CRESCONO FCA, EXOR E FERRARI

Sono i mercati, come sempre, il termometro giusto per comprendere cosa e come cambia negli asset della finanza mondiale. E se nella giornata di ieri, dopo l’annuncio della sostituzione ai vertici dettata dalle gravi condizioni di salute di Sergio Marchionne, la galassia FCA aveva bruciato in poche ore 1 miliardo e mezzo, oggi si può dire che si sia assistito ad un cambio positivo per tutti i titoli. A poche ore dalla chiusura bisogna registrare +2% per quanto riguarda le azioni di Fiat Chrysler Automobiles. Aumento che trova corrispondenza anche per quanto concerne Exor, che alle 16 fa segnare un incoraggiante +1,56%. Cresce poco, ma comunque fa segnare un progresso rispetto al tonfo del lunedì di Borsa, anche il titolo Ferrari. Il Cavallino cresce dello 0,8%: e già è importante aver ripreso con il segno +, soprattutto dopo il brutto ko di domenica in pista. (agg. di Dario D’Angelo)



LA GALASSIA FCA TENTA IL RECUPERO IN BORSA

Dopo i cali di ieri, in Borsa i titoli della galassia Agnelli, ovvero Fca, Ferrari, Exor e Cnh Industrial si muovono in rialzo. Il dopo-Marchionne, secondo quanto riportato dagli analisti di Standard & Poor’s non cambia i rating e le prospettive su Fiat Chrysler Automobiles. L’outlook resta positivo per l’agenzia di rating e questo è sicuramente un segnale importante, che rassicura gli investitori. La casa automobilistica, tra l’altro, domani presenterà i dati del secondo trimestre dell’anno, che dovrebbe sancire l’azzeramento del debito. Come molti ricorderanno, l’annuncio di tale importante traguardo finanziario era stato dato da Sergio Marchionne all’inizio di giugno, durante la presentazione del nuovo piano industriale di Fca. Nell’occasione il manager italo-canadese aveva anche indossato una cravatta: si trattava di un chiaro segnale agli investitori visto che in precedenza aveva detto che se il debito fosse stato azzerato entro la metà del 2018 si sarebbe presentato in pubblico proprio con quell’accessorio che non era solito indossare.



FCA GIÙ ANCHE A WALL STREET

Come era prevedibile, il day after l’avvicendamento tra Sergio Marchionne, ricoverato in fin di vita in una clinica a Zurigo, e il suo successore Mike Manley al vertice di FCA, non poteva non avere delle pesanti ricadute in Borsa, dove tutti i titoli del Lingotto hanno fatto registrare in mattinata delle perdite, partendo molto debolmente e poi risalendo pian piano la china, prima di far registrare un nuovo tonfo: infatti, pare che la notizia delle dimissioni di Alfredo Altavilla, Manager per l’Europa del gruppo e che, secondo alcuni, sarebbe stato il CEO designato, hanno influiti negativamente tanto che in questo momento FCA è in rosso non solamente a Piazza Affari ma pure oltreoceano a Wall Street. Infatti, pare che i mercati abbiamo reagito negativamente a questo turnover doloroso ma necessario ai vertici di FCA e la situazione di incertezza, unita ad alcune speculazioni prevedibili, potrebbero anche portare nelle prossime settimane gli analisti a rivalutare la loro opinione su un gruppo che, a detta di qualcuno, si sarebbe indebolito. (Agg. di R. G. Flore)



IN “ROSSO” I TITOLI DELLA GALASSIA AGNELLI

A fine mattinata a Piazza Affari i titoli della Galassia Agnelli, dopo l’uscita di scena di Sergio Marchionne, restano in rosso. Fca perde il 3,2%, facendo comunque meglio di Exor (-3,5%) e soprattutto di Ferrari (-4,6%). Cnh Industrial si mantiene intorno al -2,1%. Il manager italo-canadese era stato il protagonista dello spin-off di Ferrari e aveva recentemente presentato un piano che prevedeva anche lo sviluppo di un Suv da parte della casa di Maranello: un veicolo che avrebbe mantenuto l’esclusività Ferrari, ma che si sarebbe un po’ distaccato dall’immagine della “supercar”. Il progetto era già stato ribattezzato Fuv. Per quanto riguarda Fca, secondo indiscrezioni riportate dal sito di Milano Finanza, Alfredo Altavilla, responsabile Emea del gruppo, avrebbe rassegnato le sue dimissioni. Tra l’altro il suo era uno dei nomi che era stato indicato quale possibile successore di Marchionne.

PIAZZA AFFARI, LE PERDITE DI FCA E FERRARI

Dopo l’uscita di scena di Sergio Marchionne, c’era attesa per vedere quale sarebbe stata la reazione della Borsa ai cambi al vertice di Fca, Ferrari e Cnh Industrial. Senza dimenticare Exor, la holding della famiglia Agnelli. Considerando che i cda straordinari delle tre società sono avvenuti di sabato, a mercati chiusi, nemmeno le banche d’affari e i loro analisti erano pronti a pubblicare e diffondere report: cosa che è stata fatta stamane. All’apertura di Piazza Affari, Fca è arrivata a perdere anche il 4%, mentre ora è riuscita a recuperare fino a -2,5%. C’è da dire tra l’altro che già venerdì il titolo aveva chiuso in calo. Si erano infatti già diffuse notizie circa uno stato di salute non ottimale di Marchionne che gli avrebbe impedito di partecipare alla presentazione dei dati del secondo trimestre di Fca prevista per il 25 luglio: qualche investitore, quindi, potrebbe aver già venduto i titoli quel giorno di fronte all’incertezza. 

I TITOLI DELLA GALASSIA AGNELLI NEL POST-MARCHIONNE

Per quanto riguarda Ferrari, il titolo non è riuscito a fare prezzo in apertura, con un teorico -5,68%. Ora, invece, cede il 3%. A Maranello Marchionne sarebbe dovuto restare ancora per diverso tempo, oltre quindi l’addio che era già stato annunciato a Fca, ma che ha subito una drammatica accelerazione nelle ultime ore. Passando a Cnh Industrial, il titolo aveva iniziato con un calo del 3,7%, che ora si è ridotto al 2,3%. Exor, come Fca, aveva perso il 4% nei primi scambi di giornata, ma ora si è portato a -2,6%. In generale tutto l’indice principale della Borsa italiana, il Ftse Mib, sta recuperando terreno, dal -0,7% iniziale al -0,3%. Tuttavia solo dopo l’apertura di Wall Street, dove sia Fca che Ferrari sono quotate, si potrà capire qual è davvero l’impatto sui mercati della notizia dell’uscita di scena di Sergio Marchionne.