Si torna a parlare della guerra in Ucraina fra l’esercito locale e i russi, negli studi di Controcorrente, talk show di attualità e politica condotto tutte le sere da Veronica Gentili e in onda su Rete 4. In studio, fra gli ospiti, vi era anche Andrea Gilli, ricercatore del Nato Defense College, che spesse e volentieri in questi quasi duecento giorni di guerra è stato invitato come opinionista in varie trasmissioni tv. Secondo Andrea Gilli in questa fase del conflitto, nonostante le numerose minacce piovute da Mosca nelle ultime ore, la Federazione russa sarebbe in grandi difficoltà per via delle varie sanzioni comminate negli scorsi mesi dall’Unione Europea e dall’Occidente, e nel contempo per l’alto costo della guerra.
“La Russia di Putin è in difficoltà”, ha spiegato in diretta tv Andrea Gilli senza troppi mezzi termini. Quindi l’esperto e ricercatore ha aggiunto, argomentando meglio la questione: “L’economia russa è crollata del 6%. Insomma le sanzioni hanno un effetto ma ci vuole tempo – replicando in qualche modo alle polemiche politiche scoppiate nelle ultime ore – pensare che le sanzioni possano avere un effetto immediato è assolutamente sbagliato”.
ANDREA GILLI: “I RUSSI HANNO BLOCCATO IL FLUSSO DEL GAS E…”
Secondo Andrea Gilli sarebbe stata la stessa Russia ha svelare di essere in crisi, e una mossa sarebbe emblematica in tal senso: “Hanno bloccato il flusso del gas e questo dimostra che sono in difficoltà”.
Menzionato anche un documento pubblicato da Bloomberg secondo cui le sanzioni imposte starebbero iniziando ad avere gli effetti desiderati: “Poi Bloomberg ha svelato un documento – ha continuato Andrea Gilli – in cui gli uomini del Cremlino hanno ammettono che le sanzioni stanno avendo effetti più pesanti di quanto ammettano pubblicamente. Oltretutto se le sanzioni non dessero fastidio al Cremlino, non starebbero cercando di aggirarle”. Insomma, una situazione tutt’altro che rosea per la Russia, con prospettive ancora peggiori se la guerra dovesse perdurare ancora a lungo.