Proseguono le agitazioni in casa Ryanair visti i prossimi scioperi indetti dalla nota compagnia aerea irlandese. Domani, mobilitazione di 24 ore in Germania con assistenti di volo e piloti che rimarranno a terra, per un totale di 150 voli cancellati. Quindi, il prossimo 28 settembre, sciopero congiunto in sette paesi, leggasi Italia, Belgio, Olanda, Portogallo, Germania, Irlanda e Spagna. Sulla questione è intervenuto il direttore marketing di Ryanair, Kenny Jacobs, che ha predetto possibili tagli di lavoro: «Questi scioperi – confessa, come riporta l’edizione online de Il Fatto Quotidiano – possono solo danneggiare le attività di Ryanair e porteranno al taglio di basi e posti di lavoro sia per i piloti che per gli equipaggi, in particolari nelle basi secondarie. Dato che abbiamo già offerto contratti locali e una retribuzione migliore – conclude il dirigente Ryanair – non vi è alcuna giustificazione per ulteriori scioperi». In Germania vi sono 400 piloti e 1000 assistenti di volo Ryanair, e la maggior parte di loro aderirà allo sciopero. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



L’INTERVENTO DELLA SOCIETA’

Il caso-Ryanair è tutt’altro che chiuso: mentre si prepara il maxi sciopero europeo del prossimo 28 settembre, dalla Germania esplode l’ennesimo “focolaio” di polemica attorno alla compagnia low cost nel caos più completo. La compagnia inglese ha cancellato 150 dei 400 voli previsti per domani verso e dalla Germania per via di uno sciopero dei piloti e del personale di volo tedesco; il capo del marketing di Ryanair, Kenny Jacobs, ha fatto sapere che «scioperi improvvisi come questo sono pensati per causare il massimo disturbo ai clienti e il massimo danno all’azienda». In queste ultime ore, la compagnia low cost ha avvertito via sms tutte le persone che avevano un biglietto già prenotato per domani sui voli cancellati dallo sciopero: come scrive Il Post, «Le persone che hanno un biglietto per domani e non hanno ricevuto nessun messaggio possono stare tranquille: i loro voli non sono stati cancellati». (agg. di Niccolò Magnani)



SCIOPERO EUROPEO IL PROSSIMO 28 SETTEMBRE

Lo sciopero europeo dei dipendenti Ryanair si terrà il prossimo 28 settembre. Lo ha annunciato il sindacato belga CNE, minacciando che sarà il più grande sciopero che la compagnia irlandese abbia mai visto. L’annuncio ufficiale sulla data è però previsto il 13 settembre, dopo una riunione a Bruxelles. La mobilitazione dovrebbe riguardare Belgio, Olanda, Italia, Spagna e Portogallo. La richiesta dei sindacati alla compagnia low cost irlandese è di rispettare i contratti nazionali. Attualmente lo sciopero dovrebbe riguardare gli assistenti di volo, ma non è da escludere – come riportato dal Messaggero – che partecipino anche i piloti. La decisione è stata presa in seguito all’incontro a Roma di venerdì scorso dei sindacati di diversi Paesi europei che hanno fatto il punto sulle richieste da avanzare alla compagnia low cost e sulle azioni da intranprendere insieme tra cui appunto gli scioperi.



RYANAIR, DOMANI VIA A REFERENDUM

Domani 11 settembre, così come il 12 e il 13, si svolgerà il referendum tra i piloti italiani per decidere se l’accordo firmato da Ryanair e Anpac sia valido. Si voterà dalle 9 alle 18 in tutte le basi italiane di Ryanair. Il referendum è stato indetto dalla UilTrasporti e dalla Filt Cgil, che invitano i piloti a votare “no”, perché ritengono che l’accordo non sia un contratto di lavoro italiano, e al massimo lo diventerà nel 2022. Inoltre, sostengono che non rispetti la dignità dei lavoratori, non elimini lo scandalo del lavoro somministrato attraverso agenzie interinali, non preveda investimenti sufficienti di risorse e anzi, preveda tagli ai versamenti previdenziali. «Innanzitutto Anpac non è rappresentativa rispetto ai Sindacati Confederali, e in secondo luogo quell’accordo è fortemente lesivo dei diritti dei piloti», ha dichiarato Massimo Marino della segreteria Uiltrasporti Toscana. Nel frattempo si va verso uno sciopero europeo previsto entro la fine del mese, che coinvolgerà tutte le basi Ryanair e tutto il personale della compagnia low cost.