PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dell’1,07% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Campari (-0,59%), Eni (-0,43%), Ferrari (-1%), Luxottica (-1,28%), Pirelli (-0,96%) Saipem (-1,43%) e Stm (-0,18%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (+1,63%), Banco Bpm (+3,64%), Banca Generali (+4,32%), Bper (+4,06%), Brembo (+1,35%), Cnh Industrial (+2,77%), Exor (+1,74%), Fca (+4,1%), Ferragamo (+2,15%), Fineco (+4,37%), Mediobanca (+1,33%), Moncler (+5,19%), Prysmian (+3,66%), Telecom Italia (+1,39%), Ubi Banca (+2,65%), Unicredit (+3,22%), Unipol (+1,73%) e UnipolSai (+1,34%). Fuori dal listino principale Grifal chiude con un +13,64%, mentre Elica cede il 4,59%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 288 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana guadagna l’1,1% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Campari (-0,4%), Eni (-0,1%), Ferrari (-1,2%), Luxottica (-1,3%) e Saipem (-0,6%). I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+1,2%), Banca Mediolanum (+1,7%), Banco Bpm (+3%), Banca Generali (+3,8%), Bper (+3,8%), Brembo (+1,8%), Cnh Industrial (+2,7%), Exor (+2,3%), Fca (+4,2%), Ferragamo (+1,4%), Fineco (+3,7%), Leonardo (+1,2%), Mediobanca (+1,2%), Moncler (+5,8%), Prysmian (+3%), Telecom Italia (+1,4%), Ubi Banca (+2,6%), Unicredit (+2,6%), Unipol (+1,8%) e UnipolSai (+1,3%). Fuori dal listino principale D’Amico sale del 12,8%, mentre Carige cede il 4,2%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,145, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 291 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:45
La Borsa italiana guadagna l’1,4% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Terna (-0,1%). Poste Italiane, invece, si trova in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+1,4%), Banca Mediolanum (+1,5%), Banco Bpm (+3,1%), Banca Generali (+2,6%), Bper (+2,6%), Brembo (+3%), Cnh Industrial (+3,7%), Exor (+2,7%), Fca (+4,3%), Ferragamo (+3,7%), Fineco (+3%), Intesa Sanpaolo (+1,3%), Leonardo (+1,4%), Moncler (+5,7%), Pirelli (+1,5%), Prysmian (+2,9%), Recordati (+2,1%), Saipem (+2,1%), Stm (+1,2%), Tenaris (+2%), Ubi Banca (+2,5%), Unicredit (+2,1%) e Unipol (+1,5%). Fuori dal listino principale Tiscali sale dell’8,3%, mentre Fullsix cede il 9,7%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,145, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 292 punti base.
PIAZZA AFFARI CERCA UN ALTRO RIALZO
Nell’ultimo giorno della settimana il calendario macroeconomico si apre con i dati provenienti dalla Germania con l’indice dei prezzi all’importazione sia su base mensile che annuale e quello dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, stesso indice atteso anche in Spagna e Italia, relativo al mese di ottobre che si attende in linea con il riferimento precedente, mentre è visto in calo negli altri due Paesi. Dalla Francia è in arrivo il bilancio del budget del governo e l’indice Pmi manifatturiero, lo stesso indice Pmi che aspetta anche l’intera area Euro ed entrambi visti dagli analisti allo stesso livello del riferimento precedente. Infine, almeno in Europa, dalla Gran Bretagna leggermente rivisto al ribasso rispetto al mese precedente è l’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni. Altrettanto ricco il calendario oltreoceano: dagli Stati Uniti sono in arrivo i dati sul salario e la retribuzione orario medio, il dato sulle esportazioni e le importazioni, le buste paga del settore non agricolo, il tasso di partecipazione, i libri paga non agricoli privati, il saldo della bilancia commerciale, il tasso di disoccupazione e infine gli ordinativi di beni capitali e alle fabbriche per concludere un quadro che potrebbe in modo importante indirizzare la giornata di borsa, sebbene sia l’ultima della settimana.
Ieri, nonostante il giorno di festa in Italia le borse europee hanno comunque svolto regolare giorno di contrattazione. Milano si è contraddistinta con la migliore performance tra i principali indici europei con una crescita del Ftse Mib dello 0,71%, soltanto l’Ibex di Madrid ha avuto un andamento analogo in progresso dello 0,69%. Il Ftse Mib ha toccato massimi ben più alti dei 19.185 punti della chiusura a metà mattina quando l’indice ha toccato i 19.282 punti, salvo poi ripiegare in chiusura. A far brillare la borsa milanese hanno contribuito le ottime performance di Mediaset (+4,36%), Stm (+3,25%), sospinte entrambe dal balzo dei titoli tecnologici, Telecom Italia (+2,85%) e in generale le banche, anche se di gran lunga le migliori rispetto alle altre sono state Banco Bpm con un +2,82% e Ubi Banca con un +1,96%. Tenaris dopo aver diffuso i dati relativi al terzo trimestre al di sopra delle attese ha guadagnato l’1,6%, in controtendenza invece i petroliferi che in scia al calo del petrolio hanno chiuso le contrattazioni con pesanti segni meno, -1,78% Eni e -3,4% Saipem, al contrario Fca, sospinta dal dato delle immatricolazioni Usa e in attesa di quello italiano che sarà reso noto oggi, ha fatto registrare un +1,2%. Fuori dal principale listino italiano si è assolutamente contraddistinta Tiscali che con un +24% dopo la diffusione della posizione finanziaria negativa per oltre 175 milioni di euro per la quale la stessa società ha chiesto alle banche una moratoria di pagamenti. L’andamento delle banche è stato anche motivato dalla discesa dello spread anche se di poco al di sotto dei 300 punti base, chiudendo a 298, con i rendimenti dei Btp decennali che sono ripiegati anch’essi portandosi al 3,38%.