Per riportare le Autostrade di Atlantia in mano pubblica, il Governo, attraverso i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sta vagliando tre alternative, che non contemplano l’ingresso di Cdp nel capitale di Autostrade per l’Italia. È quanto scrive l’Agi, spiegando che la prima carta in mano all’esecutivo è quella di revocare la concessione autostradale affidando la gestione dell’infrastruttura ad Anas. La seconda alternativa è quella di revocare la concessione per poi aprire una gara pubblica con cui individuare un nuovo concessionario privato. Infine, ci sarebbe il commissariamento soft, anche se tale strada sembra difficile da percorrere. Tuttavia è pur vero che anche negli altri due casi ci sarebbe da capire come procedere alla revoca della concessione senza che sia necessario sborsare una cifra importante ad Autostrade per l’Italia come indennizzo. Vedremo quale strada deciderà di percorrere il Governo.



AUTOSTRADE, SALVINI: NO A NAZIONALIZZAZIONE

Matteo Salvini è tornato a criticare l’atteggiamento di Atlantia, società che controlla Autostrade per l’Italia. Intervenendo a Rtl 102.5 ha infatti detto: “Sono ogni giorno più sconcertato dal comportamento di questa Atlantia, partecipata da fondi e banche internazionali, che, ieri, invece di mettere soldi, ha detto che stanno valutando le esternazioni del Governo: non il perché è crollato un ponte, ma perché Salvini e Di Maio hanno esternato”. Il vicepremier ha anche spieggato di non essere favorevole alle nazionalizzazioni, ma di vedere con favore “un sano rapporto tra pubblico e privato, una sana competizione”. Dal suo punto di vista è però certo che “le concessioni sono state un grande vantaggio per i privati”, quindi bisognerebbe quanto meno rivederle. “Quello che è mancato in questa concessione è che hanno regalato senza controllare”, ha aggiunto. Salvini, inoltre, ha detto che sicuramente occorre ridurre i pedaggi.



SALVINI REPLICA AD ATLANTIA: NON HANNO CAPITO GRAVITÀ SITUAZIONE

Come noto, dopo il cda di ieri, Atlantia ha deciso di avviare una “valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla Società, avendo riguardo al suo status di società quotata, con l’obiettivo di tutelare al meglio il mercato e i risparmiatori”. Matteo Salvini, intervistato dal Corriere del Trentino, ha così replicato: “Non mi sembra abbiano capito la gravita’ di quello che hanno commesso. Valutano il peso delle esternazioni? Ma valutino il peso del cemento che è crollato in testa alla gente prima”. Il vicepremier ha detto di non conoscere i Benetton, ma di sperare che si stiano ponendo il problema di come risarcire le vittime del crollo del Ponte Morandi. “Sono lì a  parlare di cavilli e di denaro, ma il denaro dovrebbe passare in secondo piano”, ha aggiunto. Intanto l’amministratorte delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo, non ha voluto commentare le indiscrezioni che parlano di un possibile ingresso di Cdp nel capitale di Autostrade per l’Italia. 



MOODY’S METTE SOTTO OSSERVAZIONE ATLANTIA

Si è corretto in ulteriore ribasso il crollo in Borsa del titolo Atlantia, nel giorno in cui il Cda si è riunito ma sostanzialmente non sono state rese note, al momento, le conclusioni più dettagliate del Consiglio straordinario in merito all’emergenza di Genova. Poco fa il governatore Toti in conferenza stampa ha ricordato che entro domani Autostrade dovrà fornire gli atti per poter proceder con la demolizione del ponte Morandi, il che probabilmente ha impegnato la società che gestisce quel tratto di A10 in un’accurata scelta anche comunicativa sulle prossime mosse da effettuare. Intanto ad agitare il gruppo dei Benetton che già hanno perso oggi in Borsa ulteriori 590 milioni di euro, ci pensa l’agenzia di rating Usa, Moody’s: «abbiamo messo sotto osservazione per un possibile downgrade i rating di Atlantia e delle controllate Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma». Il motivo è dato dal fatto dei rischi per gli «accresciuti rischi al ribasso per il profilo di credito del gruppo Atlantia dopo i recenti sviluppi seguiti al crollo del Ponte Morandi a Genova». (agg. di Niccolò Magnani)

-3,4% IN BORSA

Come era prevedibile, stando alle indiscrezioni delle ultime ore, dopo l’attesa conferenza stampa tenuta negli scorsi giorni dai vertici di Autostrade per l’Italia l’annuncio del Cda straordinaria da parte di Atlantia, la holding chiamata direttamente in causa dal Governo dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova e protagonista di un impressionante crollo a Piazza Affari. E nella nota emessa dalla società non solo si parla delle “verifiche relative all’impianto” messe in atto ma si fa diretto riferimento alla missiva inviata dal Ministero delle Infrastrutture dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte in merito alla revoca della concessione: dopo aver ribadito che le misure messo in atto da Autostrada trovano “il pieno supporto” da parte di Atlantia, il Cda ha toccato il punto dolente, dichiarando di aver “avviato la valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla società” soprattutto in riferimento all’andamento in Borsa e alla tutela dei risparmiatori. Infatti, anche oggi, il titolo ha subito una pesante perdita sul listino di Piazza Affari, segnando un -3,4% che di fatto smentisce le previsioni di chi annunciava la fine delle fibrillazioni per Atlantia, nonostante l’avvio in mattinata fosse stato positivo. (agg. di R. G. Flore)

ATLANTIA ALL’ATTACCO DEL GOVERNO

A quanto pare Atlantia sembra voler andare all’attacco, o meglio al contrattacco, del Governo. In queste ore si sta leggendo in questo modo la parte finale del comunicato stampa diffuso dalla società al termine del consiglio di amministrazione. “In relazione alla lettera di contestazione formulata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei confronti di Autostrade per l’Italia, il Consiglio di Atlantia ha avviato le verifiche relative all’impatto di tale missiva in merito agli strumenti finanziari del Gruppo. Il Consiglio ha altresì avviato la valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla Società, avendo riguardo al suo status di società quotata, con l’obiettivo di tutelare al meglio il mercato e i risparmiatori”. Già a inizio settimana, come riportato da Milano Finanza, la Consob aveva chiesto al Governo una maggior attenzione alle dichiarazioni pubbliche riguardanti Autostrade per l’Italia e la sua controllante Atlantia.

IL CDA STRAORDINARIO

Per quanto riguarda l’impatto della lettera ricevuta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mediobanca Securities ha stimato gli effetti di una revoca della concessione autostradale, arrivando a dire che l’indennizzo che dovrebbe ricevere Autostrade per l’Italia è pari a circa 22 miliardi di euro, al netto di una penale del 10%. Nel cda di Atlantia si è parlato anche delle iniziative prese da Autostrade per l’Italia nel cda di due giorni fa. Misure che hanno trovato il pieno appoggio di Atlantia. È stato Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Aspi, a illustrare al cda di Atlantia il piano di interventi, adottato nelle more dell’accertamento delle cause dell’evento, tanto a favore delle famiglie delle vittime quanto di quelle costrette a trasferirsi dalle loro abitazioni, nonché il piano di ricostruzione del ponte crollato e il piano di viabilità alternativa nella città di Genova.