PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,78% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,54%), Atlantia (+2,02%), Azimut (+0,28%), Brembo (+0,67%), Buzzi (+2,74%), Enel (+0,54%), Exor (+0,19%), Luxottica (+0,26%), Moncler (+2,05%) e Pirelli (+2,27%). Ferrari, invece, termina la seduta in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Banca Mediolanum (-1,05%), Banco Bpm (-2,15%), Banca Generali (-3,21%), Bper (-3%), Campari (-2,42%), Cnh Industrial (-1,45%), Eni (-1,47%), Fca (-1%), Fineco (-1,04%), Intesa Sanpaolo (-1,18%), Italgas (-1,72%), Leonardo (-1,81%), Mediaset (-6,88%), Poste Italiane (-3,19%), Prysmian (-1,93%), Recordati (-2,4%), Saipem (-1,3%), Snam (-1,05%), Stm (-0,88%), Telecom Italia (-3,16%), Tenaris (-0,96%), Ubi Banca (-2,63%), Unicredit (-1,53%), Unipol (-0,66%) e UnipolSai (-0,82%). Fuori dal listino principale Borgosesia chiude con un +14,04%, mentre Datalogic cede il 16,18%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,13, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 309 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:10

La Borsa italiana cede lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,6%), Atlantia (+1,5%), Azimut (+0,5%), Brembo (+1%), Buzzi (+2,3%), Enel (+0,3%), Exor (+1,2%), Ferrari (+0,9%), Luxottica (+0,1%), Moncler (+3,1%) e Pirelli (+3%). Ferragamo, invece, si trova in pareggio. I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,7%), Banca Generali (-1,6%), Bper (-2,4%), Campari (-2,4%), Eni (-1,4%), Fineco (-1,3%), Intesa Sanpaolo (-1%), Italgas (-1,3%), Leonardo (-2%), Mediaset (-6,7%), Poste Italiane (-2,6%), Recordati (-2%), Snam (-0,8%), Telecom Italia (-3,4%), Ubi Banca (-2,7%), Unicredit (-1,1%), Unipol (-0,8%) e UnipolSai (-0,6%). Fuori dal listino principale Safe Bag sale del 13%, mentre Geox cede il 15,2%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,13, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 308 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40

La Borsa italiana cede l’1,5% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Brembo (+1,4%), Ferrari (+0,1%) e Pirelli (+1,9%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-1,2%), Banca Mediolanum (-1,4%), Banco Bpm (-2,4%), Banca Generali (-1,7%), Bper (-2,1%), Campari (-1,6%), Cnh Industrial (-2%), Eni (-2,2%), Generali (-1,5%), Intesa Sanpaolo (-2%), Italgas (-1,4%), Leonardo (-1,8%), Mediaset (-8,1%), Moncler (-1,1%), Poste Italiane (-4,2%), Prysmian (-2,1%), Stm (-1,7%), Telecom Italia (-3,7%), Tenaris (-1,6%), Terna (-1,2%), Ubi Banca (-2,6%), Unicredit (-1,3%) e Unipol (-1,1%). Fuori dal listino principale Carige sale del 15,8%, mentre Geox cede il 13,5%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,13, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 313 punti base.



PIAZZA AFFARI CERCA UN ALTRO RIALZO

La giornata macroeconomica è ricca di dati, a cominciare dal Pil del terzo trimestre dell’anno relativo alla Germania, che sarà diffuso alle 8:00. Tre quarti d’ora dopo, in Francia sarà reso noto l’indice armonizzato dei prezzi al consumo relativo al mese di ottobre. Dato analogo arriverà alle 9:00 dalla Spagna e alle 10:30 dalla Gran Bretagna. Alle 11:00, invece, sarà comunicato il dato sul Pil del terzo trimestre relativo all’Europa, insieme alla produzione industriale, sempre a livello continentale, per il mese di settembre. Nel pomeriggio, dagli Usa, arriverà il dato sull’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di ottobre, con diffusione alle 14:30. Da evidenziare che in Germania ci sarà un’emissione di Bund con scadenza a 30 anni.
A Piazza Affari si attendono i dati trimestrali, tra gli altri, di Pirelli, Salini Impregilo, Mondadori, Sias e Astm. Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,9%, a 19.226 punti. Tra i rialzi si sono messi in luce Fca (+4,08%), Ferrari (+2,79%) ed Exor (+2,98%). Bene anche Cnh Industrial (+1,89%) a completare una buona giornata per i titoli della galassia Agnelli. In sofferenza i titoli legati al petrolio come Eni (-2,2%), Saipem (-3,02%) e Tenaris (-3,04%). Fuori dal listino principale si sono fatti notare Tiscali, per un rialzo del 30%, e Carige, con un tonfo superiore al 48% dopo una giornata passata in perenne sospensione per eccesso di ribasso.