Brutta tegola per British Airways: i dati e le informazioni di pagamento con carta di credito di circa 380 mila clienti sono state violate a causa della vulnerabilità del suo sito internet e della sua applicazione. Come dicevamo, la compagnia britannica ha contattato tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda. Dopo aver posto le proprie scuse ed esortato i clienti a consultare le proprie banche, il presidente e CEO Alex Cruz ha comunicato di essere in attesa di rapporti più dettagliati prima di prendere provvedimenti. Una cosa è certa: la compagnia aerea risarcirà i clienti nel caso di un danno economico subito dopo il furto delle informazioni di pagamento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



380 MILA CLIENTI COINVOLTI

British Airways hackerata, brutte notizie per la celebre compagnia britannica: rubati i dati di 380mila carte di credito. Secondo quanto riportato dalla stampa inglese, l’attacco informatico ha trafugato i dati sensibili dei consumatori del gruppo aereo e sarebbe addirittura durato due settimane: coinvolti tutti coloro che hanno prenotato un volo tra il 21 agosto e il 5 settembre 2018. E’ stata la stessa British Airways per commentare la vicenda: “Sono stati colpiti dettagli personali e finanziari di nostri clienti, che hanno effettuato delle operazioni tramite la nostra applicazione e il sito internet”. La nota della compagnia britannica sottolinea che sono state “avvertite le autorità e in questo momento sono state risolte tutte le criticità”.



BRITISH AIRWAYS HACKERATA

La British Airways ha denunciato immediatamente il furto di dati dei suoi clienti, il computo totale si aggira attorno a 380 mila carte di credito. Il gruppo aeronautico ha evidenziato di aver aperto un’indagine urgente per capire cosa è successo. La compagnia ha inoltre sottolineato di aver contattato direttamente i clienti interessati, raccomandando loro di “contattare le loro banche o i fornitori di carte di credito e seguano le loro raccomandazioni”. Alex Cruz, presidente e CEO della British Airways ha evidenziato che per l’azienda “proteggere le informazioni personali dei suoi clienti è una questione assolutamente seria”, palesando il rammarico profondo “per l’interruzione causata da questa attività criminale”. I colleghi della stampa inglese riportano che la NCA (National Crime Agency, ndr) è già al lavoro: preso in mano il dossier dell’hackeraggio, con l’agenzia incaricata di scendere in campo nei casi più gravi e ad alto rischio per la sicurezza pubblica, evidenzia Repubblica.

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