Proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di San Carlo, provincia di Torino, con l’obiettivo di individuare il terzo componente della “banda del vino”. Due uomini e una donna spacciavano vino preso nei supermercati, rivendendolo come Bordeaux di altissima qualità. Il prezzo di acquisto delle bottiglie era di circa una cinquantina d’euro, mentre il guadagno illecito ammontava a 700. Con uno stratagemma, i due uomini riuscivano a vendere bottiglie di basso livello a ignari ristoratori, e sono state diverse le truffe portate a termine, anche perché le forze dell’ordine hanno scoperto una serie di fatture proprio da 700 euro all’interno dell’automobile dei due truffatori. Una truffa escogitata alla perfezione, scoperta però da un ristoratore torinese che ha deciso di avvisare i carabinieri. Continua ad essere irrintracciabile la donna complice dei due arrestati, colei che effettuava le chiamate ai ristoranti per ottenere gli ordini di “finto” Bordeaux. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



BOTTIGLIE DEL SUPERMERCATO SPACCIATE PER BORDEAUX DI QUALITA’

Vendevano bottiglie del supermercato spacciandole per vini pregiati. E’ questa la truffa messa in atto da due uomini residenti nel torinese, un 36enne di Chieri e un 58enne di San Mauro, nei confronti di alcuni ristoranti. Ad aiutarli, una donna, che contattava al telefono le “vittime”, dicendo loro: «Buonasera, vorrei prenotare un tavolo per domani sera. Visto che vorrei bere del vino Bordeaux, dovreste ritirare una dozzina di bottiglie dal mio fornitore di fiducia. Se avete carta e penna le lascerei i riferimenti, in modo tale da potervi poi mettere d’accordo su consegna e modalità di pagamento. Poi domani sera sistemiamo tutto al termine della cena».



CACCIA ALLA DONNA MISTERIOSA

Peccato però che questa telefonata sia suonata sospetta al ristorante Solferino di Torino, che ha di conseguenza avvisato i carabinieri. A quel punto è scattata la trappola, con due uomini delle forze dell’ordine che si sono travestiti da camerieri, e una volta che i due presunti fornitori hanno consegnato le bottiglie in cambio dei 700 euro, sono scattati gli arresti. Le bottiglie erano del Bordeaux ma di bassa qualità, prese al supermercato Auchan con tanto di scontrino (54 euro) trovato nell’auto a conferma della truffa. Ora i carabinieri stanno cercando il terzo complice, la misteriosa donna di cui sopra che effettuava le telefonate.

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