DOMANI RIUNIONE A GENOVA

Continua a rimbalzare in Borsa il titolo Atlantia, le cui azioni sono sostenute dall’ipotesi rilanciata da Milano Finanza di un ingresso nel capitale societario di Cassa Depositi e Prestiti. Come riportato dal portale economico, questo scenario dovrebbe prevedere una partecipazione del 20%, volta ad apportare capitali freschi e ad avere anche voce in capitolo. Eppure non manca chi parla di una quota inferiore, pari a circa il 5-10% del capitale che avrebbe comunque il potere di raggiungere l’obiettivo conclamato: quello di rassicurare i mercati. Per il momento dal ministero dell’Economia hanno fatto sapere che l’opzione “non è mai stata valutata”, ma le voci continuano a rincorrersi. Una fonte consultata da Milano Finanza ha dichiarato:”Siamo a livello di rumors di mercato. Oggi di concreto non c’è nulla. Ma sicuramente il ruolo di promuovere l’apertura ai capitali e al mercato delle società è quello proprio di Cdp”. Così come non sembra del tutto casuale che proprio per domani sia in programma un incontro a Genova tra l’ad di Cdp, Fabrizio Palermo, insieme ai vertici di Fincantieri e di Ansaldo  Energia per fare il punto della situazione con il governatore della Liguria e commissario straordinario, Giovanni Toti.(agg. di Dario D’Angelo)



IPOTESI INGRESSO CDP IN AUTOSTRADE

La revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia sembra essere l’obiettivo del Governo Conte ribadito in diverse occasioni da alcuni suoi membri. L’esecutivo sembra essere però diviso sulla possibilità di arrivare a una nazionalizzazione, o meglio a un ritorno della gestione pubblica, della rete autostradale. Da ieri ha iniziato a circolare l’indiscrezione secondo cui il Governo starebbe studiando un intervento per rilevare, tramite Cassa depositi e prestiti, la maggioranza di Aspi. Di certo questa soluzione consentirebbe di non “svuotare” totalmente dell’asset principale la società, tenendo conto che Atlantia ha sì la maggioranza, ma non il controllo totale. Tra i soci di Aspi c’è per esempio Silk Road Fund, fondo sovrano cinese specializzato in infrastrutture. Senza dimenticare la presenza di Allianz Capital. Con l’ingresso di Cdp si avrebbe una gestione pubblica delle autostrade senza penalizzare alcuni soci “istituzionali” di Aspi.



LA SMENTITA DEL MEF

Tuttavia il Mef ha fatto sapere che le indiscrezioni risultano prive di fondamento e che un’operazione del genere non è mai stata valutata. Del resto l’iter per la revoca della concessione è stato appena avviato, deve ancora arrivare una risposta di Autostrade per l’Italia alla lettera inviata alla fine della scorsa settimana dal ministero dei Trasporti e ci potrebbe essere nei prossimi mesi una lunga battaglia legale. Sembrerebbe quindi prematuro poter parlare di un ingresso della Cdp in Aspi. Resta poi da capire se l’esecutivo abbia intenzione o meno di mettere in discussione le altre concessioni autostradali in essere, che non riguardano Autostrade per l’Italia. Senza dimenticare che quest’ultima aveva il compito di realizzare la Gronda di Ponente. Ci vorrà davvero del tempo per riuscire a capire come il Governo intenda concretamente affrontare questo vero e proprio “puzzle”.