PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dell’1,64% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Buzzi (+1,13%), Campari (+0,08%), Exor (+0,37%), Ferragamo (+0,08%), Leonardo (+0,06%), Luxottica (+0,73%), Moncler (+3,49%) e Prysmian (+1,75%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,78%), Banco Bpm (-2,89%), Bper (-3,98%), Brembo (-3,51%), Enel (-2,49%), Eni (-2,57%), Ferrari (-2,67%), Fineco (-3,46%), Italgas (-3,63%), Mediaset (-2,54%), Mediobanca (-2,97%), Snam (-2,09%), Stm (-1,56%), Telecom Italia (-2,37%), Terna (-2,18%), Ubi Banca (-3,47%), Unicredit (-3,17%), Unipol (-3,32%) e UnipolSai (-1,92%). Fuori dal listino principale Smre chiude con un +10,15%, mentre Prima Industria cede il 9,35%. Il cambio euro/dollaro si riporta sopra quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 131 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:55
La Borsa italiana cede il 2% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Buzzi (+0,4%), Leonardo (+0,2%), Luxottica (+0,3%), Moncler (+1,7%) e Prysmian (+0,4%). Ferragamo, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,6%), Azimut (-1,8%), Banco Bpm (-3,7%), Bper (-4,4%), Brembo (-3,2%), Enel (-3%), Eni (-2,3%), Ferrari (-2,8%), Fineco (-4%), Generali (-2%), Italgas (-4%), Mediaset (-2,8%), Mediobanca (-3,1%), Pirelli (-1,7%), Snam (-2,4%), Terna (-2,1%). Ubi Banca (-3,9%), Unicredit (-3,1%), Unipol (-3,4%) e UnipolSai (-2,2%). Fuori dal listino principale Orsero sale del 5,1%, mentre Prima Industrie cede il 9,5%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 130 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15
La Borsa italiana perde l’1,3% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Luxottica (+0,3%), Moncler (+1,1%), Prysmian (+0,1%) e Saipem (+1,9%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-1,2%), Banco Bpm (-2,7%), Bper (-2,4%), Cnh Industrial (-1,6%), Enel (-1,5%), Eni (-1,4%), Exor (-1,4%), Fca (-1,8%), Ferragamo (-1,5%), Ferrari (-1,9%), Fineco (-2,3%), Generali (-1,3%), Intesa Sanpaolo (-1,2%), Italgas (-3,7%), Leonardo (-1,6%), Snam (-1,5%), Stm (-1,8%), Terna (-1,6%). Ubi Banca (-1,5%), Unicredit (-1,3%) e Unipol (-1,2%). Fuori dal listino principale Fila sale del 4,6%, mentre Prima Industrie cede il 5,7%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,19, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 129 punti base.
PIAZZA AFFARI DI FRONTE ALL’INCERTEZZA POLITICA
Giornata che non prevede particolari novità a livello macroeconomico quella di oggi. Alle 8:00 si inizierà con la produzione industriale tedesca per il mese di marzo: il consensus prevede una crescita dello 0,8%, in netto miglioramento rispetto alla contrazione precedente. In mattinata si terrà anche un discorso del presidente della Fed, Powell anche se da lui non sono attese particolari novità. Alle 10:40 un’asta di Bonos spagnoli a dodici mesi i cui rendimenti dovrebbero essere negativi per più di mezzo punto percentuale. Alle 11:00 toccherà all’Eurozona a diffondere le previsioni della crescita economica nel continente. È probabile che le stime vengano viste leggermente al ribasso, come ha già fatto la Bce. Nessun dato macroeconomico è invece previsto dagli Usa. Da segnalare, invece, alle ore 17:30 un’asta di Buoni del Tesoro americano con scadenza a un mese e con tassi attesi intorno all’1,6% e un’asta di buoni del Tesoro americano con scadenza a tre anni e con tassi attesi vicino al 2,75%. Probabile quindi che oggi l’attenzione sia nel vedere la reazione di Piazza Affari di fronte alla situazione di incertezza politica italiana.
Ieri la Borsa italiana aveva chiuso con un rialzo dello 0,86% a quota 24.544 punti, ma ancora Sergio Mattarella non aveva parlato. Molto bene il settore energetico per via dei nuovi massimi di periodo del petrolio: Eni ha fatto registrare un rialzo di due punti percentuali mentre Tenaris ha guadagnato oltre il 2,2%. Molto bene Stm che ha guadagnato il 3,5% sulla scia dei rialzi di Apple e Ferrari che ha continuato la sua corsa con un rally con un rialzo di oltre tre punti percentuali. Misti i titoli bancari: la migliore è stata Unicredit che ha guadagnato quasi un punto percentuali. Meno bene Intesa Sanpaolo che è salita dello 0,35% mentre Bper ha addirittura chiuso in calo con un -0,32%. In ribasso, invece, Moncler che ha fatto registrare un -1,18% anche a causa di alcuni analisti che hanno portato il rating a sell dopo i forti guadagni di questi anni. Lo spread fra Btp e Bund è sceso a 122 punti base. In calo anche il rendimento del Btp decennale che ha raggiunto il livello dell’1,76%.