PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,56% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Banco Bpm (+0,96%), Brembo (+0,27%), Ferrari (+0,53%), Fineco (+0,04%), Generali (+0,23%), Recordati (+0,29%), Stm (+2,26%) e Unicredit (+0,47%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,59%), Azimut (-0,62%), Banca Mediolanum (-0,82%), Buzzi (-1,06%), Campari (-4,6%), Cnh Industrial (-2,57%), Enel (-0,7%), Exor (-1,18%), Fca (-1,02%), Ferragamo (-1,81%), Italgas (-0,97%), Leonardo (-1,3%), Luxottica (-0,86%), Mediobanca (-0,66%), Moncler (-2,31%), Poste Italiane (-2,55%), Prysmian (-0,59%), Saipem (-5,01%), Snam (-1,59%), Telecom Italia (-1,33%), Terna (-1,62%) e Ubi Banca (-0,89%). Fuori dal listino principale Giglio Group chiude con un +15,7%, mentre Fullsix cede il 7,73%. Il cambio/euro resta sotto quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 235 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana guadagna lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,3%), Banca Mediolanum (-0,1%), Buzzi (-1,2%), Campari (-2,8%), Cnh Industrial (-1,7%), Enel (-0,6%), Exor (-0,6%), Fca (-0,4%), Ferragamo (-1,5%), Italgas (-0,4%), Luxottica (-0,8%), Moncler (-1,1%), Poste Italiane (-0,8%), Saipem (-4,1%), Snam (-0,8%), Telecom Italia (-1%), Tenaris (-0,5%) e Terna (-0,9%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+2,4%), Bper (+1%), Brembo (+0,9%), Ferrari (+0,7%), Generali (+1%), Mediobanca (+0,6%), Pirelli (+0,7%), Recordati (+0,6%), Stm (+2,9%), Unicredit (+1%) e Unipol (+0,9%). Fuori dal listino principale Giglio Group sale del 9,6%, mentre Fullsix cede il 4,5%. Il cambio/euro sfiora quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 235 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:25
La Borsa italiana guadagna lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,5%), Campari (-1,9%), Cnh Industrial (-0,7%), Exor (-0,1%), Ferragamo (-0,7%), Intesa Sanpaolo (-0,1%), Italgas (-0,1%), Luxottica (-0,1%), Mediaset (-0,3%), Moncler (-0,9%), Poste Italiane (-0,1%), Saipem (-2,9%), Telecom Italia (-0,9%), Tenaris (-0,4%) e Terna (-0,3%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+1,1%), Banca Generali (+1,9%), Ferrari (+0,8%), Fineco (+0,7%), Generali (+0,7%), Mediobanca (+0,9%), Prysmian (+1,1%), Recordati (+1,4%), Stm (+2,4%), Unipol (+1%) e UnipolSai (+0,7%). Fuori dal listino principale Nova Re sale del 9,2%, mentre Assiteca cede il 3,7%. Il cambio/euro si trova sopra quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund resta vicino ai 238 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE DRAGHI
La giornata macroeconomica di oggi avrà come assoluto protagonista Mario Draghi. Prima, alle 8:00, verrà diffuso l’indice dei prezzi al consumo in Germania per il mese di agosto. Le attese sono per un dato invariato con un +0,1%. Alle 8:45 anche per la Francia il dato sull’inflazione ad agosto: anche in questo caso è atteso un dato invariato rispetto a luglio con un +0,5%. Alle 11:45 un’importante asta di Btp a sette anni. Alle 13:00 la decisione sui tassi di interesse della Bank Of England: questi sono visti invariati allo 0,75%. Alle ore 14:30 l’evento più atteso: la conferenza stampa di Mario Draghi dopo la riunione del board della Bce da cui non sono attese particolari novità. Non si attendono movimenti sui tassi di interesse, ma gli analisti saranno attenti a ogni parola del Governatore. Alle 14:30, infine, dagli Usa, l’inflazione per il mese di agosto: a livello annuale gli analisti stimano una crescita del 2,8%, in ribasso rispetto a luglio.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un rialzo dello 0,52% a 20.963 punti. A soffrire sono stati soprattutto i titoli bancari: Unicredit ha chiuso con un ribasso dello 0,2% mentre Mps ha ceduto tre punti percentuali. In controtendenza Intesa Sanpaolo che è salita dello 0,5%. La migliore del listino è stata invece Fca che ha messo a segno un progresso di quattro punti percentuali. Molto bene anche Ferrari che è salita di oltre il 2%. Lo spread tra Btp e Bund è salito a 238 punti base. In rialzo anche il rendimento del Btp decennale che si è portato al 2,8%.