Un’importante serie di notizie positive attraversa da qualche settimana il mondo delle criptovalute e della blockchain. E questo ha avuto un riflesso sostanziale nella valutazione del Bitcoin sul dollaro, cresciuta di oltre il 25% in circa due settimane. Il grafico più in basso rende bene l’idea di questo rialzo.



Come si nota nell’ultima parte del grafico, relativa alla seconda metà di luglio, non solo sono aumentati i valori del Bitcoin, ma anche i volumi, cioè la quantità di denaro utilizzato nelle transazioni. E proprio il 24 luglio il broker Bitmex, colosso del trading sul Bitcoin, ha annunciato di aver superato per la prima volta il milione di Bitcoin di volume giornaliero. Un milione di Bitcoin, pari a circa 8 miliardi di dollari, una cifra davvero impressionante.



Ma il dato veramente importante è che il precedente trend ribassista sembra ormai archiviato. Una nuova massa di investitori è ormai pronta ad affacciarsi al mercato delle criptovalute e questi ultimi mesi sono serviti a preparare i canali di investimento. Alcuni dei maggiori broker hanno trasferito le loro sedi in paesi chiaramente orientati a permettere lo sviluppo del settore (in particolare a Malta) e in tanti altri paesi è finita l’era dei divieti ed è iniziata quella delle strade permesse o delle alternative. Mi riferisco in particolare alla Cina – dove gli investitori hanno trovato strade alternative e il governo si è accorto che stava perdendo un business e quindi si stanno attrezzando per creare dei canali alternativi di investimento – e agli Usa, dove il colosso Coinbase sta diventando un broker regolato e riconosciuto dalla Sec.



Ma non sono solo questi fatti a essere importanti: il realtà è tutto il clima intorno al mondo delle criptovalute a essere cambiato. Uno dei funzionari responsabili della Bis (Bank of International Settlement, l’istituzione che a livello internazionale stabilisce i regolamenti bancari) ha affermato che le criptovalute, se detenute per investimento, devono essere riconosciute e trattate come un asset finanziario, come una security. Nel frattempo anche Facebook ha cambiato posizione e le pubblicità sulle criptovalute non sono più proibite, anche se rimangono vietate quelle sulle Ico. Ma cambieranno idea anche su questo, visto che le Ico sono ormai regolamentate e accettate in diversi paesi.

Accennavo ai “canali” che si stanno creando. L’esempio più importante è quello reso operativo da Coinbase. Dato che i più importanti marchi di vendita online hanno tutti le loro “gift cards”, cioè carte di raccolta punti da poter spendere nei siti di ecommerce, Coinbase ora rende possibile convertire le criptovalute in punti delle “gift cards” di oltre 120 ecommerce, tra cui Nike, Uber, Google Play e altri. Di fatto tramite questo canale le criptovalute stanno diventando realmente una moneta complementare, spendibile per beni e servizi reali.

Un’altra notizia importante è contenuta in una dichiarazione della Bank of England, la banca centrale inglese: sta ripensando al suo sistema dei pagamenti in modo da renderlo compatibile con la tecnologia blockchain.

Se si tiene conto che nel frattempo la crisi nell’economia reale non passa e che una grande quantità di capitali incontra sempre maggiore difficoltà a trovare rendimenti interessanti, si capisce bene il recente rialzo dei prezzi. E viene da pensare che il prossimo scossone finanziario magari causato in Italia dalle incertezze del governo in materia economica, con relativa importante flessione dell’euro e delle principali borse europee possa provocare un importante rialzo del valore del Bicoin. Anche perché in genere autunno e inverno sono periodi nei quali il Bitcoin ha avuto tipicamente rialzi record. Quindi l’inizio della crisi delle monete ufficiali potrebbe coincidere con l’inizio dei nuovi record della valutazione del Bicoin.