La chiusura della peggior giornata degli ultimi anni tra i rapporti Italia-Ue vede la Borsa di Piazza Affari in controtendenza: i mercati premiano la “fine” dell’incertezza (almeno per ora) facendo guadagnare al FTSE Mib l’1,4% a 18.731 punti. Lo spread invece chiuse a 309 punti base, in netto ribasso dopo i 326 di ieri che avevano preparato il “terreno” alla bocciatura della Manovra italiana. Il rendimento decennale dei titoli italiani chiudono al 3,47%: se dunque i danni sono stati evitati sul fronte finanziario, un vero e proprio flop si dimostra la vendita del Btp Italia. Come raccontavamo già qui sotto in un focus sul bond governativo, nella terza giornata la fase di collocamento alla clientela retail si ferma a solo 140,6 milioni di euro: si tratta di fatto del peggior risultato delle ultime 14 edizioni del Btp Italia, addirittura peggio di quel giugno famoso in cui lo spread italiano schizzava a 500 punti e il Presidente della Bce Mario Draghi affermava «whatever it takes».



BOCCIATURA UE SULLA MANOVRA: GLI EFFETTI

Ieri lo spread era schizzato oltre 330 punti per il “timore” di una bocciatura dell’Ue sulla Manovra del Governo italiano: oggi, dopo la notizia della Commissione Europea che stronca su tutta la linea le scelte di Tria e Conte (con parole durissime pronunciate da Dombrovskis e Moscovici), il differenziale tra Btp-Bund cala di colpo e si attesta poco prima delle ore 14 a 312 punti. Non solo, la Borsa a Piazza Affari si rafforza e i mercati sembrano avere maggiore fiducia: per chi è anche solo leggermente esperto di materia economica sa bene che non vi si trova grande “contraddizione” in tutto ciò, visto che proprio il fatto che la Commission Ue si intervenuta con durezza per “bloccare” la Manovra italiana al momento “basta” per tenere a freno le paure dei mercati. Lo spiega bene Andrea Martella di Cmc Markets, raggiunto da Repubblica: «Il verdetto non avrà probabilmente un impatto così devastante nel breve periodo, in quanto la macchina burocratica europea potrebbe concedere tempo al Governo italiano per negoziare con Bruxelles e disinnescare eventuali raccomandazioni di multe da parte della Commissione». Così sta avvenendo anche se occorre prestare attenzione per i prossimi mesi quando Bruxelles tenterà di convincere il Governo italiano a fare marcia indietro e i vari Salvini e Di Maio invece proveranno fino all’ultimo il muro contro muro puntando sulla “debolezza” dell’uscente ormai board Ue in vista delle Elezioni Europee.



SPREAD GIÙ E LA BORSA SI RAFFORZA

La bocciatura dell’Ue alla manovra oltre a non far salire lo spread, non pesa neanche sul listino di Milano: a guidare la Borsa di Piazza Affari sono le banche, «con Bper che sale del 3,8%, Mps del 2,9%, Ubi del 2,6%, Intesa del 2,4%, Unicredit del 2,2%. Generali, che stamani ha presentato il piano al 2021, guadagna lo 0,4», riporta l’Ansa Economia. Si conferma invece molto debole la domanda per il Btp Italia in vendita da due giorni: il bond emesso dal Governo destinato ai risparmiatori, a metà della terza giornata, vede solo 57 milioni di euro come sottoscrizione (ieri 241,3 e il primo giorno “solo” 481 milioni di euro). Intanto nella serata di ieri, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti aveva ventilato l’ipotesi di proibire le vendite allo scoperto dei titoli bancari. Per ora la Consob “nicchia” e fa sapere con la presidente vicaria, Anna Genovese, «Non è una questione all’attenzione della Consob».

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