Ogni anno l’Inps emette una circolare in cui stabilisce i limiti mensili di reddito da considerare per l’accertamento del carico e gli importi delle prestazioni per gli assegni familiari. Sono riconosciuti per ogni familiare a carico del lavoratore. Attualmente gli importi previsti per i familiari dei lavoratori autonomi sono di 8,18 euro al mese per ciascun figlio o equiparato di coltivatori diretti, coloni e mezzadri; 10,21 euro al mese per coniuge, figli e soggetti ad essi equiparati di coloro che percepiscono la pensione di gestioni speciali per i lavoratori autonomi e i piccoli coltivatori diretti; 1,21 euro al mese per i genitori e gli equiparati di piccoli coltivatori diretti. Se la domanda per gli assegni familiari viene presentata dopo che il diritto è insorto, gli arretrati vengono corrisposti fino a cinque anni a ritroso, nel rispetto del termine di prescrizione quinquennale previsto. Si decade dal diritto agli assegni familiari se il reddito supera la seconda fascia di reddito prevista annualmente dalla specifica circolare Inps. (agg. di Silvana Palazzo)



ASSEGNI FAMILIARI 208: IMPORTO E REQUISITI, LE NOVITÀ INPS

Sono stati annunciati diversi cambiamenti per gli assegni familiari, altri sono all’orizzonte. A farlo una circolare Inps che ha ufficializzato la rivalutazione dei livelli di reddito delle tabelle sugli importi mensili in vigore tra luglio 2018 e giugno 2019. Si tiene conto anche della rivalutazione dei redditi così come della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie tra l’anno di riferimento dei redditi per percepire l’assegno o quello precedente. Cambiando i parametri, scatta il ricalcolo degli assegni familiari. Sono diverse dunque le novità che chi ha intenzione di chiedere l’assegno familiare deve assolutamente conoscere. Oltre ai limiti di reddito per l’accesso al beneficio, cambiano le modalità per presentare la domanda: va inoltrata direttamente online o attraverso l’area riservata di NoiPa, il portale della Pubblica Amministrazione dove è stato caricato un nuovo modulo.



COSA CAMBIA IN BUSTA PAGA

Di cosa tiene conto il calcolo degli assegni familiari? Della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti dello stesso e del reddito complessivo. Dipende anche dalla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo calcolata dall’Istat tra l’anno 2016 e l’anno 2017, che è pari a +1,1%, e su questa variazione, come riportato da BusinessOnline, sono stati rivalutati i livelli di reddito delle tabelle con gli importi mensili degli assegni al nucleo familiare. Un’altra domanda molto comune riguarda la tipologia di persone che può presentare domanda per gli assegni familiari. Possono chiederli i lavoratori dipendenti e dipendenti agricoli, i lavoratori domestici, quelli iscritti alla Gestione Separata, i titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, titolari di Fondi speciali ed ex Enpals e di prestazioni previdenziali, lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

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