancari hanno fatto le utilities con Enel che ha chiuso praticamente invariata. Molto male, invece, i titoli legati al petrolio per il ribasso dello stesso: Saipem è stata la peggiore con un -3,43%. Non bene neanche gli industriali con Pirelli che ha ceduto quasi tre punti percentuali, mentre Fca ha fatto registrare un ribasso dell’1,15%. Il differenziale fra Btp e Bund ha chuso in rialzo a 191,2 punti. In aumento anche il rendimento del Btp decennale, pari al 2,42%.