Spread oggi mercoledì 30 maggio 2018: buone notizie dopo le ultime 48 ore di fuoco. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi è attualmente a 266,3 punti dopo aver chiuso ieri a 293 punti e aver toccato i 320, il massimo registrato dal 2013. In apertura era sotto i 270 punti base. L’instabilità politica degli ultimi giorni in Italia ha avuto un forte impatto sui mercati finanziari, ma Milano può sorridere: Piazza Affari ha aperto in rialzo, con l’indice Ftse Mib a +0,83 per cento: ieri ha chiuso in calo del 2,65 per cento ai minimi annui, come sottolineato da Tpi.it. Piazza Affari è ripartita dopo che Carlo Cottarelli, presidnete del Consiglio incaricato, ha sottolineato che sono emerse nuove possibilità per la nascita di un esecutivo di un Governo politico. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
COMMISSARIO UE OTTINGER SHOCK
Come se la frattura tra una parte d’Italia e il resto d’Europa non fosse già abbastanza ampia, ecco arrivare le dichiarazioni “avventate”, per usare un eufemismo, del commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, che a proposito dell’aumento dello spread che tanto sta tenendo banco nel nostro Paese si lascia andare ad un commento destinato a far discutere e ad alimentare il dibattito politico. “I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto”, questa un’anticipazione dell’intervista di Gunther Oettinger (per chi se lo stia domandando, politico tedesco) rilasciata al giornalista Bernd Thomas Riegert, che ha intervistato il Commissario Ue a Strasburgo per l’emittente Dwnews. Come verranno accolte le parole di Oettinger nel nostro Paese? Di Maio e soprattutto Salvini decideranno di rispondergli? (agg. di Dario D’Angelo)
DI MAIO, “SPREAD? NON DIPENDE DA NOI”
Il continuo rialzo dello spread rischia di mettere a rischio i risparmi degli italiani, con i mercati ormai da giorni in piena fibrillazione per la crisi istituzionale scoppiata nel nostro Paese dopo il voto del 4 marzo. Chi approfitta dei dati allarmanti per rincarare la dose contro il capo dello Stato è Luigi Di Maio. Il leader del M5s torna all’attacco sul suo profilo Facebook e spiega:”Lo spread oggi è schizzato oltre i 300 punti: non accadeva da 4 anni. Il problema non eravamo noi, non era la nostra squadra di ministri, ma l’incertezza che oggi regna sovrana. Se il Governo del Cambiamento fosse partito, oggi avremmo un governo politico forte che sarebbe già al lavoro per incontrare gli altri Paesi Ue e spiegargli i dettagli della nostra politica economica che non ha mai previsto l’uscita dall’euro. Oggi invece c’è solo la prospettiva di un governo debolissimo, che otterrà solo una manciata di voti di fiducia (se li otterrà) e che non ha alcuna idea di futuro del Paese”. (agg. di Dario D’Angelo)
SPREAD SCHIZZA A OLTRE 320 PUNTI
Adesso è davvero allarme spread: la crisi istituzionale del nostro Paese ha creato il panico sugli investitori e oggi il differenziale Btp-Bund decennali è schizzato oltre i 300 punti, raggiungendo un picco di 320 punti base, con un tasso di rendimento al 3,4%, prima di riassestarsi sui 310 punti. Ma che sia in atto una vera e propria tormenta economica lo si intuisce anche analizzando i dati riguardanti il costo dei credit default swap, ovvero dei derivati con cui ci si può assicurare da un default del debito italiano da qui ai prossimi cinque anni. Secondo i dati Markit, questi derivati sono schizzati a 221 punti base da 174 punti base della chiusura di ieri: raggiungendo i livelli massimi da ottobre 2013. La Borsa di Milano perde il 3% a Piazza Affari dopo un’ora e mezza di contrattazioni. Come riportato dall’Ansa, il direttore di Bankitalia Ignazio Visco ha dichiarato:”Non ci sono giustificazioni, se non emotive, per quello che sta succedendo oggi sui mercati”. (agg. di Dario D’Angelo)
SPREAD IN CONTINUO AUMENTO
Non intende arrestare la propria ascesa lo Spread, la differenza fra i titolo di stato italiani, i Btp, e quelli tedeschi, i Bund. Alle ore 9:20 di questa mattina, pochi minuti fa, aveva superato quota 260 punti, come confermato dai principali organi di informazione, a cominciare dal Corriere della Sera. Un dato preoccupante, tenendo conto che la serata di lunedì si è chiusa a 230, e con l’apertura c’è stato un immediato balzo in avanti di 30 punti. Quello toccato oggi è il dato più alto per lo spread dall’autunno del 2013. A far calmare il differenziale, sarà probabilmente la creazione del nuovo governo tecnico con Cottarelli come premier, inviso agli economisti e agli europeisti. In attesa della fiducia, però, il differenziale continuerà probabilmente a salire, con il decennale italiano che sta ormai sfiorando il 3%.
I RISCHI PER LE FAMIGLIE ITALIANE
I mercati finanziari restano ancora molto nervosi, forse preoccupati dalla volontà dell’Italia di uscire dall’euro, ma come detto sopra, la nomina del nuovo governo dovrebbe calmare le acque, riportando i livelli dello spread a quelli pre-governo gialloverde. Quella dello spread è una questione da non sottovalutare visto che ricade direttamente sulle tasche degli italiani, ed in particolare sulle imprese e sui cittadini che hanno un mutuo. Aumentando il divario btp-bund, crescono i tassi di interesse delle banche per reperire finanziamenti, e questi nuovi costi vengono quindi girati ai consumatori. Si pensi che nel 2011, l’anno della famosa austerity di Monti, le imprese italiane dovettero sostenere ben 15 miliardi di euro di oneri finanziari in più, e nel contempo, le banche non fornirono più credito.