L’economia italiana, sia dal punto di vista familiare che da quello pubblico, è stata messa al centro dal più recente sondaggio condotto da Demos per Repubblica, che ne ha pubblicato anche i risultati. Emerge, in generale, una tendenza che è rimasta più o meno sempre uguale nel corso, almeno, degli ultimi 6 anni, con una netta distinzione tra l’opinione che il popolo ha dei conti pubblici e della situazione economica della propria famiglia, che boccia i primi, ma promuove a pieni voti i secondi. Complessivamente, infatti, mentre l’economia pubblica non soddisfa la maggior parte degli intervistati, quella familiare rimane una sorta di baluardo di certezze e sicurezze.



I dati del sondaggio: l’economia familiare soddisfa, ma quella pubblica delude

Analizzando nello specifico i dati elaborati dal sondaggio di Demos, emerge come l’economia familiare sia una fonte di soddisfazione per il 61% degli italiani, dimostrando collateralmente come siano il 39% degli intervistati a vivere in condizioni precarie o di difficoltà. Ben differente, invece, l’opinione sui conti pubblici e sull’andamento economico dell’Italia, che soddisfa appena il 32% degli intervistati, con il 68% che si dicono “insoddisfatti”. Dati simili agli ultimi 6 anni, con la sola eccezione dei conti pubblici che l’anno scorso soddisfavano solamente il 24% degli intervistati, ma che nel 2021 erano il 39%.



Oltre all’economia familiare e a quella pubblica, il sondaggio ha indagato anche l’opinione degli italiani in merito alle soluzioni previste per affrontare i problemi sociali, con attenzione rivolta sul reddito di cittadinanza e sul salario minimo. Dal punto di vista del RdC, sono solamente il 32% degli italiani a promuovere la misura e a volerla vedere reintrodotta (percentuale che schizza al 64% tra gli elettori del M5S e che scende al 14% tra i fedeli a FdI). Ben diversa, invece, l’opinione sul salario minimo, che è una misura necessaria per il 75% degli intervistati, senza grandi divisioni politiche, neppure tra destra e sinistra (al 90% per il M5S, 88% per il PD e al 63% per FI e FdI). Insomma, mentre l’economia familiare continua a soddisfare gli italiani, lo stesso non vale per quella pubblica, con tre quarti degli intervistati che vorrebbero l’introduzione del salario minimo a sfavore del RdC che sembra essere, ormai, un capitolo definitivamente chiuso.

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