PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dell’1,49% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,59%), Campari (-0,23%), Fca (-4,53%) e Stm (-0,1%). I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+5%), Banco Bpm (+8,45%), Banca Generali (+4,81%), Bper (+7,87%), Buzzi (+4,07%), Eni (+1,56%), Exor (+1,61%), Ferrari (+1,88%), Fineco (+2,74%), Intesa Sanpaolo (+3,3%), Leonardo (+2,98%), Mediobanca (+2,6%), Poste Italiane (+1,99%), Prysmian (+4,41%), Saipem (+5,67%), Telecom Italia (+1,89%), Ubi Banca (+5,7%), Unicredit (+3,93%), Unipol (+3,6%) e UnipolSai (+2,42%). Fuori dal listino principale Risanamento chiude con un +11,86%, mentre Conafi cede il 3,41%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 238 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana sale del 2,2% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,1%), Campari (-0,4%), Fca (-0,6%), Moncler (-1,2%) e Stm (-0,1%). I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+5,5%), Banco Bpm (+8,8%), Banca Generali (+6,1%), Bper (+10%), Brembo (+2%), Buzzi (+3,8%), Ferrari (+2,3%), Fineco (+4,1%), Generali (+2,2%), Intesa Sanpaolo (+4,5%), Leonardo (+4,3%), Mediobanca (+3,7%), Poste Italiane (+2,8%), Prysmian (+4,4%), Saipem (+5,1%), Telecom Italia (+2,6%), Ubi Banca (+7%), Unicredit (+5,4%), Unipol (+4,1%) e UnipolSai (+2,2%). Fuori dal listino principale Risanamento sale del 12,2%, mentre Notorius Pictures cede il 3,3%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 226 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:00
La Borsa italiana sale del 2,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Moncler (-1,2%), Recordati (-0,7%) e Stm (-0,3%). I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+3%), Banco Bpm (+6,8%), Banca Generali (+5,6%), Bper (+5,8%), Enel (+2,5%), Eni (+2,8%), Fca (+2,6%), Fineco (+3,4%), Generali (+2,5%), Intesa Sanpaolo (+4,5%), Leonardo (+2,6%), Mediobanca (+3,7%), Poste Italiane (+3,9%), Prysmian (+3,2%), Terna (+2,7%), Ubi Banca (+6,8%), Unicredit (+4,3%), Unipol (+4,3%) e UnipolSai (+2,6%). Fuori dal listino principale Risanamento sale dell’11,9%, mentre Zucchi cede il 4,7%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 240 punti base.
PIAZZA AFFARI INIZIA IL MESE CON MOLTI DATI DAGLI USA
Giornata macroeconomica che prevede dati particolarmente interessanti dagli Stati Uniti. Alle 10:00 la lettura del Pil definitivo del primo trimestre in Italia: le attese sono per una conferma di un incremento dello 0,4% e di un aumento dell’1,4% annuale. Alla stessa ora anche l’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona per il mese di maggio: il consensus vede una conferma a 55,5 punti. Alle 14:30 dagli Usa il salario orario medio per il mese di maggio: le attese sono per un incremento dello 0,2%, in aumento rispetto alla rilevazione precedente. Sempre alla stessa ora le buste paga del settore non agricolo: le attese sono per un risultato pari a 188 mila unità. Ancora alle 14:30 il dato sulla disoccupazione per il mese di maggio: è attesa una conferma del tasso al 3,9%, il minimo storico. Alle 16:00 l’indice Ism dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero per maggio: in questo caso gli analisti si attendono un risultato pari a 58,1 punti, quasi uno in più rispetto alla rilevazione precedente.
Ieri Piazza Affari ha chiuso praticamente invariata (-0,06%) a 21.786 punti. La giornata era stata ampiamente positiva con l’indice che era arrivato a guadagnare oltre il punto percentuale. L’apertura negativa dei listini americani ha fatto indietreggiare il Ftse Mib. Misti i titoli bancari: Banco Bpm ha guadagnato due punti percentuali, mentre Mediobanca ha perso l’1,9%. Poco mossa Intesa Sanpaolo che ha chiuso con un ribasso dello 0,29%. Bene Fca in attesa del nuovo piano industriale: il titolo è salito di due punti. Brutta giornata, invece, per Enel: la società si è aggiudicata Elettropaulo per una cifra complessiva di 1,6 miliardi di euro, un esborso ritenuto eccessivo dagli analisti. Il titolo ha ceduto un punto. Dopo che le forti tensioni avevano portato il differenziale a 330 punti base, in questa sessione lo spread fra Btp e Bund si è attestato a 253 punti base. In calo anche il rendimento del Btp decennale, pari al 2,88%.