Pur solo annunciate come idee di singoli ministri, o in forma di decreto ancora correggibile in sede di ratifica parlamentare, le prime misure economiche del nuovo governo producono il rischio di deprimere la crescita invece di stimolarla. Il decreto “dignità” certamente aumenta la cautela delle aziende nel decidere nuove assunzioni. L’idea di limitare le aperture domenicali, se confermata, ridurrà l’occupazione nel settore del commercio. Quella di rivalutare i progetti infrastrutturali già approvati mette in situazione di incertezza le aziende del settore non solo al riguardo dei casi specifici, ma segnala un orientamento de-sviluppista che può bloccare, in generale, le decisioni private di investimento. 



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