SPREAD IN FORTE RIALZO
Lo spread è in rialzo anche oggi e ha superato anche i 275 punti base, tornando ai livelli che si erano visti alla fine di maggio, durante le fasi di formazione del Governo Conte, allorquando Sergio Mattarella aveva posto un chiaro veto sulla nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia. Oggi tuttavia queste tensioni sul differenziale tra Btp e Bund dipendono principalmente dalla situazione che si è creata sui mercati alla fine della scorsa settimana dopo il forte tonfo della lira turca, il cui valore è sceso anche questa mattina. La Banca centrale di Ankara ha deciso di intervenire a supporto della valuta e gli indici delle borse sono in rosso, anche se non con cali importanti come quelli di venerdì. Resta il fatto che gli investitori stanno cercando dei “rifugi” sicuri per i loro risparmi, scegliendo in particolare il Bund tedesco, il cui rendimento non a caso sta scendendo. Chiaramente questo amplifica la variazione dello spread derivante dall’aumento del rendimento dei Btp.
ACQUISTI CONCENTRATI SUI BUND
In una situazione in cui si intravvede un rischio o un’incertezza, i titoli di stato italiani non sono avvertiti affidabili quanto quelli di altri paesi europei, Germania in particolare. Non si può certo imputare al Governo attuale la responsabilità di ciò, anche se il fatto di non aver ancora dato indicazioni sul livello di deficit/Pil e debito/Pil che si vogliono raggiungere l’anno prossimo non aiuta gli investitori ad avere una chiara percezione di quanto sia sicuro o meno detenere Btp. In una situazione di incertezza, dunque, non si mira a scegliere un altro asset incerto, anche se offre dei rendimenti interessanti. Per gli investitori l’importante è riuscire a limitare le perdite. Non siamo quindi ancora di fronte al paventato attacco all’Italia di cui parlano anche alcuni esponenti del nostro Governo: questo potrebbe esserci tra non molto e di certo uno spread già a questi livelli non aiuta. Tuttavia non bisogna dimenticare che è ancora attivo il programma di acquisto di titoli della Bce.