“La flat tax in Italia può funzionare”: la proposta della Lega di Matteo Salvini, già portata avanti in campagna elettorale con il Centrodestra e promossa anche nel contratto di Governo firmata con il Movimento 5 Stelle, sta trovando riscontri positivi in Europa. Il Carroccio, con gli studi portati avanti dagli esperti economici Armando Siri, Claudio Borghi e Alberto Bagnai, propone una aliquota al 15 per cento per rimettere in moto l’economia, far emergere il sommerso e creare nuovi posti di lavoro. L’opposizione ha espresso, sia in campagna elettorale che nelle ultime ore, dubbi sulla funzionalità della proposta ma in Europa stanno giungendo autorevoli pareri positivi. A partire dal Wall Street Journal che la definisce un’idea molto migliore del reddito di cittadinanza, portato avanti da Luigi Di Maio, soprattutto in un Paese come l’Italia in cui l’evasione dilaga.
“LA FLAT TAX IN ITALIA PUO’ FUNZIONARE”
Ma non solo: oggi su Bloomberg l’esperto Leonid Bershidsky ha approvato la proposta della Lega in campo economico. “Sulla carta il cambiamento minaccia onerose perdite di entrate per il governo ma, se l’esperienza della Russia e di parte dell’Europa dell’Est conta qualcosa, l’Italia potrebbe finireper raccogliere più tasse, a dispetto della storica inaffidabilità nazionale nel pagare le tasse o farle pagare”, il commento di Beshidsky. Una analisi proposta in particolare in base al sommerso, con l’evasione fiscale che il Fondo monetario internazionale attesta tra i 16,5 e i 386 miliardi di euro all’anno. L’espero su Bloomberg ha sottolineato gli aspetti positivi della Flat Tax in Russia: “Nel 2002, l’anno successivo all’introduzione della tassa piatta, l’economia russa è cresciuta del 5 per cento in termini reali, con le entrate fiscali salite di oltre il 25 per cento”. Il motivo, spiega Bershidsky, è legato “al vantaggio di una flat tax bassa che la gente tende a pagarla volontariamente perché è facile da capire”. Endorsement commentati su Twitter dallo stesso Matteo Salvini: “La flat tax in Italia può funzionare. Fra insulti e minacce di tutti i giornali e le tivù italiane, apprezziamo l’obiettività di qualcuno all’estero”.