La congiuntura economica è tutt’altro che positiva, la recessione tecnica dell’Italia non aiuta e ora anche l’inflazione ci si mette a “guastare” la spesa degli italiani: i dati emersi oggi sul tasso d’inflazione vede un pericoloso rialzo e rincaro nel mese di febbraio. Secondo l’Istat infatti si mostra un aumento dell’indice dei prezzi di consumo dell’1,1% su base annua, un balzo in avanti rispetto allo 0,9% del mese di gennaio: la crescita su base mensile invece sale dello 0,2%, dimostrando come cruciali le continue oscillazioni dell’inflazione dovute alle varie componenti “volatili” quali energia e alimentari freschi (frutta e verdura su tutti). «A febbraio sono i prezzi dei beni alimentari non lavorati a spiegare in buona parte l’accelerazione», spiega l’Istat nel report di febbraio appena presentato. Sulla lieve accelerazione dell’inflazione a febbraio, spiega ancora l’Istituto, «si fanno sentire i prezzi dei Beni alimentari sia lavorati (che dall’essere congelati passano a +1,2%) sia non lavorati (da +1,7% a +3,7%)», riporta l’Ansa.
CARRELLO SPESA: RINCARI PER FRUTTA E VERDURA
Tabacchi, energia secondo il report Istat sono altre fonti di aumento dei prezzi anche se attenuati dal calo del ritmo dei trasporti e della generale flessione per le comunicazioni: resta però preoccupante la situazione sugli alimentari con il “carrello della spesa” alle stelle. I prezzi rincarano soprattutto su frutta e verdura, addirittura triplicando il costo 0,6% di gennaio al 2,1%: i vegetali freschi costano il 18,5% in più rispetto allo scorso anno anche per i danni occorsi al maltempo negli scorsi mesi. «A febbraio per le famiglie i prezzi dei beni a elevata frequenza di acquisto sono cresciuti in misura significativamente più elevata del paniere nel suo complesso (a causa soprattutto dei vegetali freschi)», spiega ancora l’Istat. In termini di inflazione generale, si accelera sui beni (da +0,7% a +1,5%) ma si rallenta per i servizi (da +1,1% a +0,7%).