PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude con rialzo del 2,09% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Cnh Industrial (-1,37%), Prysmian (-0,04%) e Ubi Banca (-0,03%). Campari chiude invece in pareggio. I rialzi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (+2,93%), Banco Bpm (+3,24%), Banca Generali (+3,99%), Brembo (+2,35%), Enel (+3,37%), Eni (+2,62%), Fca (+4%), Fineco (+6,44%), Intesa Sanpaolo (+2,98%), Italgas (+3,04%), Leonardo (+2,91%), Mediobanca (+7,06%), Poste Italiane (+4,19%), Snam (+3,23%), Terna (+4,06%), Unipol (+2,33%) e UnipolSai (+4,12%). Fuori dal listino principale Retelit chiude con un +13,65%, mentre Servizi Italia cede il 5,57%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund risale a 275 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana guadagna l’1,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Cnh Industrial (-1,2%), Prysmian (-1%), Saipem (-0,4%) e Tenaris (-0,5%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+2,3%), Banca Mediolanum (+2,2%), Banco Bpm (+2,2%), Banca Generali (+2,9%), Brembo (+1,5%), Enel (+3,2%), Fca (+3,7%), Ferragamo (+1,8%), Fineco (+4,8%), Intesa Sanpaolo (+3%), Italgas (+3,2%), Leonardo (+1,9%), Mediobanca (+4,9%), Poste Italiane (+3,8%), Snam (+2,7%), Terna (+3,6%), Unicredit (+1,6%) e UnipolSai (+3%). Fuori dal listino principale Costamp sale dell’11,5%, mentre Alfio Bardolla cede il 5%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende verso i 260 punti base.
PIAZZA AFFARI OGGI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:15
La Borsa italiana guadagna lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rosso Bper (-1,7%), Cnh Industrial (-1,3%), Exor (-0,4%), Generali (-0,8%), Luxottica (-0,3%), Pirelli (-0,2%), Prysmian (-0,8%), Saipem (-0,8%), Tenaris (-0,1%) e Ubi Banca (-0,9%). Azimut, Banca Mediolanum e Telecom Italia si trovano invece in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+1,7%), Brembo (+1%), Campari (+0,6%), Eni (+0,6%), Ferragamo (+1%), Ferrari (+1,1%), Fineco (+1,2%), Italgas (+3%), Leonardo (+1,3%), Mediaset (+0,8%), Mediobanca (+2,2%), Moncler (+0,9%), Poste Italiane (+1,8%), Recordati (+0,6%), Snam (+1,4%), Terna (+2,4%), Unipol (+0,8%) e UnipolSai (+2,8%). Fuori dal listino principale Banca Ifis sale del 7,5%, mentre Conafi cede il 5%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 270 punti base.
PIAZZA AFFARI TRA DATI E SCELTE DI COTTARELLI
Oggi non mancano dati macroeconomici da seguire con particolare attenzione. Alle 8:45 la prima lettura preliminare del Pil francese per il primo trimestre dell’anno. È previsto un aumento flebile dello 0,3%. Alle 10:00 il tasso di disoccupazione in Germania per il mese di maggio: in questo caso è attesa una conferma del 5,3%. Alle 11:45 ci saranno importanti aste di titoli di Stato italiani: è prevista un’emissioni di titoli a dieci anni. Dopo le forti tensioni sullo spread sarà particolarmente rilevante vedere il numero della domanda e i rendimenti a cui i titoli verranno emessi. Alle 14:30 la seconda lettura preliminare del Pil americano del primo trimestre 2018: le attese sono per una conferma al 2,3%. Alle 14:15 anche la variazione dell’occupazione non agricola per il mese di maggio. In questo caso si prevede un aumento dell’occupazione di 189 mila unità, un dato comunque inferiore rispetto a quello di aprile. Ovviamente resta importante seguire le vicende politiche italiane.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso del 2,65% a quota 21.350 punti. È stata ancora una volta una seduta orribile per i titoli bancari i quali sono stati più volte sospesi. La peggiore è stata Banco Bpm che ha ceduto sette punti percentuali. Seduta nerissima anche per Unicredit che ha perso il 5,6%. Male anche Intesa Sanpaolo che ha ceduto il 4,5%. Calo importante anche per Leonardo che ha lasciato sul terreno più di cinque punti percentuali. Gli unici tre titoli che hanno chiuso in verde sul listino principale sono stati Eni, Saipem e Tenaris: la prima ha chiuso a +0,13%, la seconda ha guadagnato il 3,22%, mentre la terza lo 0,54%. Lo spread fra i Btp e i Bund ha fatto segnare i massimi dal 2014 chiudendo a 303 punti base. In netto rialzo anche il rendimento del Btp decennale che ha chiuso al 3,33%.