Con l’annunciata vampata calda portata dall’anticiclone africano Caronte, al primo di luglio arriva anche la fiammata sulle bollette luce e gas. È atteso un rincaro di +6,5% per l’elettricità e +8,5% per il gas che riflette l’aumento dei prezzi all’ingrosso della materia, trainati dall’effetto del rincaro del petrolio che la settimana scorsa viaggiava a 78 dollari al barile (era quotato 50 dollari un anno fa), prossimo a sfiorare quegli 80 dollari previsti all’inizio dell’anno dagli analisti. È l’ effetto delle tensioni internazionali e del taglio di produzione dell’Opec che hanno trascinato le quotazioni del petrolio al +57% in un anno e al +9% solo nell’ultimo mese di maggio.
Cosa significa per la bolletta della luce della famiglia tipo quella dai 2.700kWh di consumo annuo? L’aggiornamento delle tariffe da parte dell’Autorità per l’Energia per gli utenti in regime di mercato tutelato si tradurrà in un costo di 20,22 centesimi di euro per kWh tutto incluso. Perché, come qualcuno ricorda, nella bolletta oltre alla commodity, gli oneri di sistema, la spesa per il trasporto e gestione del contatore e le tasse rappresentano più della metà del totale da pagare.
Altro aspetto importante da sottolineare è che l’incremento del 6,5% della bolletta della luce è un risultato “mitigato” rispetto alla forte dinamica dei costi di approvvigionamento della materia prima che da sola avrebbe portato a un rialzo del 12,5% e non “solo” del 6,5% della spesa complessiva dell’utenza domestica con 3kW installati. A calmierare c’è stato l’ intervento dell’Autorità, la quale congelando alcune voci degli oneri generali di sistema è riuscita a contenere a circa la metà l’aumento congiunturale della spesa finale per l’utenza tipo. Ma è un contenimento temporaneo che a partire da settembre 2018 dovrà essere recuperato.
Per il gas l’aumento è dovuto principalmente al rialzo delle quotazioni all’ingrosso sui mercati (+8,3%) e in minima parte all’aumento della componente relativa al trasporto. Questo porta la spesa per la famiglia tipo a 78,28 centesimi di euro per metro cubo tasse incluse. Nel caso del gas naturale l’impatto del rincaro sulla spesa familiare sarà più basso in considerazione del fatto che nell’arco del periodo luglio-settembre il consumo si riduce molto venendo meno il riscaldamento dell’abitazione e riducendosi quello per la produzione dell’acqua calda: rimane quindi solo il consumo destinato alla cottura dei cibi.
Infine, va ricordato che questi recenti aumenti di luce e gas vanno a controbilanciare i ribassi registrati nel secondo trimestre 2018 pari a -8% per l’elettricità e -5,7% per il gas.