Un “problemino” che potrebbe divenire in breve tempo un vero e proprio danno quello che sta passando Ing Direct, la banca online che offre Conto Arancio: Bankitalia aveva sospeso le operazioni di Ing dopo verifiche ispettive condotte tra il 1 ottobre 2018 e il 18 gennaio 2019, imponendo alla Ing Italia (la filiale italiana della banca olandese) lo stop momentaneo per l’acquisizione di nuovi clienti nel nostro Paese. Il motivo era da ricercarsi in alcune problematiche nelle norme antiriciclaggio che la banca olandese aveva immediatamente annunciato di aver preso incarico per risolverle al più presto: oggi però giunge notizia dalla Procura di Milano di una inchiesta aperta contro ignoti (per ora) per il riciclaggio sulla filiale italiana di Ing Direct. Secondo Il Sole 24ore potrebbe giungere la conferma dell’iscrizione della banca nel registro degli indagati potrebbe avvenire nelle prossime ore. I problemi dunque si allargano e chi oggi volesse pensare di aprire Conto Arancio qui in Italia, al momento, non potrebbe farlo proprio per lo stop imposto da Bankitalia e per la persistenza del caso-riciclaggio confermato dalla Procura di Milano.



L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO

«La clientela in essere non viene toccata, abbiamo adottato tale provvedimento a seguito di verifiche ispettive, condotte dal 1° ottobre 2018 al 18 gennaio 2019, dalle quali sono emerse carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio» ha precisato la Banca d’Italia in riferimento al caso Ing Direct. Al momento dunque per i circa 1,3 milioni di italiani che possiedono Conto Arancio (dal mutuo all’accredito dello stipendio) non cambia nulla, visto che il blocco riguarda solo l’acquisizione di nuova clientela: sembra, anche per controlli negli anni passati da parte di Consob, che la verifica sull’identità della clientela e sui fondi apportati siano alla base delle ispezioni di Bankitalia. Ora però il vero problema riguarda l’inchiesta scattata che ancora non si sa dove possa portare e quali vertici di Ing Italia potrebbe “attenzionare”: «Riteniamo necessario verificare se il mancato rispetto delle norme in tema di antiriciclaggio possa avere conseguenze sul piano penale» era il messaggio lanciato dal Codacons giusto ieri dopo il divieto di aprire nuovi conti online con Ing Italia. Lo scorso 4 settembre dall’Olanda si abbatté un altro caso-riciclaggio, con la banca di Amsterdam costretta ad una multa da 675 milioni di euro con anche alcuni dirigenti che vennero sospesi «per attività criminali come riciclaggio e corruzione».

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