PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dell’1,4% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Brembo (-2,41%), Buzzi (-0,4%), Campari (-2,09%), Ferragamo (-0,18%), Leonardo (-0,11%), Moncler (-3,53%) e Recordati (-0,06%). I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+7,74%), Banca Mediolanum (+2,5%), Banco Bpm (+1,2%), Banca Generali (+5,57%), Bper (+1,47%), Cnh Industrial (+10,63%), Exor (+3,88%), Fca (+3,5%), Ferrari (+2,5%), Intesa Sanpaolo (+1,27%), Italgas (+1,56%), Luxottica (+2,9%), Mediaset (+1,74%), Pirelli (+4,14%), Poste Italiane (+1,63%), Saipem (+6,17%), Stm (+1,44%), Telecom Italia (+1,2%), Tenaris (+1,39%), Terna (+1,75%), Ubi Banca (+1,41%), Unicredit (+1,46%) e Unipol (+1,46%). Fuori dal listino principale Fedon chiude con un +14,14%, mentre Enertronica cede il 7,61%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,165, mentre lo spread tra Btp e Bund raggiunge i 230 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana guadagna l’1,1% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Brembo (-2%), Buzzi (-0,6%), Campari (-2,2%), Ferragamo (-0,5%), Moncler (-7,6%), Prysmian (-0,3%), Recordati (-0,1%) e Tenaris (-0,1%). Leonardo si trova invece in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+6,2%), Banca Mediolanum (+1,6%), Banco Bpm (+1,2%), Banca Generali (+4,2%), Bper (+1,4%), Cnh Industrial (+8,5%), Exor (+3,2%), Fca (+4,5%), Ferrari (+1,5%), Italgas (+1,4%), Luxottica (+2,4%), Mediaset (+1,1%), Mediobanca (+1,3%), Pirelli (+4,1%), Poste Italiane (+1,1%), Saipem (+6%), Stm (+1,4%), Telecom Italia (+1,7%), Terna (+1,5%), Ubi Banca (+1,4%) e Unicredit (+1,6%). Fuori dal listino principale Ecosuntek sale dell’11,9%, mentre Alfio Bardolla cede il 4,4%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund resta sotto i 230 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:35
La Borsa italiana guadagna lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Brembo (-4,1%), Campari (-0,1%), Ferragamo (-0,1%), Moncler (-4,5%), Recordati (-0,6%) e Tenaris (-0,2%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+0,7%), Atlantia (+0,7%), Azimut (+2,5%), Banca Generali (+0,9%), Bper (+1%), Enel (+0,6%), Exor (+1,9%), Fca (+3,9%), Ferrari (+1,1%), Fineco (+1,1%), Italgas (+1,6%), Luxottica (+3%), Mediaset (+1%), Mediobanca (+0,8%), Pirelli (+1,9%), Poste Italiane (+1,2%), Saipem (+2,2%), Stm (+0,7%), Telecom Italia (+1,1%), Terna (+1,2%), Ubi Banca (+1,9%) e Unipol (+0,8%). Fuori dal listino principale Sias sale dell’8,1%, mentre Expert System cede il 3%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 230 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE DRAGHI
Giornata macroeconomica con pochi dati quella di oggi. Alle 10:00, in Italia, la fiducia delle imprese e quella dei consumatori per il mese di luglio. Per la prima si attende un risultato pari a 106,5 punti, in linea con il dato precedente. Per la seconda il consensus è fissato a 115,9 anche qui abbastanza stabile rispetto a giugno. L’appuntamento più importante, tuttavia, rimane quello delle 14:30 con l’ultima conferenza della Bce prima della pausa estiva. Mario Draghi dovrà infatti comunicare le sue decisioni in merito ai tassi di interesse. Quello che più importa agli operatori sarà comprendere la fine del Qe che terminerà a dicembre e avere alcune precisazioni sulla precedente dichiarazioni in cui si diceva che i tassi sarebbero rimasti invariati fino alla primavera del 2019. Draghi ha già comunque precisato che questo non significa che in automatico questi aumenteranno, ma è solo un limite temporale per nuove riflessioni. Alle 14:30 dagli Usa gli ordinativi dei principali beni durevoli per il mese di giugno: le attese sono per una crescita dello 0,5%, in netto miglioramento sul dato precedente. Sempre alla stessa ora anche il classico dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: gli analisti si attendono un lieve aumento rispetto alla settimana precedente a 215 mila unità.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dell’1,43%, portandosi a 21.561 punti. La situazione si è aggravata nel primo pomeriggio con l’apertura dei mercati americani con l’indice che ha chiuso in ribasso e ha chiuso sui minimi di sessione. Seduta disastrosa per Fca: il titolo ha fatto registrare un -15,5% nel giorno della triste scomparsa di Sergio Marchionne. L’azienda ha mostrato conti al di sotto delle aspettative e tagliando i ricavi per il 2018. Molto male anche Stm che ha ceduto quasi nove punti percentuali. Meglio le utility con A2A che ha fatto registrare un +1,26% anche se Enel ha chiuso in verità in ribasso dello 0,6% in attesa dei conti che verranno svelati il 31 luglio. Lo spread fra Btp e Bund ha fatto registrare una seduta piatta confermandosi a 228,3 punti base. Meglio il rendimento del Btp decennale che ha mostrato un ulteriore calo al 2,68%.