PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,13%), Banca Generali (+2,63%), Eni (+0,9%), Ferragamo (+0,92%), Generali (+1,02%), Luxottica (+0,95%), Moncler (+0,9%), Saipem (+1,33%), Ubi Banca (+0,67%), Unicredit (+0,71%), Unipol (+0,88%) e UnipolSai (+2,39%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-3,81%), Banco Bpm (-0,77%) Brembo (-2,21%), Buzzi (-0,67%), Cnh Industrial (-2,03%), Fca (-1,2%), Ferrari (-1,05%), Fineco (-1,17%), Intesa Sanpaolo (-1,43%), Italgas (-2,82%), Mediaset (-1,86%), Mediobanca (-2,01%), Pirelli (-4,58%), Poste Italiane (-1,96%), Prysmian (-1,3%), Stm (-0,96%) e Terna (-0,71%). Fuori dal listino principale Brunello Cucinelli chiude con un +6,39%, mentre Gequity cede il 6,14%. Il cambio euro/dollaro si trova appena sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Bpt e Bund raggiunge i 270 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40

La Borsa italiana cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,7%), Banca Generali (+1,9%), Bper (+0,1%), Eni (+0,6%), Exor (+0,1%), Fca (+0,6%), Ferragamo (+0,1%), Generali (+1,1%), Luxottica (+0,6%), Moncler (+0,4%), Saipem (+0,7%), Snam (+0,2%), Telecom Italia (+0,2%), Tenaris (+0,4%), Ubi Banca (+0,7%), Unicredit (+0,6%), Unipol (+1,1%) e UnipolSai (+2%). Azimut si muove invece intorno alla parità. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-3,2%), Banco Bpm (-1,1%) Brembo (-2,6%), Buzzi (-0,6%), Cnh Industrial (-1,6%), Fca (-1,5%), Fineco (-1,5%), Intesa Sanpaolo (-1,1%), Italgas (-2,2%), Leonardo (-0,7%), Mediaset (-1,9%), Mediobanca (-2,2%), Pirelli (-7,2%), Poste Italiane (-2,2%), Stm (-1%) e Terna (-0,8%). Fuori dal listino principale Costamp Group sale del 5,3%, mentre Gequity cede il 10%. Il cambio euro/dollaro raggiunge quota 1,16, mentre lo spread tra Bpt e Bund schizza a 269 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:05

La Borsa italiana guadagna lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Mediolanum (-0,1%), Brembo (-0,1%), Campari (-0,7%), Cnh Industrial (-0,7%), Enel (-0,7%), Eni (-0,1%), Fineco (-0,4%), Italgas (-1,6%), Leonardo (-0,2%), Mediaset (-0,3%), Poste Italiane (-1,6%), Recordati (-0,3%), Saipem (-0,1%), Snam (-0,5%), Tenaris (-1,1%) e Terna (-0,4%). I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+0,6%), Banca Generali (+1,4%), Bper (+1,3%), Exor (+0,7%), Fca (+0,6%), Ferrari (+1%), Generali (+1%), Stm (+0,7%), Telecom Italia (+1,1%), Ubi Banca (+2%), Unicredit (+1,2%), Unipol (+1,6%) e UnipolSai (+2,1%). Fuori dal listino principale Pininfarina sale del 10,9%, mentre Gequity cede il 10%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,155, mentre lo spread tra Bpt e Bund scende a 260 punti base.



PIAZZA AFFARI PUNTA A UN NUOVO RIALZO

Anche oggi non sono previsti particolari dati macroeconomici in agenda per quel che riguarda l’Europa. Ci saranno solo l’asta dei Bund con scadenza decennale e il report sul dato dell’inflazione in Gran Bretagna. Più ricco il pomeriggio americano con i dati sulle vendite delle abitazioni esistenti, visto in leggero aumento rispetto al riferimento precedente, le scorte di petrolio greggio, le giacenze in Oklahoma di crude oil e soprattutto l’attesa per i colloqui che si terranno in serata, ora italiana, tra Stati Uniti e Cina su temi commerciali, che continueranno anche nella giornata di domani. Ieri Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’1,53% a 20.783 punti a +1,53% non lontano dai massimi di giornata di 20.832 punti toccati dopo le 15:00. Il Ftse Mib è stato trainato in particolare da Saipem (+6,97%), che ha annunciato altri nuovi contratti del valore di 700 milioni di dollari, e dalle banche, che hanno beneficiato di uno spread in decisa contrazione.

Sotto i riflettori Ubi Banca che ha fatto registrare un balzo del 4,07%, seguita non troppo distante dal +3,39% di Intesa Sanpaolo e dal 2,22% di Bper. Poco sopra il 2% sono state le performance di Unicredit (+2,12%) e Banco Bpm (+2,07%). Ieri si è tenuto il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia e Atlantia ha chiuso con un +2,52%. I segni meno sul listino sono stati fatti registrare da Campari (-1,61%), Moncler (-0,97%) e Ferragamo (-0,23%), al contrario molto positive sono state le chiusure di Poste Italiane e Prysmian entrambe con performance oltre il 3%. Bene anche Ferrari (+2,25%) e Telecom Italia (+1,83%). Lo spread tra Btp italiani a 10 anni e Bund tedeschi è sceso del 4,72% a 264,5 punti base, dopo che Moody’s ha dichiarato di estendere il periodo di valutazione del rating italiano per un possibile downgrade, rimandandolo dal 7 alla fine di settembre, per meglio esaminare i contenuti del Def.