Nonostante siano anni che in Italia si richiama il marchio di Starbucks come simbolo di crescita del nostro paese, l’apertura di un punto a Milano ha scatenato anche una grande polemica. Sono molti infatti quelli che non sembrano pronti a questa “invasione” targata Usa. Il caffé è uno di quei prodotti che contraddistinguono la tradizione italiana ora infangata per molte persone. Simbolo di questa Italia nostalgica è Nino Manfredi, incredibile artista che si era prestato anche a diventare testimonial della Lavazza. Non è però questo l’unico simbolo del nostro paese legato al caffè, con le origini che sono legati alla mitica Carmencita rincorsa da Caballero nel Carosello. Attenzione anche al mondo della musica dove Pino Daniele con “Tazulella ‘e cafè” e Fabrizio De André con ” ‘a ricetta di Cicerenella” facevano un vero e proprio elogio di una delle bevande più amate dal popolo italiano. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL SINDACO SALA: “LA NOSTRA UNA CITTÀ ATTRATTIVA”
Ha aperto ufficialmente oggi al grande pubblico, il primo store di Starbucks in Italia, in quel di Milano. Dopo l’evento show di inaugurazione di ieri sera, riservato a pochi intimi, oggi le porte del terzo più grande negozio al mondo del noto caffè, si sono aperte a tutti. Fin dal mattino erano moltissimi in coda per entrare nel primo Starbucks italiano, con piazza Cordusio gremita come non mai. Di questa apertura-evento ne ha parlato anche il sindaco Giuseppe Sala, che presente ieri all’inaugurazione “riservata”, ha sottolineato le qualità della città che amministra: «Prima l’apertura del negozio Apple (era il 26 luglio, ndr), ora quella di Starbucks – le sue parole riportate dall’edizione online de Il Corriere della Sera – sono un segno che Milano ha una forte capacità di attrarre le imprese straniere e questo significa investimenti, occupazione e crescita con l’aumento del turismo, l’arrivo di studenti da tutti i Paesi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESPOSTO CODACONS PER I PREZZI
Oggi Starbucks apre il primo punto vendita in Italia e sono già problemi per la nota catena americana di caffè. Il Codacons ha presentato un esposto sull’apertura, chiedendo all’Antitrust di verificare la correttezza della pratica commerciale dell’azienda. Con l’apertura dello store a Milano sono stati infatti resi pubblici i listini prezzi praticati da Starbuck: il caffè espresso costa 1,80 euro, mentre un cappuccino 4,50 euro e un caffè all’americana 3,50 euro. Il Codacons sottolinea nel suo esposto che questi sono «prezzi lontanissimi dalla media praticata a Milano per i medesimi prodotti, dove per un espresso si spende in media 1 euro e 1,30 euro per il cappuccino». L’associazione che tutela i consumatori definisce «fuori mercato» le tariffe di Starbucks e spiega che «possono rappresentare un danno per gli utenti italiani che vogliono provare l’esperienza di consumare un caffè da Starbucks, e devono sottostare a listini decisamente elevati». Quindi chiede all’Antitrust di verificare «la correttezza della pratica commerciale posta in essere da Starbucks nel primo store milanese». (agg. di Silvana Palazzo)
ECCO COSA SI PUÒ ORDINARE
Sta aprendo in questi istanti lo store di Milano di Starbucks, il primo negozio della nota catena di caffè americano in Italia. Ieri l’apertura esclusiva per pochi invitati, oggi tocca invece al grande pubblico. Inizia così l’avventura di Starbucks italy nella splendida location di piazza Cardusio, nel vecchio palazzo delle poste meneghino, la cui ristrutturazione è costata ben 20 milioni di euro. Entrare da Starbucks sarà una sorta di esperienza di vita, soprattutto per gli amanti del caffè: al centro campeggia infatti l’enorme struttura per la torrefazione, quindi sul soffitto una serie di tubi trasparenti dove il caffè appena prodotto viene “consegnato” alle postazioni bar. E poi ottone, legno, arte, storia e modernità che si fondono in un unico immenso spazio che vale la pena da vedere almeno una volta nella vita. Ma veniamo al menù: cosa potremo ordinare da Starbucks? Scordatevi di poter bere solo caffè, anche se ovviamente la bevanda color marrone scuro è la protagonista dello store. Nel vecchio palazzo delle poste si potranno gustare ottimi cocktail, di tutti i tipi. Quindi si potrà mangiare, dal dolce al salato: torte varie, muffin, tiramisù, macedonie, ma anche lasagne, parmigiana, le ottime pizze di Princi, focacce, panini e molto altro ancora. Ovviamente i prezzi non saranno modici, ma come detto sopra, almeno una volta bisognerà provarlo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRA ENTUSIASMO E POLEMICHE
C’era attesa per la prima apertura ufficiale di uno Starbucks a Milano, tanto che nel capoluogo meneghino il centro (nei prezzi della nuova sede in Piazza Cordusio, chiusa al traffico non solo dei veicoli ma pure a quello pedonale) è stato preso d’assalto da molti curiosi, tra selfie e qualche scatto rubato dal momento che la festa di inaugurazione è solamente a inviti e dunque, anche per via delle misure di sicurezza prevista dell’organizzazione dell’evento, non è stato possibile sbirciare dentro in anteprima come invece è capitato ad alcuni giornalisti che hanno potuto visitare la sede della nota catena. Insomma, un party esclusivo che ha deluso coloro che, di passaggio, pensavano di essere tra i primi fortunati a poter inaugurare la caffetteria che, come noto, sarà declinata all’italiana anche nel servizio, scatenando una serie di reazioni negative da parte dei “puristi” di Starbucks disseminati in tutto il mondo. (agg. di R. G. Flore)
PRIMO DI 4 NUOVI STORE
In attesa dell’apertura al pubblico del primo Starbucks italiano prevista per domani, 7 settembre, la Reserve Roastery nello storico palazzo delle Poste di piazza Cordusio, a poca distanza dal Duomo di Milano, è già oggetto di una vera e propria mania tra manifestazioni di apprezzamento e polemiche sui prezzi (o anche sulla qualità del caffè) che si alternano sui social. Ma se siete tra i fan della catena e avete la fortuna di abitare a Milano, la buona notizia è che nei prossimi mesi potreste veder sorgere 4 nuovi store di Starbucks in città. Come riportato da SkyTg24, ad annunciarlo è stato durante la presentazione del negozio meneghino Martin Brok, presidente Europe, Middle East and Africa. Per quanto si tratti di indiscrezioni, si parla già di come saranno distribuiti: uno a Malpensa e almeno altri due in città, probabilmente in piazza San Fedele e in piazza 25 Aprile. (agg. di Dario D’Angelo)
DELUSIONE DEL POPOLO INSTAGRAM?
Ancora qualche ora poi potremo finalmente varcare le soglie del primo store Starbucks italiano, precisamente in piazza Cordusio a Milano. Un negozio da 2.300 metri quadrati, la cui ristrutturazione è costata ben 20 milioni di euro, che sarà un’esperienza di vita più che una semplice caffetteria. Cappeggerà al centro la tostatrice verde e oro, con una botte in bronzo di quasi sette metri di altezza, come riferisce Corriere.it, con la camera di gassificazione che ogni tanto compare. Il processo di torrefazione lo si potrà osservare completamente, grazie ai tubi trasparenti che attraversano praticamente tutto il bar, dove scorrono i famosi chicchi color marrone scuro. Ma chi si aspetta di bere il caffè, il famoso beverone americano, nei bicchieri di carta tipici di Starbucks, e iper-fotografati e pubblicati su Instagram, rimarrà forse deluso: il caffè verrà servito rigorosamente in tazzine di ceramica marrone scuro con tanto di stella e un R, nella tipica tradizione italiana, perchè la storia va rispettata, anche se ti chiami Starbucks… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
POLEMICHE PER I PREZZI
Primo giorno d’apertura per Starbucks a Milano e prime critiche sui prezzi per la catena mondale di caffè che tenta di sfondare in Italia come ha fatto negli Usa e nel Regno Unito. Le lamentele, come riporta l’Ansa, arrivano in una nota firmata da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che dichiara:”Bene l’apertura di Starbucks, siamo sempre per una maggiore concorrenza. Peccato che il prezzo del caffè espresso sia decisamente esagerato, l’80% in più rispetto alla media milanese”. Secondo l’associazione, un caffè espresso costerebbe 1,80€, uno all’americana 3,50€. Prezzi evidentemente troppo alti se si prendono in considerazione i dati ufficiali dell’Osservatorio prezzi e tariffe del ministero dello Sviluppo economico, secondo cui a Milano un espresso costa 1 euro, 1,10 euro la quotazione massima. Dona aggiunge una riflessione in grado di rivalutare l’esperienza casalinga del caffè:”Se a questo aggiungiamo che il caffè espresso fatto a casa, utilizzando 7 grammi di miscela, costa mediamente 12 centesimi, ecco che andare da Starbucks ci costa il 2.471% in più”. (agg. di Dario D’Angelo)
CAFFE’ SI’, FRAPPUCCINO NO
L’avvento di Starbucks a Milano avverrà coi piedi di piombo. Una chiara linea societaria, quella indicata dal manager Howard Schultz, che in tempi non sospetti ha dichiarato:”Non abbiamo certo la pretesa di insegnare agli italiani cosa sia il caffè, veniamo con umiltà a mostrarvi cosa abbiamo imparato. L’Italia è sempre nel mio cuore. Forse in una vita precedente ero italiano”. E questa dichiarazione d’intenti si traduce innanzitutto nella volontà di affrancarsi da quello che la catena Starbucks rappresenta in tutto il mondo. Come riportato da Business Insider, infatti, nel locale meneghino non c’è spazio per il Frappuccino, per le tazzone verdi d’asporto, per i muffin o le ciambelle glassate che in ogni parte del mondo hanno lo stesso sapore. Starbucks a Milano è piuttosto “un omaggio alla città con i marmi che ricordano il Duomo e le luci che rimandano al Castello Sforzesco”. (agg. di Dario D’Angelo)
“FABBRICA DI CAFFE'” APERTA AL PUBBLICO
Scatta il conto alla rovescia per la prima apertura di Starbucks in Italia. Il luogo da segnare sulla mappa è piazza Cordusio in Milano, centro del capoluogo meneghino a due passi dal Duomo. Si potrà gustare il caffè famoso in tutto il mondo… nella patria del caffè. Gli americani continuano a spiegare che hanno tutto da imparare, ma in realtà la loro è solo falsa modestia, visto che il colosso a stelle e strisce é conscio che lo store meneghino sarà un vero e proprio successo. Del resto, chi ha potuto visionare in anteprima il negozio, racconta di un’esperienza magnifica, quasi d’altri tempi; lo store sarà infatti una torrefazione a vista, una sorta di fabbrica del caffè, come scrive Il Giornale, tutto interamente fatto di legno e ottone. Qui si potrà gustare il caffè in mille diverse varianti, e nel contempo assaporare focacce, dolci di Princi, il gelato artigianale, ma anche gustarsi un cocktail a base di caffè o meno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
APRE STARBUCKS
E’ il giorno di Starbucks a Milano. Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, verrà inaugurata la Reserve Roastery di piazza Cordusio, nel cuore del capoluogo meneghino. Un evento esclusivo top secret di cui è trapelato praticamente poco o nulla. Si sa solo che per l’occasione, come riferisce La Repubblica, piazza Cordusio sarà chiusa al traffico automobilistico, e dalle ore 19:00 anche a pedoni e curiosi. Un evento quindi a dir poco esclusivo che dovrebbe prevedere la proiezione su un maxischermo del film sulla storia di Howard Schultz, il fondatore di Starbucks. Quindi il tutto si trasformerà in un teatro all’aperto, con i paesi dei ballerini del prestigioso Teatro alla Scala di Milano.
DOMANI L’APERTURA AL PUBBLICO
L’ingresso all’esclusivo evento sarà riservato a soli 1.200 ospiti, che potranno mettere piede in quella che sarà la caffetteria più grande d’Europa nonché la terza nel mondo dopo il “quartiere base” di Seattle, e quella di Shangai. 2.300 i metri quadri dello store, in un palazzo d’epoca dove sorgeva l’ufficio centrale delle poste, ad un passo dal Duomo. Passeranno poche ore quindi venerdì 7 settembre, dalle ore 9.00 l’apertura al grande pubblico, con la possibilità di scegliere 115 differenti bevande a base di caffè, ma anche pane, pizzette e dolci: non ci resta che iniziare il conto alla rovescia.