PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,56% e sul listino principale troviamo in rialzo Campari (+1,56%), Enel (+0,54%), Eni (+0,6%), Fca (+1,19%), Italgas (+1,3%), Recordati (+0,2%), Saipem (+1,28%), Snam (+0,84%), Tenaris (+0,04%) e UnipolSai (+0,53%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,95%), Azimut (-1,5%), Banco Bpm (-2,14%), Bper (-3,44%), Brembo (-2,32%), Buzzi (-1,77%), Cnh Industrial (-2,44%), Exor (-0,82%), Ferragamo (-2,1%), Ferrari (-1,06%), Fineco (-2,16%), Intesa Sanpaolo (-1,51%), Leonardo (-0,79%), Mediobanca (-1,13%), Moncler (-1,2%), Pirelli (-0,6%), Poste Italiane (-1,39%), Prysmian (-2,31%), Stm (-3,91%), Telecom Italia (-1,11%), Ubi Banca (-0,99%) e Unicredit (-1,8%). Fuori dal listino principale Bialetti chiude con un +18,83%, mentre Titanmet cede il 9,35%. Il cambio euro/dollaro raggiungere quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 290 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:50

La Borsa italiana cede lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+0,1%), Campari (+1,6%), Enel (+0,2%), Eni (+1,5%), Fca (+1,6%), Generali (+0,2%), Italgas (+1,3%), Mediaset (+0,6%), Pirelli (+0,1%), Recordati (+0,1%), Saipem (+2,5%), Snam (+1%), Tenaris (+0,7%), Terna (+0,1%) , Unipol (+0,2%) e UnipolSai (+0,5%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,8%), Azimut (-1%), Banco Bpm (-1,8%), Bper (-2,6%), Brembo (-1,9%), Buzzi (-1,3%), Cnh Industrial (-1,4%), Exor (-0,7%), Ferragamo (-2,1%), Ferrari (-1,8%), Fineco (-1,6%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), Leonardo (-1,1%), Mediobanca (-0,8%), Moncler (-1,3%), Poste Italiane (-0,7%), Prysmian (-2,1%), Stm (-2,7%), Telecom Italia (-1%), Ubi Banca (-0,8%) e Unicredit (-0,8%). Fuori dal listino principale D’Amico sale del 12%, mentre Imvest cede il 4,4%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 289 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:50

La Borsa italiana cede lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,7%), Campari (+1,7%), Enel (+0,2%), Eni (+0,1%), Exor (+0,1%), Fca (+1,6%), Ferrari (+0,7%), Generali (+0,1%), Italgas (+0,5%), Mediaset (+0,3%), Pirelli (+0,3%), Recordati (+0,2%), Saipem (+0,9%), Snam (+0,6%), Terna (+0,3%) e UnipolSai (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-1,4%), Banco Bpm (-2,3%), Bper (-4%), Brembo (-2%), Buzzi (-1%), Cnh Industrial (-1,4%), Ferragamo (-1,8%), Fineco (-1%), Intesa Sanpaolo (-2%), Leonardo (-1,4%), Mediobanca (-1,5%), Moncler (-0,8%), Poste Italiane (-1,2%), Prysmian (-1,7%), Stm (-1,5%), Telecom Italia (-1%), Ubi Banca (-1,5%) e Unicredit (-1,4%). Fuori dal listino principale Bialetti sale dell’8,4%, mentre Valsoia cede il 6%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 294 punti base.



PIAZZA AFFARI GUARDA AI 19.500 PUNTI

È un inizio di settimana tranquillo da un punto di vista macroeconomico quello che si apre oggi. In mattinata gli unici dati in uscita degni di nota sono la variazione del tasso di disoccupazione in Spagna, l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi in Gran Bretagna e, seppur di meno rilevanza ma che riguarda l’intera zona Euro, l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori, atteso in calo nel mese di novembre rispetto al rilevamento precedente. Leggermente più ricca l’agenda macroeconomica statunitense con l’indice Markit Pmi composito e l’indice dei direttori agli acquisti del settore terziario, visti stabili rispetto al mese di settembre, mentre l’indice Ism dell’occupazione non manifatturiera, quello Ism dei nuovi ordini non manifatturieri, l’indice Ism non manifatturiero sono attesi in calo relativamente a ottobre.

Settimana positiva quella che si è conclusa venerdì scorso, con l’ultimo giorno di contrattazioni in cui il Ftse Mib ha visto ancora il segno più sul suo listino. Non solo, per la seconda seduta consecutiva la Borsa italiana è stata la migliore tra le principali piazze europeee con un progresso dell’1,07% a 19.390 punti, dimezzando i guadagni nel finale, visto che il massimo della giornata di venerdì è stato 19.529 punti, a causa dell’andamento negativo di Wall Street, determinato dal calo di Apple. In Europa sostanzialmente analoghi sono stati gli andamenti del Dax di Francoforte, del Cac di Parigi e dell’Ibex di Madrid che hanno chiuso tutti sotto, ma vicino al mezzo punto percentuale. L’unica eccezione è stata il Ftse di Londra che ha chiuso in territorio negativo a -0.29%.
Tra le blue chips si è messa in luce Fca che ha proseguito il cammino intrapreso giovedì sulla scia delle buone notizie relative ai dati sulle immatricolazioni e le vendite, venerdì è uscito il dato sulle vendite di auto negli Stati Uniti e il titolo ha chiuso a +4,1%. È sceso ancora lo spread e a beneficiarne sono state naturalmente le banche con progressi importanti come quelli di Bper (+4,06%), Banco Bpm (+3,64%) e Unicredit (+3,22%). Positivo il lusso con Moncler (+5,2%) e Ferragamo (+2,15%) in luce. Lo spread tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi è sceso sotto i 287 punti base.