Pier Carlo Padoan non ha dubbi: secondo l’ex titolare del Tesoro, esponente del Partito Democratico, “questo deficit è insostenibile”. Il predecessore di Giovanni Tria ha aggiunto ai microfoni dell’Ansa: “E’ come se un poliziotto osservasse che la macchina passa con il rosso: si guardano negli occhi tutti, sanno che è stato commesso un reato e quindi il poliziotto non può non mettere in procedura d’infrazione il Paese. E’ un fatto automatico. I mercati potranno reagire negativamente”. Dura l’analisi di Elsa Fornero: “È triste vedere questa esultanza, candida e disarmante, di chi carica il debito sulle spalle degli altri”. L’ex ministro si è scagliata in particolare contro il Movimento 5 Stelle: “La cosa più penosa è vedere questa esultanza nel momento in cui si caricano i giovani di nuovi debiti”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



BORSE EUROPEE TUTTE IN ROSSO

Nel corso di una giornata che ha visto particolarmente penalizzate le banche a Piazza Affari e lo spread tra Btp e Bund tedeschi toccare anche quota 281, pare non siano bastate le parole del premier Giuseppe Conte e quelle del vice Luigi Di Maio, a far da pompiere sull’ennesima polemica tra Moscovici e Salvini, a rassicurare i mercati e ad evitare uno “sprofondo rosso” generalizzato. Molto male Piazza Affari che perde quasi il 4% e con i titoli bancari in ribasso con Banco Bpm che perde anche nove punti percentuali, poco peggio di Unicredi e Intesa che ne perdono sette. Tuttavia, un segno meno generalizzato si registra anche nelle altre Borse del continente, laddove però i passivi sono stati maggiormente contenuti, con Francoforte e Madrid che perdono attorno all’1,6% e con Londra e Parigi che sono quelle che tengono meglio. (agg. di R. G. Flore)



CONTE RASSICURA I MERCATI

Lo spread Btp-Bund viaggia verso quota 280 punti, con le banche a picco in Borsa: questa la prima reazione dei mercati dopo l’intesa sulla manovra nel governo M5s-Lega. Sul capitolo è intervenuto poco fa il premier Giuseppe Conte: “Abbiamo lavorato molto intensamente nelle ultime settimane per una manovra seria, meditata e coraggiosa: confidiamo che sia la ricetta giusta per la crescita e lo sviluppo sociale. Quando i mercati e gli interlocutori potranno conoscere nei dettagli la nostra manovra lo spread sarà coerente con i fondamentali della nostra economia”, riporta Tg Com 24. Rassicurazioni anche da Mattia Fantinati, Sottosegretario per la Pubblica amministrazione: “Non temiamo il ricatto dello #spread. I mercati temono l’instabilità: quando capiranno che il governo è stabile, si calmeranno. Non è il debito il problema se con la manovra cresce il Pil. Ora servono riforma UE, una BCE prestatore di ultima istanza, eurobond e debito in comune”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GARAVAGLIA: “BOCCIATURA UE SCONTATA”

Mercati agitati questa mattina dopo che il governo ha annunciato che la manovra spingerà il rapporto fra il deficit e il Pil fino al 2.4%. Lo spread, il differenziale fra i bond italiani e i titoli di stato tedeschi, è schizzato oltre quota 280, rispetto ai 235 di ieri sera, per poi stabilizzarsi attualmente sui 278 punti. In salita anche il tasso di interesse che paga il titolo decennale italiano, pari a 3.2 punti percentuali, mentre lo spread Italia-Germania sui titoli a due anni è a quota 162, quasi 40 punti in più rispetto alla chiusura di ieri a 126. Nel contempo, Piazza Affari ha aperto con un negativo 2%, fino al 4%, e pesanti sono state le perdite sui titoli di credito. Agitazione sui mercati internazionali, che però non sembrano preoccupare più di tanto il governo. Il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia, parlando ai microfoni di Radio 24 durante 24 Mattino, ha detto: «La bocciatura da parte della Commissione europea della manovra che verrà presentata in ottobre e incorporerà il deficit al 2,4% è scontata avendo fatto uno scostamento rispetto a quello che era il percorso». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL COMMENTO DI CLAUDIO BORGHI

Dopo la svolta giunta ieri sera sul tema manovra, arrivano le prime reazioni del governo Lega-M5s. Claudio Borghi, consigliere economico di Matteo Salvini, ha commentato al Corriere della Sera:”Dobbiamo dare un segnale chiaro e dare corpo alle misure annunciate, senza essere ostaggio dello spread”. Borghi ha poi aggiunto che serviva “un Def rispettoso di ciò che abbiamo promesso di fare. Aggiungerei che quelle cifre non sono scritte sulla pietra”. Un commento sul ministro Giovanni Tria: “È un tecnico e come tale, una volta ottenuta un’autorizzazione politica a procedere, si troverà nelle condizioni di lavorare meglio”. Infine, ecco le parole del leghista Alberto Bagnai: “La manovra favorisce la crescita, c’è bisogno di crescita e gli investitori lo sanno, un saldo sotto il 3% è perfettamente compatibile con la discesa del rapporto debito/Pil, che ci aspettiamo scenda l’anno prossimo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

DEFICIT AL 2,4 PER CENTO DEL PIL

Manovra, spread e mercati: primi effetti in borsa dopo l’accordo raggiunto al Governo per il deficit al 2,4 per cento del Pil. Mercati in tensione: come sottolineato dai colleghi di Repubblica, il differenziale verso la Germania si è impennato di circa 30 punti base a inizio giornata, con il rendimento del Btp decennale risalito al 3 per cento. Nelle ultime ore è giunta una frenata, ma la situazione va monitorata: Bloomber evidenzia che sul titolo a due anni, il più osservato dai mercati, il differenziale si allarga fino a 160 punti base, per poi rintracciare leggermente. E Piazza Affari tratta in ribasso: il Ftse Mib ha aperto in rosso dell’1 per cento, raggiungendo in breve tempo il 2,5 per cento. L’euro si conferma sotto quota 1,17 dollari, calando a 1,163. Per quanto riguarda le altre piazze europee, Londra tratta in rosso dello 0,04 per centro, mentre Francoforte e Parigi cedono lo 0,5 per cento.

MANOVRA, BORSA E SPREAD

Nonostante l’avvio di giornata, prevale l’ottimismo sulla situazione italiana come sottolineato dall’agenzia finanziaria americana. Krishna Guha di Evercore ISI ha evidenziato che l’aver forzato la mano con l’Unione Europea è “un esito deludente dal punto di vista dell’avversione al rischio” da parte degli investitori, sottolinea Repubblica, anche se “resta nella ‘zona grigia’ piuttosto che entrare in quella ‘rossa’ per quanto riguarda la scala del pericolo” percepito sulle piazze finanziarie. E arrivano le prime reazioni anche dalla politica nazionale, con Matteo Richetti (Partito Democratico) che ha analizzato: “Scende la borsa, aumenta lo spread. Il Governo accolla un mutuo in più ad ogni famiglia. Con la #ManovraDelPopolo non si aiutano per davvero le famiglie ma si indebitano ulteriormente. Chi vuole aiutare davvero investe sul lavoro, scuola, giovani. E di tutto questo non c’è nulla!”. Questo il commento del dem Ivan Scalfarotto: “21 punti di spread in più in avvio di mattinata. Interessi in più da pagare, ma a carico di chi? Di Casaleggio? Di Di Maio? Della Lezzi e di Toninelli? Di Salvini e di Giorgetti? No, #pagailpopolo”.