Ha osato criticare il Caffè Zucchi di Monza su Google, ed ha ricevuto in cambio una serie di insulti a sfondo omofobo. Matteo Brambilla, 35enne residente in quel di Ceriano Laghetto, a pochi chilometri dalla bella cittadina lombarda, aveva deciso di passare una serata in compagnia del suo fidanzato prendendo un aperitivo presso il locale suddetto. Lo scorso 4 gennaio, di ritorno in Italia, (lui che lavora a Londra presso una multinazionale), Matteo aveva voglia di Spritz in uno degli storici locali monzesi. Peccato però che l’offerta non abbia soddisfatto lo stesso ragazzo, che ha così deciso di prendere in mano il proprio smartphone, come fanno a milioni nel mondo, recensendo in maniera negativa lo stesso Caffè Zucchi. Il 35enne si è lamentato per l’impossibilità di poter scegliere un tavolo nonostante il locale fosse vuoto inoltre, «Il cameriere non ha risposto al nostro “grazie” quando ha portato le bevande ordinate (i mancati “grazie” e “prego” sono qualcosa che non tollero proprio), nemmeno un “buongiorno/arrivederci” da parte del collega a cui abbiamo pagato il conto, 7 euro per uno spritz a Monza direi che è eccessivo».
CRITICA IL CAFFÈ ZUCCHI DI MONZA: REPLICA CHOC
Parole che hanno fatto andare su tutte le furie il gestore del Caffè Zucchi di Monza, che ha voluto replicare a Brambilla non in maniera pubblica, ma scrivendo un messaggio privato su Facebook dopo averlo tra l’altro rintracciato. Il messaggio ricevuto è stato quindi a sua volta postato sul social network dal 35enne e lascia basiti: «Io sottoscritto titolare di questa attività – si legge – non ho alcun obbligo formale di augurare “buongiorno” o “arrivederci” a nessuno che lo meriti davvero, e come lei non tollera i mancati “grazie” e “prego”, cosa che come detto non frega a nessuno e lascia anzi solo una percezione incredibilmente patetica, io non tollero i cul***, fro** e simili, e qualsiasi devianza analoga, i quali mi fanno letteralmente rivoltare, rigurgitare, che quindi non ho alcun interesse non solo a rivedere, ma non appena ne avverto la malaugurata percezione nei dintorni mi auguro che si levino al più presto di torno, e che spariscano dalla mia vista». Non contento, il Caffè Zucchi di Monza ha quindi mandato un altro messaggio a Matteo dal proprio profilo ufficiale Facebook, il cui contenuto è simile al precedente. La vicenda ha fatto il giro del web, creando non poca indignazione: il cliente è rientrato a Londra ma quando tornerà in Italia ha annunciato di essere intenzionato a sporgere denuncia.