PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dell’1,05% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Bper (+0,14%), Campari (+0,4%), Leonardo (+1,72%), Mediobanca (+0,08%), Poste Italiane (+0,2%),  Saipem (+0,11%), Telecom Italia (+2,79%), Terna (+1,08%), Unipol (+3,2%) e UnipolSai (+1,82%). Snam termina invece la seduta in pareggio. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,54%), Azimut (-2,07%), Brembo (-2,84%), Buzzi (-3,38%), Cnh Industrial (-1,43%), Exor (-1,56%), Ferrari (-2,63%), Generali (-1%), Intesa Sanpaolo (-2,26%), Italgas (-2,33%), Luxottica (-1,41%), Mediaset (-3,01%), Pirelli (-4,81%),  Prysmian (-2,27%), Recordati (-1,26%), Stm (-6,43%), Ubi Banca (-1,93%) e Unicredit (-1,83%). Fuori dal listino principale Banca Finnat chiude con un +6,71%, mentre Compagnia immobiliare azionaria cede l’8,1%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,125, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 306 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:00

La Borsa italiana cede lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rialzo Banca Generali (+0,1%), Bper (+0,5%), Campari (+0,9%), Eni (+0,1%), Leonardo (+1,9%), Mediobanca (+0,5%), Moncler (+0,7%), Poste Italiane (+0,3%),  Saipem (+0,8%), Snam (+0,1%), Telecom Italia (+3,1%), Terna (+0,8%), Unipol (+3,3%) e UnipolSai (+2,3%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,7%), Azimut (-1,9%), Banco Bpm (-0,9%), Brembo (-2,6%), Buzzi (-3,7%), Cnh Industrial (-1,1%), Exor (-1,1%), Fca (-1,3%), Ferrari (-2,1%), Intesa Sanpaolo (-1,7%), Italgas (-1,6%), Luxottica (-1,3%), Mediaset (-2,6%), Pirelli (-4,1%), Recordati (-1%), Stm (-5,7%), Ubi Banca (-1,1%) e Unicredit (-1,6%). Fuori dal listino principale Tiscali sale del 5,1%, mentre Casta Diva cede il 7,7%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,125, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 305 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:55

La Borsa italiana cede lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo Banco Bpm (+0,3%), Banca Generali (+0,3%), Bper (+0,5%), Eni (+0,1%), Leonardo (+1,3%), Mediobanca (+0,9%), Moncler (+0,1%), Poste Italiane (+1,2%),  Prysmian (+0,1%), Saipem (+2,7%), Telecom Italia (+4,5%), Unipol (+2,1%) e UnipolSai (+1,1%).  I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,7%), Atlantia (-4,5%), Azimut (-0,9%), Brembo (-1,2%), Buzzi (-2,1%), Ferrari (-1,6%), Intesa Sanpaolo (-1,1%), Italgas (-1,7%), Luxottica (-1,1%), Mediaset (-1,5%), Pirelli (-1,5%), Recordati (-1,4%), Stm (-1,5%), Ubi Banca (-0,7%) e Unicredit (-0,8%). Fuori dal listino principale Tiscali sale del 4,3%, mentre Beghelli cede il 7,8%. Carige ha ottenuto da Consob la sospensione del titolo dalle contrattazioni in attesa delle comunicazioni del Cda sul piano di rafforzamento patrimoniale. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,125, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 303 punti base.



LEONARDO E SAIPEM IN CERCA DI RIMBALZO

La settimana macroeconomica inizia con pochi dati. Di fatto, l’unico di interesse è quello relativo alla produzione industriale italiana per il mese di settembre, che verrà diffuso alle 10:00. In giornata ci sarà anche l’emissione di titoli di stato con scadenza a un anno cui prestare attenzione. Anche perché in Germania ci sarà un’emissione di Bund a sei mesi. Non mancano trimestrali a Piazza Affari, in particolare con Creval e Banca Popolare di Sondrio, banche che a lungo sono state al centro di rumors per una possibile fusione. Dopo Mps, tocca anche a Carige, altra banca in difficoltà, diffonderà i propri risultati del terzo trimestre dell’anno.

Di certo sulla Borsa italiana ci saranno titoli che cercheranno il rimbalzo dopo il tonfo registrato venerdì. Se il Ftse Mib ha infatti perso lo 0,88%, ci sono titoli che hanno ceduto più del 5%, come Saipem (-5,12%) e Leonardo (-8,79%). Male anche Telecom Italia, con un -4,83%. Cali superiori al 2% li hanno fatti registrare anche Tenaris, Pirelli, Moncler, Fca, Ferrari, Azimut e Cnh Industrial. Tra i rialzi si sono messi in luce Ferragamo (+2,06%), Italgas (+1,56%), A2A (+1,63%) e Atlantia (+1,34%). Lo spread è risalito fino alla soglia dei 299 punti base.