PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,05% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Generali (-1,52%), Eni (-0,22%), Fca (-1,15%), Ferragamo (-1,3%), Ferrari (-0,65%), Fineco (-1,01%), Generali (-0,41%), Intesa Sanpaolo (-0,11%), Leonardo (-0,58%), Mediobanca (-1,58%), Moncler (-0,62%), Pirelli (-2,19%) e Prysmian (-0,05%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+1,05%), Atlantia (+0,56%), Bper (+1,97%), Campari (+2,86%), Enel (+0,64%), Italgas (+0,52%), Luxottica (+0,87%), Mediaset (+1,88%), Recordati (+1,9%), Saipem (+0,66%), Snam (+0,67%), Unipol (+1,88%) e UnipolSai (+2,92%). Fuori dal listino principale Biancamano chiude con un +13,82%, mentre Eurotech cede il 5,31%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 243 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1%), Atlantia (+0,5%), Azimut (+0,1%), Banco Bpm (+0,3%), Bper (+1,7%), Brembo (+1,2%), Buzzi (+0,7%), Campari (+2,9%), Enel (+0,1%), Italgas (+1%), Luxottica (+0,1%), Mediaset (+2,8%), Poste Italiane (+0,5%), Recordati (+1,2%), Saipem (+0,3%), Snam (+1,1%), Telecom Italia (+0,7%), Terna (+0,6%), Ubi Banca (+0,5%), Unipol (+1,3%) e UnipolSai (+2,9%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Generali (-2%), Cnh Industrial (-1,1%) Exor (-0,6%), Fca (-2,7%), Ferragamo (-2%), Ferrari (-0,9%), Fineco (-1,1%), Generali (-0,8%), Mediobanca (-1,1%), Pirelli (-1,4%), Stm (-1%) e Tenaris (-0,6%). Fuori dal listino principale Juventus sale del 7,6%, mentre Eurotech cede il 5,5%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 241 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:20
La Borsa italiana si muove intorno alla parità e sul listino principale troviamo in rosso Banca Mediolanum (-0,2%), Banco Bpm (-0,2%), Banca Generali (-2,1%), Eni (-0,1%), Exor (-0,3%), Fca (-0,6%), Ferragamo (-1,2%), Fineco (-0,6%), Generali (-0,5%), Intesa Sanpaolo (-0,2%), Leonardo (-0,1%), Luxottica (-0,2%), Mediobanca (-0,4%), Pirelli (-0,3%), Prysmian (-1%), Tenaris (-0,3%) e Unicredit (-0,2%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+0,7%), Bper (+0,9%), Brembo (+2,4%), Buzzi (+1%), Campari (+1%), Enel (+0,8%), Italgas (+0,8%), Mediaset (+2,1%), Recordati (+0,8%), Snam (+1%), Terna (+0,6%) e UnipolSai (+2,1%). Fuori dal listino principale Biancamano sale del 10,2%, mentre Prismi cede il 5,5%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 239 punti base.
PIAZZA AFFARI GUARDI AI 22.000 PUNTI
La giornata di oggi, da un punto di vista macroeconomico, è concentrata sui dati provenienti nel pomeriggio dagli Stati Uniti, ben più importanti di quelli della mattina che comunque si apre con il dato sulla produzione industriale tedesca, attesa nel mese di maggio in miglioramento rispetto al riferimento precedente. Alle 10:00, le vendite al dettaglio sia mensili per il mese di maggio che annuali in Italia. Nel pomeriggio appunto c’è attesa per il dato sulla retribuzione oraria media, il salario orario medio e il dato sulle esportazioni e sulle importazioni degli Usa. Ci saranno poi i dati sulle busta paga del settore non agricolo e il tasso di disoccupazione, atteso stabile rispetto al rilevamento precedente. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un +1,05%, ritracciando sul finale dai massimi di giornata che sono arrivati a 22.040. La soglia dei 22.000 punti non ha comunque tenuto dato che la chiusura si è assestata a 21.914 punti. Meglio ancora di Milano ha chiuso Francoforte con il Dax in crescita dell’1,19%, a 0,86% ha chiuso il Cac di Parigi e a 0,4% il Ftse di Londra, per una giornata comunque decisamente positiva per il vecchio continente.
A fare bene è stata Fca con un balzo del 5,8% grazie al giudizio di Jefferies passato da hold a buy con target price salito da 20 a 21 euro, ma non si escludono anche motivazioni legate al fronte dazi. Bene ha fatto anche Exor con un guadagno del 2,99% e Generali (+1,55%). Tra i bancari si sono messi in luce soprattutto Banco Bpm che ha superato i 2 punti percentuali di guadagno, Intesa Sanpaolo con un +1,32% e Mediobanca con un +1,3%. Ha perso invece terreno Ferragamo in discesa del 2,11% a causa del taglio di target price subito da JpMorgan da 20 a 19 euro, in vista dei risultati del secondo semestre che non sono attesi positivi, con raccomandazione confermata a neutral. Fuori dal principale listino milanese, ha brillato il titolo Juventus: le voci sempre più insistenti su un possibile trasferimento di Cristiano Ronaldo alla corte di Massimiliano Allegri hanno fatto scambiare quasi il 4% di capitale, con 39 milioni di pezzi e un guadagno che si è attestato all’11,19%. Lo spread tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi è salito a 241 punti base.