Uno dei pochi elementi positivi degli ultimi mesi di economia italiana arriva dalle analisi dell’Istat sulla produzione dell’industria nel 2019: a gennaio la produzione industriale cresce dell’1,7% rispetto a dicembre registrando così «la prima variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi di cali continui». I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica su base annua vedono poi una leggera frenata della caduta congiunturale, anche se resta il segno negativo: «si attenua la caduta con una flessione dello 0,8% nei dati corretti per gli effetti di calendario. Il miglioramento, sia tendenziale sia congiunturale, è trainato dal settore energia, in espansione del 6,4% sul mese e dell’11,7% sull’anno, anche per effetto delle temperature più basse rispetto allo scorso anno» riporta ancora l’Istat. Non tutto purtroppo è oro che luccica nell’industria italiana, visto che restiamo comunque un Paese in recessione tecnica da ormai qualche tempo: nella media del trimestre novembre-gennaio il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo stesso indice però mostra aumenti congiunturali in molti comparti: «aumenta in misura marcata l’energia (+6,4%) e, con una dinamica meno accentuata, crescono anche i beni di consumo (+2,4%), i beni intermedi (+1,0%) e i beni strumentali (+0,3%)».



I SETTORI IN CALO E I RISCHI

Ai comparti in salute replicano quelli meno “in trend”: diminuiscono i beni intermedi (-3,3%), i beni di consumo (-2,7%) e, in misura più contenuta i beni strumentali (-1,7%). Per la produzione industriale stimata dall’Istat i settori di attività economica con maggiori variazioni positive sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+14,8%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,4%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+2,2%). Il commento dell’Istat sui dati di gennaio conferma «la prima variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi di cali continui. Nonostante questa dinamica espansiva, la variazione su base trimestrale (nov18-gen19 su ago18-ott18) rimane ampiamente negativa, mentre su base annua si attenua la caduta registrata negli ultimi mesi. Il miglioramento, sia tendenziale sia congiunturale, è avvenuto anche grazie al rilevante contributo positivo del settore energetico. Limitandosi al settore manifatturiero, infatti, il segnale congiunturale positivo si ridimensiona (da +1,7% a +1,2%) e si registra su base annua una flessione molto più ampia (da -0,8% a -2,6%)».

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