Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, intervenendo alla riunione della VII Cabina di regia per l’internazionalizzazione alla Farnesina (Ministero degli Esteri, ndr) ha lanciato una proposta che di certo aprirà un dibattito ma farà molto discutere l’intero mondo del commercio italico: «Portare l’Italia nel mondo nel 2018 non può non passare dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie. È tempo che il nostro Paese si doti di un portale di e-commerce multilingua, in cui le aziende italiane possano non solo esporre, ma vendere, i propri prodotti». Detto in parole più semplici, come lo stesso Di Maio afferma «È di vitale importanza per lo sviluppo economico del nostro Paese investire in innovazione e tecnologia. È tempo che l’Italia disponga di un portale di e-commerce multilingua, una sorta di Amazon del Made in Italy, che faciliti la vendita dei prodotti italiani e combatta, allo stesso tempo, la contraffazione».



IL RILANCIO DEL MADE IN ITALY CON “E-COMMERCE”

Secondo Di Maio la riunione odierna è servita per fissare tutto il tessuto delle linee strategiche «dell’attività futura e definire gli obbiettivi della nostra internazionalizzazione e rendere tutte le imprese, comprese le PMI che sono oltre il 90% del nostro tessuto imprenditoriale, protagoniste dei mercati in tutto il mondo». In particolare, la missione italiana non è solo quella di una “migliore strategia” ma di un effettivo cambio di passo nel far conoscere il brand italiano nel mondo, favorendo una maggiore esportazione in tutti gli ambiti possibili: «Mi riferisco non solo ai prodotti industriali ma anche alla moda, all’agroalimentare, ai prodotti artigianali, al design e all’industria culturale. È una missione nella misura in cui si basa su una concezione di sviluppo e di commercio etico e sostenibile. Non vogliamo, ad esempio, continuare ad esportare armi verso Paesi in guerra o verso altri Paesi che, a loro volta, potrebbero rivenderle a chi è coinvolto in un conflitto bellico». L’obiettivo finale, dall’Amazon Made in Italy in giù, è unico: «rendere le strategie più efficienti, in modo che gli investimenti in promozione di prodotti Made in Italy abbiano un ritorno sempre maggiore per le imprese. A tal fine, concentreremo i nostri sforzi per accompagnare le PMI in un processo di internazionalizzazione stabile e proficuo», conclude il Ministro M5s parlando dalla Farnesina.

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