In questi primi giorni dal suo esordio, la fattura elettronica non piace ed anzi non fa che generare contestazioni da parte del Codacons e dei commercialisti ed ora anche da parte di Forza Italia. Nonostante l’Agenzia delle Entrate nelle ultime ore abbia smentito le presunte anomalie denunciate in merito al server Sogei confermando un margine di errore molto basso, a contestare l’introduzione del nuovo metodo telematico di fatturazione è stato anche l’onorevole Bignami in un video Facebook che ha già superato le 130mila visualizzazioni. “Avevamo in ogni sede e circostanza evidenziato come l’imminente avvio della fatturazione elettronica fosse accompagnato da una notevole difficoltà, sia in ordine al trattamento dei dati in relazione alla privacy – come evidenziato dal Garante –, sia in ordine alla sostenibilità dei flussi informatici che Sogei sarebbe stata costretta a sopportare”, dice il rappresentante di Forza Italia. Lo stesso Bignami si aspettava che la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate sarebbe andata “immediatamente sotto stress” nei primi giorni di gennaio. E stando alle segnalazioni sarebbe accaduto proprio questo. “Decine e decine, per non dire centinaia di operatori, ci segnalano come il sistema sia andato in tilt più volte e come si realizzino dei veri e propri blocchi dell’operatività dello strumento, rendendo così impossibile l’invio e la ricezione di fatture”, aggiunge l’onorevole. E per questo il direttore dell’Agenzia “dovrebbe dimettersi”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



È CAOS: CODACONS E COMMERCIALISTI PROTESTANO

Dal primo gennaio 2019 è entrata in vigore la fattura elettronica tanto attesa e che ha ufficialmente mandato in pensione la versione cartacea per fare spazio a quella telematica. L’intento primario del fisco era essenzialmente quello di recuperare risorse sul fronte dell’evasione fiscale. Solo nei primi quattro giorni del nuovo anno, come riferisce Il Giornale nell’edizione online, sono state oltre 2,8 milioni le fatture elettroniche emesse con il nuovo metodo. Ad essere però sin da subito con il piede di guerra sono state le associazioni di categoria che hanno prontamente puntato il dito contro il nuovo piano fiscale. In particolare il Codacons ha denunciato: “È caos fiscale generato dalle nuove norme e in particolare dall’introduzione della fatturazione elettronica”. Le proteste però sono giunte anche dagli stessi commercialisti che hanno riferito numerose segnalazioni da parte degli utenti in questi primi giorni di gennaio, ovvero dall’esordio della fatturazione elettronica. “Ci risultano segnalazioni di utenti che, collegandosi al portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, visualizzano il messaggio “Il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l’inconveniente e si prega di riprovare più tardi”, ha precisato il presidente dell’Associazione dei commercialisti, Marco Cuchel. A smentire di contro le annunciate anomalie è stata la stessa Agenzia delle Entrate che ha fatto sapere di non essere stati riscontrati problemi  sul server del sito.



FATTURA ELETTRONICA: ENTRATE “MARGINE ERRORE BASSO”

In merito alle prime proteste giunte in seguito all’introduzione della fattura elettronica, l’Agenzia delle Entrate ha assicurato un costante monitoraggiofattura ma ha anche fatto sapere un minimo margine di errore su queste fatture pari al 6%. Si tratta di un margine comunque basso e che secondo l’Agenzia si sarebbe registrato anche nel precedente metodo di fatturazione cartacea. Basti pensare che, ad esempio, nei primi tempi di applicazione della fattura nella Pa i margini di errore erano del 30%. Nonostante questo, le segnalazioni di anomalie, confusione e malfunzionamenti proseguono anche se nei giorni scorsi i commercianti avevano inizialmente dato un loro primo giudizio positivo rispetto alla novità. A far emergere qualche difficoltà, come spiega La Stampa, anche le piccole imprese. Il direttore di Confindustria Imperia, Paolo Della Pietra in merito all’introduzione della fatturazione elettronica ha infatti commentato: “L’innovazione digitale non si risolve con un nuovo software e nel tempo di un click”. E così per venire incontro ai piccoli imprenditori sono stati organizzati corsi cercando di guidarli nei vari passaggi nonostante le spese e le complicazioni che ciò inevitabilmente comporta.

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