LA BORSA OGGI
Giornata macroeconomica con molti dati interessanti per quanto concerne l’area euro. Alle ore 10:30 il dato sulla variazione dei sussidi di disoccupazione in Inghilterra per il mese di maggio: le attese sono per un aumento di 11 mila unità, in calo comunque dalle oltre 33 mila precedenti. Alla stessa ora anche il tasso di disoccupazione per il mese di aprile: si prevede una conferma del dato al 4,2%. Alle ore 11:00 la rilevazione ZEW del sentimento sull’economica tedesca per il mese di giugno: potrebbe emergere un dato ampiamente negativo che dovrebbe attestarsi a -18 punti. Sempre alla stessa ora anche il sentimento di fiducia dello ZEW a giugno per tutta l’eurozona: è previsto solo un lieve calo a 2,1 punti. Alle ore 14:30 dagli Stati Uniti l’indice dei prezzi al consumo per il mese di maggio: le attese sono per un incremento dello 0,2% che a livello annuale significa una crescita del 2,8%, un dato molto elevato che se confermato potrebbe spingere la FED ad aumentare i tassi di interesse. Infine alle ore 19:00 un’asta di Buoni del Tesoro americani con scadenza a 30 anni. In precedenza i tassi di interesse erano superiori al 3% e sono stimati in aumento.
LE RASSICURAZIONI DEL MINISTRO TRIA
I dati macroeconomici attesi ieri invece hanno tutti deluso le aspettative. La produzione industriale in Italia ha fatto registrare un ribasso dell’1,2% ad aprile, un dato molto negativo visto il consensus che vedeva un calo solo dello 0,6%. Non è andata meglio nel Regno Unito: la produzione manifatturiera ad aprile ha fatto segnare addirittura un -1,4% mentre gli economisti si attendevano addirittura una crescita dello 0,3%. Ad aiutare particolarmente Milano è stata l’intervista al Corriere della Sera del ministro Giovanni Tria. Il ministro ha confermato che il nostro Paese rimarrà saldamente nell’euro e non vi è al momento alcuna intenzione di uscirne. Inoltre ha parlato anche dei possibili investimenti per il contratto di Governo. Il ministro ha ribadito che la volontà dell’Italia è quella di ridurre il debito pubblico e per questo motivo non verranno fatti investimenti in forte deficit. Il ministro ha calato la scure anche sui mini-bot: non ci sarà alcun strumento palliativo in emissione. Il problema dei ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione deve essere risolto alla radice. Anche per quanto concerne la legge Fornero, Tria ha dichiarato che la riforma deve essere sostenibile anche nel lungo termine e su questo porrà molta attenzione. Da segnalare anche il ribasso del petrolio con il Wti che cede circa l’1%.
CHIUSURA FTSE MIB IERI E ANDAMENTO SPREAD
La chiusura per Piazza Affari ieri è stata brillante. Il Ftse Mib ha fatto registrare un progresso del 3,42%, chiudendo a quota 22.086 punti. Ora bisognerà comprendere se non si sia trattato solo di un forte rimbalzo tecnico da ipervenduto o invece si tornerà su un trend rialzista. A far bene sono stati i maggiori istituti bancari con Intesa San Paolo che ha guadagnato il 6,64%, seguita da Unicredit che ha guadagnato oltre cinque punti percentuali. Molto bene anche le Utilities con Enel che è salita del 3,69%. Praticamente non c’è stato un solo titolo del paniere principale in rosso. Uno dei “peggiori” è stato senza dubbio Fiat che è rimbalzata solo dello 0,8%, considerando però che aveva sofferto meno i cali dell’indice nelle scorse sedute.
Ottima sessione per i titoli di Stato. Lo Spread fra Btp e Bund ha fatto segnare un forte calo. Le parole rassicuranti del ministro dell’economia hanno fatto scendere visibilmente il nostro Spread che alla fine si è attestato a 236 punti, un calo di oltre trenta punti dalla seduta precedente. In calo il rendimento del Btp italiano decennale pari ora al 2,86%.