PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude con un  +1,21% e sul listino principale non troviamo titoli in rosso, salvo Fca (-0,38%). I rialzi sotto l’1% sono quelli di Atlantia (+0,25%), Diasorin (+0,41%), Enel (+0,74%), Eni (+0,92%), Exor (+0,89%), Ferrari (+0,55%), Generali (+0,5%) e Moncler (+0,95%). I guadagni più significativi sono invece quelli di Amplifon (+2,18%), Azimut (+3,98%), Banco Bpm (+7,03%), Banca Generali (+1,9%), Bper (+4,15%), Brembo (+1,93%), Buzzi (+2,1%), Cnh Industrial (+2,2%), Ferragamo (+1,72%), Italgas (+2,03%), Juventus (+3,07%), Mediobanca (+1,75%), Pirelli (+1,78%), Saipem (+2,03%), Stm (+2,84%), Telecom Italia (+1,76%) Tenaris (+2,1%), Ubi Banca (+2,96%) e Unicredit (+1,88%). Fuori dal listino principale Casta Diva chiude con un +18,56%, mentre D’Amico cede il 20,7%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,13, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 277 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40

La Borsa italiana sale dell’1,3% e sul listino principale non troviamo titoli in rosso. I rialzi sotto l’1% sono quelli di Amplifon (+0,9%), Atlantia (+0,9%), Diasorin (+0,6%), Enel (+0,7%), Eni (+0,6%), Ferrari (+0,4%), Generali (+0,9%), Snam (+0,8%) e Terna (+0,85). I guadagni più significativi sono invece quelli di Azimut (+4%), Banco Bpm (+6%), Banca Generali (+1,8%), Bper (+4,6%), Brembo (+1,9%), Buzzi (+2,2%), Cnh Industrial (+2,4%), Exor (+1,9%), Ferragamo (+1,8%), Fineco (+1,2%), Intesa Sanpaolo (+1,7%),  Italgas (+1,7%), Juventus (+3,4%), Leonardo (+2,5%), Pirelli (+1,7%), Prysmian (+1,6%), Recordati (+1,6%), Saipem (+1,8%), Stm (+3%), Tenaris (+1,7%), Ubi Banca (+3,1%) e Unicredit (+2,2%). Fuori dal listino principale Casta Diva sale dell’11,3%, mentre D’Amico cede il 20%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,13, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 278 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:35

La Borsa italiana guadagna l’1,4% e sul listino principale non troviamo titoli in rosso. I rialzi sotto l’1% sono quelli di Amplifon (+0,9%), Brembo (+0,3%), Eni (+0,9%), Ferrari (+0,1%), Generali (+0,9%), Pirelli (+0,5%), Prysmian (+0,7%) e Snam (+0,8%). Quelli più significativi sono invece quelli di Azimut (+2,8%), Banco Bpm (+5,6%), Banca Generali (+2%), Bper (+4,8%), Campari (+1,7%), Cnh Industrial (+2,3%), Intesa Sanpaolo (+1,7%), Juventus (+2,8%), Leonardo (+1,8%), Saipem (+1,6%), Stm (+1,9%), Tenaris (+1,7%), Ubi Banca (+3,1%), Unicredit (+2,3%) e Unipol (+2,5%). Fuori dal listino principale Restart Siiq guadagna l’11,6%, mentre Digital360 cede il 4,8%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,13, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 284 punti base.



PIAZZA AFFARI CERCA DI TENERE QUOTA 19.000

L’attenzione in questo inizio di settimana più che per i dati macroeconomici è per la riunione dell’Eurogruppo. Sul tavolo c’è sempre il tema della Brexit, ma sarà interessante anche vedere se ci saranno sviluppi in relazione al rapporto tra Italia e Francia. Non bisogna poi dimenticare che il nostro Paese resta sorvegliato speciale. A proposito di Brexit, in mattinata arriveranno i dati sulla produzione industriale e la bilancia commerciale della Gran Bretagna a dicembre, oltre la stima sul Pil del quarto trimestre 2018. Prevista anche l’emissione di Bund a sei mesi. A Piazza Affari prosegue anche la stagione delle trimestrali. Tra gli altri riporteranno Recordati, Banca Mediolanum e Banca Popolare di Sondrio.

Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,65% a 19.351 punti. Sul listino principale si è messa in evidenza Bper, con un rialzo dell’8,9%. Tra gli altri solo Amplifon e Unicredit sono arrivate a un +1%. Sul fronte dei ribassi, Unipol ha ceduto il 5,4%, facendo quindi peggio di Ubi Banca (-4,3%), UnipolSai (-3,2%), Brembo (-3%) e Telecom Italia (-3,2%). Superiori al 2% anche i cali di Atlantia (-2%), Fca (-2,9%), Juventus (-2,5%), Stm (-2,2%) e Tenaris (-2,3%). Lo spread tra Btp e Bund è salito a 290 punti base.